Capitolo 26

148 10 0
                                    


Cosa stava succedendo ?
Le cose stavano scorrendo così veloci che non riusciva a capire proprio nulla di tutto quello, poi, Keigo conosceva Shigaraki e Shigaraki lo aveva chiuso all'interno della torre.
Allora perché aveva fatto tutto quel discorso con lui, quella volta nel suo ufficio?
Era così confuso. Voleva strapparsi i capelli e urlare, in quel fottuto momento. Keigo, Shigaraki, Toga...non sapeva più dove sbattere la testa in mezzo a tutti quei nomi, così nuovi ma anche fin troppo familiari. Aveva bisogno di bere, tanto alcool e sperava che su quel fottuto treno ce ne fosse qualche goccio.

Camminò lungo il corridoio, lì c'erano solo loro due. Touya e Keigo. Dabi e Keigo.
Si guardarono negli occhi per un piccolo e breve istante e il corvino lo scavalcò.

"Dove stai andando ?"
La sua testa aveva iniziato a vagare nei meandri più oscuri dei suoi pensieri che non si era nemmeno accorto la velocità con la quale l'altro si era alzato e lo aveva raggiunto; in quel momento la sua mano era stretta intorno al polso.

Touya arrestò i suoi passi, fece un respiro profondo e poi rispose:"a bere. Dove vuoi che vada ? Di certo non posso buttarmi da un treno in corsa, i miei istinti suicidi hanno anche loro una dignità." Scrollò appena il braccio, fino a far staccare la mano del biondo dal suo braccio.

"Non devi morire. Tu mi servi."
Sussurrò: allora aveva anche lui un doppio fine. Gli erano bastate solo quelle parole per giocare a carte scoperte.

"Disse quello che mi ha quasi spaccato la testa."
Rispose l'altro, infilando una mano nella tasca della giacca e recuperando una sigaretta che subito si infilò nella bocca e se la accese.

"Volevi sfruttarmi per cazzi tuoi. Mi sono solo difeso."
Disse l'altro. Touya era di spalle al biondo, mentre pensava alla sua prossima mossa da fare mentre un suo labbro semiaperto rilasciava un filo di fumo denso.
Non avrebbe potuto dire nulla, aveva ragione.

"Questo è perché mi fai una cazzo di paura."
Rispose Touya, infine, alzando gli occhi per un breve istante verso quelli color grano del biondino, va idea le sue pupille tremare fino a quando non fu proprio lui a zittirsi e a distogliere lo sguardo.

Touya, in silenzio, si allontanò da lui. Doveva fottutamente bere non riusciva nemmeno a reggere un altro istante in quel dannato inferno senza bere un po' di alcool.

"Bingo."
Aprì una dispensa in quella che sembrava un piccolo cucinino; sembrava avessero di tutto e il carrellino sulla sua destra era ben fornito di snack e altri alcolici. Quel posto era il paradiso. Non sarebbe mai voluto scendere da lì. Afferrò quella che era una bottiglia di birra, se la sarebbe fatta andare bene lo stesso, anche se non gradiva delle sostanze gassate prima di una missione, gli gonfiavano lo stomaco ma la sua astinenza era così tanta che non aveva nemmeno badato fin troppo a tutto quello e aveva stappato la bottiglia con un solo colpo di dita.
Appoggiò le labbra sulla fredda estremità e piegò la bottiglia in aria, versandosi tutto il contenuto all'interno della bocca. Seduto sul pavimento di quello stanzino, sentiva ogni singola cellula del corpo rinvigorirsi a tutto quell'alcol e solo quella misera birra non gli sarebbe di certo bastata.

Ripensava a tutto quello che si era detto con Keigo. Nonostante la mente ancora lucida alla seconda birra che aveva aperto e aveva assaggiato, ricordava perfettamente la delusione delle sue parole quando lo aveva definito, anche se in modo indiretto, un mostro. Non si sarebbe scusato. Per lui, Keigo, era solo lavoro e non doveva affezionarsi a lui.

Poi quelle battutine che mascheravano dei sentimenti che entrambi non erano pronti ad affrontare e, dio, solo il pensiero gli provocava un sottospecie di brontolio allo stomaco. Fastidioso ma allo stesso tempo piacevole.

Dall'altra parte della porta, Keigo voleva dannatamente affrontare il suo salvatore, nonostante a volte fosse uno stronzo psicopatico. Non si spiegava come potesse essere  terribilmente affascinante e divenire più tagliente come una lama un istante dopo.

Quando Keigo aprì la porta, facendolo senza bussare, trovò Touya sul pavimento seduto con una birra in mano. Alzò gli occhi verso di lui e sibilò:" cosa vuoi ? Toga sì è svegliata ?"

Road for freedom (Dabihawks)Where stories live. Discover now