Orrore

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È un normale pomeriggio di ottobre, le foglie degli aceri riempiono le strade e, nell'aria, si sente il tipico profumo dolciastro proveniente da una pasticceria poco distante...

A volte ,i ragazzi, si fermavano in quella pasticceria, restavano incantati davanti alla vetrina per interi minuti prima di infilare le piccole mani nelle tasche e tirare fuori i pochi spiccioli che avevano

Ed allora, il più grande, sorrideva ed univa le loro manine

K:"se le mettiamo insieme possiamo comprare un dolce Deku...così faremo a metà"

Ed il più piccolo sgranava gli occhi enormi, sembrava quasi che, nel guardare il suo amico, tutto il mondo cominciasse a prendere colore...

Ed ogni volta sorrideva ed annuiva con forza...

Ed ogni volta univa le dita con le sue sentendo il piccolo cuore battere un po' più forte...

"sei fortissimo Kacchan" ripeteva ogni volta, totalmente perso in quegli occhi rossi...

Era un pomeriggio come tanti, ed il profumo della pasticceria non riusciva ad arrivare al suo naso...

Eppure i due ragazzi erano di nuovo lì...e la mano del biondo era comunque al suo fianco...ed i suoi occhi erano comunque lo specchio preferito di Izuku...

Ma c'era qualcosa di orrendamente sbagliato in quell'immagine

Il ragazzo biondo era inginocchiato a terra, il torace si alzava ed abbassava velocemente e la gola produceva un suono stridulo, quasi come catene trascinate sull'asfalto...

Una delle sue mani era stretta sulla sua maglia....l'altra era a terra, vicina a quella di Izuku....

Gli occhi rossi erano sgranati e la bocca era aperta nel disperato tentativo di prendere aria ...ma nulla sembrava avere più ossigeno intorno a lui

Era tutto rosso....

Il muro di fronte a lui era rosso

L'asfalto sotto di lui era rosso

Le sue mani...le sue stesse mani avevano il colore dei suoi occhi...

Ed anche Izuku....anche Izuku era rosso...

Steso a terra , in una pozza di sangue, Izuku respirava appena, lo sguardo fisso sul suo amico ed i nervi tesi, fino allo spasmo, per allungare quella mano e magari riuscire ad unirla con la sua....

E se magari si fossero anche solo toccate, tutto sarebbe tornato indietro...e sarebbero stati di nuovo in quella pasticceria a mangiare un dolce in due...

Ma quella mano non si muoveva...e la gola del suo amico aveva iniziato a produrre qualche sillaba....

Ma alle orecchie di Izuku, ed a quelle dei passanti, arrivarono solo urla...

Quella gola urlava di dolore, quella gola voleva sputare fuori la sua stessa anima , quella gola....la stessa che lo aveva insultato fino a poco prima ...era orrendamente aperta e spalancata in un urlo senza fine...

Ed allora il più piccolo riuscì ad allungare la sua mano e sfiorò una delle sue dita

E finalmente, quegli occhi rossi tornarono sui suoi

Un grumo di sangue fu sputato fuori dalla sua gola, ma sorrise quando finalmente riuscì a parlare...

E disse la sola cosa che poteva...

Disse l'unica cosa che era importante...

Sorrise e guardò per l'ultima volta il suo viso e le sue mani

E disse le sue ultime parole

"Ti perdono ....ti amo Kacchan...."


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