Capitolo 1

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Elena stava sdraiata sul proprio letto dopo una lunghissima settimana: il lavoro l'aveva sommersa e gli allenamenti non andavano molto bene. Coccolava i propri gatti scorrendo i canali della tv sperando di addormentarsi.
L'insonnia era ormai la sua migliore amica da quando si era trasferita in quel monolocale al centro di Roma lontana dalla propria casa d'infanzia.
Una strana notifica aveva interrotto il suo zapping tra i film attirando la sua attenzione: veniva da Telegram.

-Hei , it's Billie. When you come home, could you bring me the laptop that I left at your house? Mom gave me your new number. Can you explain to me why your number isn't even American? Where's this area code from? I honestly don't understand it, you always do strange things.-

Una strana smorfia nacque sul viso della ragazza. Non le era mai capitato che qualcuno sbagliasse numero, poi pensare che questa persona le scrivesse da un altro continente la fece sogghignare.

-Sorry, wrong number. It's from Italy by the way.-

-You're an idiot. This isn't funny. I need my laptop bro.-

-I'm sorry you don't believe me but it's the truth.-

Il campanello di Billie suonò e lei corse ad aprire sapendo fosse quel cretino di suo fratello.

"Spero per te che tu mi abbia portato il computer."
"Scusa Bill ma non l'ho visto, potevi chiamarmi visto che so che mamma ti ha dato il mio numero."
"Non fare il coglione, mi hai scritto fino a due minuti fa."
"Non so di cosa tu stia parlando."

Bill prese il proprio telefono mostrandolo a Finneas che, incredulo della situazione, si mise a ridere.
"Hai davvero sbagliato numero, spera che non venga divulgato o sarai costretta a cambiarlo anche tu."
"Mamma mi ha dato il numero sbagliato, non posso crederci."

-I am sorry. My brother just got home and now I believe you. Sorry for disturbing you.-

Elena guardò il proprio telefono notevolmente annoiata dalla propria vita. Avrebbe solo voluto ci fosse qualcosa che la rendesse meno monotona e questa poteva essere una bella occasione.

-What time is in your country? Sorry for my English by the way.-

-About 7 pm. Your English is fine, don't worry. What time is in Italy?-

Da ora in poi scriverò tutti i messaggi in italiano. Se non avete capito i messaggi di prima ditemelo e metterò la traduzione

Billie non sapeva nemmeno perché le stava rispondendo ma in quel momento non le sembrava totalmente una cattiva idea.

-Sono le 4 del mattino. Sto guardando un po' di tv.-
-Dovresti dormire. È tardissimo.-
-Lo so ma non riesco a dormire. Soffro di insonnia.-

Alla cantante nacque un sorriso consapevole sul viso. Conosceva molto bene quella sensazione.

-Hai mai provato a meditare? Di solito mi aiuta quando non riesco a dormire. Ci sono un sacco di video su YouTube ma sono in inglese, non so se vadano bene.-
-Capisco che il mio inglese faccia schifo ma potevi anche evitare di sottolinearlo. Mi offendi.-

Elena rise guardando il proprio schermo, sapeva che la persona dall'altro lato del telefono non avesse inteso quello ma voleva solo suscitare almeno un sogghigno.

-Non intendevo quello, scrivi bene in inglese, te l'ho già detto.-

Billie guardò il proprio cellulare quasi mortificata.

-Ti prendo in giro, so cosa intendevi. Comunque non scrivo in inglese da davvero tanto tempo ma lo capisco perfettamente e dovrei anche saperlo parlare decentemente.-

Per la prima volta Billie non aveva capito una battuta e si sentiva quasi infastidita a tal proposito. Non sapeva nemmeno cosa risponderle.

-Come lo hai imparato?-
-Io capisco che in America praticamente non studiate nulla ma qui in Italia l'istruzione è un po' più pesante e l'inglese è obbligatorio fin dai 5 anni. Io in più ho studiato lingue alle superiori che sono tipo le vostre High School.-

Billie sorrise al telefono, le piaceva quel tipo di umorismo.

-Che lingue parli oltre l'inglese e l'italiano?-
-Spagnolo ed anche qualcosina di tedesco, sono 3 anni che non lo parlo quindi non so cosa esattamente saprei dire adesso. Tu immagino che parli solo inglese.-
-Esatto, in realtà non sono mai andata a scuola, mia madre mi ha insegnato tutto quello che so. Ho fatto 'homeschooling'.-
-Allora penso che tu abbia più cultura di un americano medio. La scuola americana di solito non insegna molto.-

Le due sorridevano piacevolmente sorprese da quella interazione.

-Sembri simpatic* sconosciut*. Posso sapere il tuo nome?-
-Anche tu lo sembri. Mi chiamo Elena. Tu immagino sia Bill.-
-Non so come si pronunci Elena.
Mio fratello mi chiama Bill, era a lui che era diretto il messaggio. Mi chiamo Billie.-
-Magari prima o poi ti insegnerò a pronunciarlo.
Billie è così americano.-

La cantante rise per cotanta spavalderia. Provò a pronunciare il nome della ragazza ma le venivano sempre accenti diversi e non credeva che nessuno di quelli fosse quello giusto.

-Sto provando a dirlo ad alta voce ma non sembra per niente giusta la mia pronuncia.-
-In America dovreste essere più evoluti rispetto a noi europei, perché non cerchi su Safari? Sicuramente avrai un iPhone funzionante.-
-Ritiro tutto, sei antipatica.-

Billie cercò su Internet la pronuncia di quel nome tanto difficile per la sua lingua.

-No, in realtà sono molto simpatica e questo sono sicura che almeno tu lo abbia capito.-

Elena sorrise al telefono poggiandolo sul proprio comodino. Dando mentalmente la buonanotte a quella sconosciuta chiuse gli occhi.

-So come si pronuncia il tuo nome, Safari ha funzionato.-

L'americana attese per molto tempo che quel messaggio ricevesse una risposta, fremeva quasi al pensiero di non poterla avere. Dopo quasi 5 ore chiuse gli occhi lasciandosi trasportare dall'oscurità della notte.

Numero sbagliato (Billie Eilish)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora