049 // "testa di pesce"

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"Ehi" varcai la soglia di casa e sua madre mi abbracciò immediatamente.

"Mi sei mancata tanto. Il Transfermarket è una crudeltà, davvero" Sorrise e poi spinse Fer nella mia direzione.

"Ay Athos" rise Fer appena mi tamponò e mi abbracciò.

"Ay Feros" risi io e lui si allontanò di nuovo.
Guardai Pedri che stava parlando con i suoi genitori.

"Dove siete stati? All'improvviso era finita e non sapevamo perché. Pedri odia parlarne, quindi non siamo riusciti a tirargli fuori niente" chiese e io scrollai le spalle.

"Non otterrete nulla nemmeno da me, provate con Thiago la prossima volta. Scommetto che ti dirà anche il mio numero di previdenza sociale." Il mio sorriso diventò ancora più grande e lui rise mentre rovesciava la testa all'indietro.

"Thiago, quel ragazzo è fantastico, dov'è? A Parigi? Sei qui da sola?" Ha fatto così tante domande in una volta sola. Immagino che sia una cosa di famiglia.

"Oui, je n'ai pas amies" dissi e lui alzò le sopracciglia.

"Ehm" si sforzò. "Baguette, Croissant Kylian Mbappe" Contò tutte le parole francesi che conosceva. Mi venne da ridere quando sentii Mbappe.

"Oh no, Kylian c'est mon amie" continuai a parlare in francese.

"Smettila di parlare in francese o inizierò a imprecare contro di te in tedesco" mi indicò.

"Non conosco il tedesco, ma ora so un po' di francese." Annuì con un enorme sorriso sul volto non appena lo sentì.

"Gesundheit" disse aggressivamente e i miei occhi si allargarono.

"Che cosa significa?" Chiesi.

"Beh, non te lo dico" sorrise mentre si dirigeva verso sua madre e suo padre. Suo padre venne finalmente da me dopo che Fer se ne fu andato.

"Athen, è un vero piacere rivederti." Si avvicinò a me per stringermi la mano. Io annuii sorridendo.

"È davvero molto bello rivederti, hai un bell'aspetto." Disse ancora e il mio sorriso divenne ancora più grande.

"Ok, sono sicuro che tutti voi avete già conosciuto la mia ragazza, andiamo." Pedri si avvicinò a me e mi cinse il braccio destro.

"Pausa cosa?" Disse Fer e sua madre si limitò a sorridere. Così come suo padre.

"Sono così felice, sai che sapevo che voi due non avevate ancora finito." Sua madre ci abbracciò entrambi e io sorrisi a Fer che mi fece un pollice in su.

"Vere anime gemelle" Suo padre rise e Fer si guardò intorno tra suo padre e sua madre.

"Andiamo a sederci. Ho preparato le mie crocchette famose in tutto il mondo." Sua madre mi sorrise. Pedri non mi lasciò andare, ma solo quando ci sedemmo.

"Allora, non sono ancora pronti, dimmi" Suo padre si sedette di fronte a me. Alla mia destra c'era Fer e alla mia sinistra Pedri, naturalmente. "Come vi siete rimessi insieme?"

"Gliel'ho chiesto io" disse Pedri e Fer scrollò le spalle.

"Davvero Pedro?" Si chinò in avanti per poter guardare il fratello.

"Sì Fernando" Anche Pedri si chinò in avanti. "Almeno io posso..." Prima che potesse finire la frase lo spinsi indietro per un braccio.

"Sei fortunato che sia seduta qui" disse Fer con un enorme sorriso sul volto e si appoggiò alla sedia.

"Come fate a litigare sempre quando c'è lei?" Suo padre mi indicò e io risi.

"Mi dispiace mio caro fratello, mi scuso per le mie azioni e sono profondamente dispiaciuto" Pedri si sporse di nuovo in avanti ma io lo spinsi indietro, ancora una volta.

"Prendo le tue scuse come accettate." Fer rispose, poi si voltò a guardarmi. "Lo hai attorcigliato intorno al tuo dito, Athen" sorrise Fer.

"Oh, io non faccio niente" scrollai le spalle.
Sua madre era ancora in cucina e suo padre si era già arreso con i due.

"Quando hai avuto la tua ultima ragazza? In prima elementare?" Pedri si chinò di nuovo in avanti e io mi girai a guardarlo.

"Perché non dici mai niente quando mi rimprovera?" Mi chiese Pedri e lo indicò.

"Perché cominci sempre tu." Mi voltai di nuovo verso suo padre.

"Sono sempre stati così?" Scossi la testa e lui rise.

"Sì, ma avevano anche dei momenti di dolcezza" Guardò il soffitto. "Ma tu dovresti saperlo"

"Dovrei" Guardai anch'io il soffitto, forse per capire cosa stesse guardando. Non era niente.

———

Dopo aver mangiato Fer, io e Pedri ci sedemmo sul divano.

"Potremmo davvero cercare di andare d'accordo?" Guardai Pedri e poi Fer.

"Diglielo" Fer indicò Pedri che era seduto al centro, il che forse fu un errore.

Pedri mi mise il braccio sinistro intorno e si appoggiò al divano. Tirò indietro anche me e guardò Fer.

"Puoi dirmi come avete fatto a tornare insieme?" Fer guardò Pedri.

"Ti ho già detto che le ho chiesto di essere la mia ragazza"
Rispose Pedri e io scrollai le spalle non appena Fer mi guardò.

"Sinceramente, comincio a dubitare del motivo per cui hai detto di sì."
Mi guardò serio negli occhi. Scoppiai a ridere.

"Anch'io" sussurrai e poi guardai Pedri. Mi guardava confuso, ma un piccolo sorriso era visibile nei suoi occhi. "Scherzavo" sorrisi e lo baciai.

"Che schifo" Fer distolse lo sguardo e si coprì anche lui le orecchie. Pedri gli diede un colpo sulla schiena e si girò. "Avete finito di mangiare batteri dalla bocca degli altri?"

"Sei così stupido" Pedri colpì la nuca di Fer e io sorrisi.

"Puoi dirgli di smettere?" Fer indicò Pedri con la mano.

"No" Appena l'ho detto Pedri gli ha tirato fuori la lingua.

"Perché all'improvviso cambiate schieramento?" Chiese Fer mentre Pedri lo colpiva con un cuscino.

"Tutta questa conversazione è così casuale" aggiunsi, ma nessuno dei due rispose perché Pedri stava colpendo Fer.

"Ok, allora" Pedri si rimise a sedere e, dopo aver finito, mi mise di nuovo il braccio intorno alle spalle.

"Sei una testa di pesce" disse Fer e io scoppiai a ridere di nuovo. "Una grande testa di pesce."

𝙏𝙍𝘼𝙏𝙊 / 𝙋𝙀𝘿𝙍𝙄 (Italian Translation)Where stories live. Discover now