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"Cosa c'è Tendō?" Si avvicinò un ragazzo alto con i capelli grigi. Il ragazzo strano mi indicò socchiudendo gli occhi.
"Secondo te a chi assomiglia questa ragazza?"
"Ho un nome, comunque." Borbottai guardandolo male. Semi spalancò gli occhi.
"È uguale a Kiyoko." Mormorò ai suoi amici.
"E infatti è sua sorella, la nostra cara T/n." Disse Tendō appoggiandosi sulla mia spalla. Quel ragazzo mi guardò stupito per qualche altro secondo, finché non iniziai a parlare.
"Ma quindi è vero? Eri il fidanzato di Kiyoko?"
"Sì, l'ho incontrata in prima liceo andando in giro per Tokyo e ci siamo scambiati qualche parola in un negozio di vinili, dato che avevamo un cantante in comune, le ho chiesto il numero e dopo qualche uscita ci siamo messi insieme." Raccontò come se fosse mia madre quando mi dice come ha incontrato papà.
"E perché non state più insieme?"
"Non riuscivamo a vederci molto perché non voleva farsi scoprire dalla sua famiglia, ci siamo allontanati e abbiamo deciso di finirla lì."
"Ecco perché non ho mai saputo di questa cosa." Pensai inclinando la testa mettendo il broncio.
"Oh, mi dispiace." Borbottai.
"Ah, tranquilla. Piuttosto, se non è un problema, salutamela." Rispose Semi. Annuii sorridendo. Il ragazzo dai capelli grigi mi salutò ed entrò in palestra. Restai a parlare ancora qualche minuto con Tendō e Ushijima, tanto che alla fine il ragazzo dai capelli rossi mi chiese il numero, trovandomi simpatica alla fin fine, anche lui non era così antipatico come mi sembrava, anzi, avevamo molte cose in comune. Ci scambiammo i numeri per scriverci ogni tanto, lui se ne andò in palestra e finalmente Hinata e Kageyama arrivarono.
"Eccovi ragazzi." Borbottai salutandoli da lontano mentre si avvicinavano a me ed Ushijima. Guardai l'ora del telefono e il mio bus arrivava alla mia fermata tra circa 15 minuti.
"Oddio, devo scappare o perdo il bus per Tokyo." Esclamai.
"Che bus prendi?" Chiese il ragazzo dello Shiratorizawa.
"Il 7."
"Passa tra qualche minuto qua davanti alla scuola, se vuoi puoi prendere quella fermata." Spiegò indicando dove andare. Salutai i ragazzi del Karasuno e il mio nuovo amico e corsi verso la fermata davanti alla scuola. Chiamai mia sorella avvisandola che mi avrebbe trovata già in bus.
"E Tsukishima? Ti sta cercando." Mi chiese a bassa voce, sotto sentivo tutti gli altri membri del club parlare.
"Digli che ero in ritardo e non sarei riuscita a tornare alla fermata lì in tempo."
Arrivò il bus numero 7, salii e presi posto al finestrino. Dopo qualche minuto arrivammo alla fermata vicino al Karasuno. Lì c'erano mia sorella e Kei. Lo salutai dal finestrino e lui fece lo stesso con un finto broncio.
"Non fare l'offeso." Boccheggiai dal bus. Lui rise e, mentre mia sorella saliva sul bus, il ragazzo si assicurò che nessuno del club fosse lì vicino e mi mandò un bacio con la mano, ricambiai il gesto ridacchiando. Dopo neanche un minuto il mio ragazzo mi aveva mandato un messaggio.
-"Perché non riuscivi a prendere il bus in tempo qui alla fermata vicino scuola?"
-"Mi è capitato di arrivare allo Shiratorizawa cercando i due scemi"
-"Davvero? Sono andati fino a lì?"
-"Hanno incontrato uno che si chiama Ushijima e gli han chiesto se potevano intrufolarsi per vedere il club di pallavolo di cui lui è capitano"
-"Hai davvero incontrato Ushijima?"
-"Sì, ci ho fatto pure amicizia, è mancino, doveva essere per forza mio amico"
-"È mancino come te?"
-"Sì ma è la prima persona che incontro che è come me, stavo per piangere di gioia"
-"Esagerata."
-"Ma dai, non sarai mica geloso di lui."
-"È irrilevante questo."
-"Ma dai stai zitto che amo solo te"
-"Amo solo te anch'io scema."
Sorrisi al telefono guardando l'ultimo messaggio di Kei, che carino.
-"Ora piango" risposi.
-"Se piangi non ti mostro più affetto."
-"Non ce la faresti comunque a star serio davanti a me ;)"
-"Non è vero. (Invece è vero.)"
-"Vedi? Non puoi resistere al mio fascino"
-"Stai zitta dai che arrossisci sempre quando ti bacio."
-"Non riusciresti neanche un secondo a star senza un mio bacio quindi zitto tu."
-"Mhm, certo."
-"Ho vinto :D"
-"Credici credici."
Chiusi il telefono, ma vibrò subito, pensai che fosse ancora Kei, ma invece era Tendō.
-"Hey T/n! Qui è Satori! Ti va di uscire con me e Wakatoshi prossima settimana? Andiamo ad un café per staccare la testa dagli studi :D"
-"Ciao Tendō, dovrei vedere perché ho molto da recuperare con la scuola, ma dovrei esserci, tu dimmi che giorno vuoi fare, dove ci dobbiamo incontrare e a che ora :)"
-"Certo, ora chiedo a Wakatoshi e ti riscrivo subito"
Dopo poco trovai un altro messaggio di Tendō, ero appena scesa dal bus. Improvvisamente riguardai quelle strisce pedonali.
"Qui mi hanno investita..." pensai pietrificata. Mia sorella mi guardò confusa. Mi guardai velocemente a destra e sinistra, non c'era nessuno. Kiyoko attraversò, ma io no. Quella sera, quelle luci accecanti mi rimbombavano in testa, era come se mi fossero ancora impresse nelle retine.
"T/n? Hai intenzione di attraversare o no?" Mi chiese mia sorella dall'altra parte della strada. Restai ferma a guardarla, finché non capii il motivo per cui ero così scombussolata da delle 'semplici' strisce pedonali. Si guardò a destra e sinistra, ripercorse le il tragitto e mi prese per mano.
"Ti senti più sicura se ti tengo per mano?" Chiese gentilmente. Ci pensai un po' guardando davanti a me, presi un bel respiro e annuii timidamente. Ci guardammo da entrambe le parti prima di attraversare. Facemmo qualche passo, ma non mi fermai, non provavo più paura tenendo la mano a mia sorella e arrivai all'altra parte della strada, sana e salva. Sospirai ansiosamente realizzando di non essere stata investita di nuovo.
"Vedi? Non era così male." Disse Kiyoko lasciandomi la mano.
"Vero."
Entrammo in casa e guardai il telefono. Era ancora Tendō.
-"Ok, Wakatoshi ha proposto sabato alle 15.00, davanti allo Shiratorizawa"
-"Perfetto allora, vi dico se ce la faccio :)" risposi.
-"Ok, ci sentiamo presto :D"
-"Certo ;)"
Tendō sembrava molto strano all'inizio, ma alla fine si è rivelato molto simpatico, invece Ushijima all'inizio quasi mi faceva paura dalla sua statura e la sua muscolatura ben sviluppata, ma appena ha scoperto che ero mancina come lui sembrava un giovane ragazzo innocuo, non era così vivace come Hinata però. Restava composto nella sua espressione seria ma si vedeva che era emozionato nell'incontrare una persona mancina come lui.

La tua felicità -Tsukishima x Reader-Where stories live. Discover now