Rosie non solo ha lasciato la stanza, ma direttamente l'ospedale.
Ha preso un taxi e grazie all'aiuto di Google traduttore, ha comunicato con il tassista per farsi accompagnare in hotel.
Non appena entra nella stanza, si libera dalle scarpe e successivamente da tutto il resto, lanciando tutto per aria.
"Perché non riesco a tenere nulla? Tutto mi sfugge di mano! Cosa non va in me?".
Tra le tante domande ha già aperto il soffione della doccia.
Si libera dall'intimo ed entra, con esigenza.
Solitamente il getto d'acqua l'aiuta a rilassarsi, ma in questo caso pare sia un tentativo invano.
Quando esce, si avvolge nell'accappatoio e lascia il bagno. Il suo telefono ha preso a squillare.
Lo prende dall'interno della borsa e nota trattarsi di Charlie.
Fa velocemente un calcolo del fuso orario. In Italia sono le 21.00. A San Diego le 12.00.
"Sei a lavoro quindi". Pensa.
<Charlie> , apre la chiamata <Rosie! Sono stufo!> <Stufo per cosa?> <Pensi che sia uno stupido? Mi hai detto che saresti tornata non appena Alberto avesse aperto gli occhi. Che succede? Hai cambiato idea? Lo so che stai inventando scuse solo perché vuoi stargli accanto! > <Credo che la gelosia ti stia prendendo seriamente Charlie!> <La verità è che non ce la faccio più! Alberto is always among us ! > (Alberto è sempre tra noi) <Ma questo lo vuoi tu!> <Mi fai par->
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<No! Stammi bene a sentire! Io non voglio essere né la seconda scelta e tantomeno il giocattolo di nessuno! Approfitta di questo momento per decidere cosa fare del nostro futuro! Se è Alberto che vuoi, non disturbarti a cercarmi quando tornerai a San Diego! > <Che stai dicendo Charlie? Are you listening?>, la interrompe subito <So perfettamente quello che ho detto!>
La chiamata si conclude così.
Rosie guarda un punto davanti a sé.
Non si disturba nemmeno di liberarsi dall'accappatoio. Si stende a letto con il telefono tra le mani. Scoppia in lacrime. Forse Charlie ha ragione. Si è fatta prendere da qualcosa di sbagliato. Lo sta ferendo. Sta ferendo sua figlia inevitabilmente con le bugie che racconta ad una persona a lei speciale. Sta mancando di rispetto anche ad Alberto. Forse ha solo paura di farlo uscire definitivamente dalla sua vita. Dopotutto ha rappresentato per lei , ogni punto di riferimento. Le ha fatto da padre. Da fratello. Da amico. Da fidanzato. È un po' come il faro che orienta la navigazione notturna.
Nervosamente accende lo schermo e va dritta in galleria.
Cancella tutto ciò che la lega a lui. Cancella la chat, o avrebbe passato tempo ad ascoltare i loro vocali. Cancella i video. Cancella tutto il neccessario per ricominciare. E vuole ricominciare con Charlie.