CAPITOLO 9 - Emily

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Oddio, ho ancora il cuore a mille. Baciarlo mi ha stravolta completamente. E ora non riesco a smettere di pensare a lui. Devo essere impazzita!

«Amore, sei sicura che non vuoi che resti?»

Brad insiste per fermarsi a dormire da me, mentre accosta di fronte a casa mia.

«Sono stanchissima, scusa. È stata una settimana infernale ed è molto tardi, ho bisogno di farmi una bella dormita.»

Mento spudoratamente e mi rendo conto che sto iniziando ad essere davvero brava a farlo.

Ho appena tradito il mio ragazzo e non provo un briciolo di rimorso. Ma che mi succede?

So solo che lo rifarei all'infinito.

«Come vuoi tu. Ci sentiamo domani, allora.»

Capto dal tono della sua voce che non è per niente felice di tornarsene a casa, ma non m'importa. Scendo dalla sua Aston Martin blu metallizzato, che luccica sotto la luce dei lampioni accesi lungo il viale, e lo saluto con un cenno della mano, mentre mi stringo le braccia intorno alla vita e ripenso a lui. Avrei voluto tenermi addosso il suo profumo e addormentarmi inebriata dal suo odore, ma Crystal si è impegnata parecchio a non lasciarne neanche una minima traccia.

Salgo in fretta le scale, entro in camera mia e butto il cappotto sulla sedia.

Mi sfilo l'abito di dosso e penso a quanto sono grata a Crystal di avermelo fatto indossare.

Mi sembra di percepire ancora le sue mani che ne accarezzano la stoffa e un attimo dopo si ancorano ai miei fianchi, come se non avesse alcuna intenzione di lasciarmi andare.

Quella sua possessività nei miei confronti è stata letale. Mi ha spinta dapprima tra le sue braccia e poi sulla sua bocca.

Infilo il pigiama e vado dritta in bagno a struccarmi.

Osservo l'immagine delle mie labbra allo specchio. Per fortuna, dopo la cena di ieri, ci ho applicato tanta di quella crema che le ferite si sono rimarginate e lui ha potuto baciarmi tutta.

Sospiro al ricordo.

Brad non mi ha mai baciata così intensamente.

Stare con lui, stasera, mi ha scombussolata in modo assurdo.

Lui...

Mi arresto all'improvviso davanti allo specchio, la mano a mezz'aria che stringe un pezzetto di ovatta. Gli occhi spalancati del tutto.

Cavolo!

Non gli ho nemmeno chiesto il suo nome.

Mi rattristo nell'istante in cui me ne rendo conto.

Ma forse è meglio così. Non saperlo rende più facile archiviare il suo ricordo.

Sì, evitare di farmi altre domande su quel ragazzo... domande del tipo:

Dove vive?

Cosa fa?

Studia ancora o già lavora?

E, davvero pensa che i miei occhi siano belli?

Oookay, STOP!

Avevo bisogno di una serata di svago e l'ho avuta. Una bellissima, indimenticabile notte. Il mio piccolo momento di felicità, che resterà per sempre avvolto nel mistero. Perché, a volte, i momenti belli ti sorprendono così, senza preavviso, e tu devi essere pronto a coglierli al volo, senza troppe domande. Goderteli e poi conservarne il ricordo in un angolino del tuo cuore. Un po' come un doppio arcobaleno che spunta dal nulla in mezzo al cielo e tu, d'istinto, abbandoni ciò che stavi facendo e ti fermi a contemplarlo in tutta la sua bellezza, perché sai che scomparirà nel giro di pochi battiti di ciglia.

Lui è stato il mio doppio arcobaleno, ammirato e memorizzato nei battiti del mio cuore.

Crystal, poi, mi ha trascinata nel bagno e mi ha fatto una ramanzina degna di premio Oscar. Ho ancora le sue parole incise nella mente.

«Chérie.» Ha cominciato, e già sapevo dove voleva andare a parare. «So che la storia del matrimonio ti ha destabilizzata, direi che è normale. Però questo non è da te, Emily, sei davvero sicura di-»

«Crystal!» L'ho bloccata prima che finisse la frase, perché temevo che altrimenti, poi, sarei stata troppo debole per restare della mia opinione. «Ho fatto come mi hai chiesto, mi sono divertita e basta.»

Dopo un sonoro sbuffo e una scrollata del capo, che le ha fatto ondeggiare i lunghi capelli biondi sulle spalle, me l'ha lasciata passare liscia. «Immagino che la prossima volta sia meglio che ti tenga d'occhio, invece di andare a pomiciare con un tizio nell'angolo del locale.» Ha scherzato. E alla sua battuta ci siamo messe entrambe a ridere.

«Dimentichiamo tutto?» Se n'è uscita fuori alla fine, comprensiva. E io le voglio davvero tanto bene per come mi capisce.

Ho annuito e abbiamo chiuso lì il discorso. In fondo, è stato solo un bacio, no?

Uno. Stupendo. Incredibile. Incancellabile. Bacio.

Che non accadrà mai più.

So che mi ha fatto quella ramanzina per il mio bene, ma è lei che mi ha detto di divertirmi, e io l'ho fatto, cavolo. Okay, forse un po' troppo, però è stato bello.

Lui era bello, da morire.

Le sue braccia forti, che mi stringevano la vita, mi hanno fatto perdere la testa per lui già sulla pista da ballo.

Il suo sguardo profondo, che mi dava l'impressione di non riuscire a nascondergli nessuna emozione, come se fosse in grado di vedermi dentro.

I capelli folti, scuri, e quei ciuffi spettinati, che mi facevano venire una voglia matta di infilarci in mezzo le dita per accarezzarli.

E poi le sue labbra morbide, sulle mie, che mi rubavano il lucidalabbra, mentre la sua lingua lo gustava, intrecciandosi alla mia.

I suoi denti bianchissimi e dritti, che mi mordevano le labbra in un modo in cui non erano mai state morse prima.

E il suo corpo tutto muscoloso, a cui non ho saputo resistere, così ho infilato le mani sotto la sua felpa e l'ho toccato.

Ma quello che più di ogni altra cosa mi ha mandato in tilt sono stati i suoi occhi.

Grigi, che virano all'azzurro.

Non avevo mai visto niente di più bello in vita mia. Sul serio.

Mi infilo nel letto, ma non riesco a prendere sonno. Mi rigiro da una parte all'altra, stasera però non c'è alcuna angoscia ad assalirmi, quella che per giorni mi ha tormentata. Invece, mi sento euforica. Chiudo gli occhi e ripenso a quel momento fuori dal locale, abbracciata ad uno sconosciuto, che però ho avuto l'impressione di conoscere da sempre. Mi sento strana solo a pensarlo, forse la storia del matrimonio mi ha davvero dato alla testa e ora provo ad aggrapparmi ad una fantasia solo per non pensare alla realtà che invece mi aspetta. Eppure, quel ragazzo, ha fatto scattare qualcosa dentro di me. Il modo in cui mi guardava, come se fossi l'unica e non una qualunque, e i suoi occhi meravigliosi, che ho impresso nella mente, e che luccicavano per me. La delicatezza con cui le sue mani mi accarezzavano, dolcemente, senza secondi fini. E i suoi baci, così profondi, che si facevano strada fino alla mia anima.

E anche se è durato solo per un breve attimo, custodirò questo ricordo con gelosia.

Il ragazzo dagli occhi di ghiaccio.

È così che lo chiamerò quando ripenserò a lui, nei miei sogni più segreti.

SIRIO - FRAMMENTI DI LUCEحيث تعيش القصص. اكتشف الآن