CAP. 34: TUTTO SI SISTEMA

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HAZEL'S POV:
Quando Dean parcheggiò la moto, all'entrata del cottage, mi accorsi che qualcosa non andava: c'era una macchina nera che avevo già visto in passato. Entrammo insieme, mano nella mano, e ci incamminammo verso il giardino; fu in quel momento che la vidi: era lei, quella donna che tanto ci aveva ostacolato era seduta lì e Magda le era accanto. Dean si pietrificò: "No" Io gli strinsi il palmo: "Non preoccuparti, andiamo". Ci avvicinammo e appena ci vide si alzò in piedi: "Dean, figlio caro" disse lei abbracciandolo, con le lacrime agli occhi: "Torna da me..ti prego" Lui stranamente non disse niente. Aspettò che si calmasse e poi sussurrò: "Mi sei mancata" e la strinse forte al suo petto.
Poco dopo erano seduti su un divanetto e io  e Magda di fianco a loro: "Hazel cara, io veramente ho capito il mio errore. Ho iniziato un percorso di terapia e sono riuscita a migliorare questo lato della mia personalità. Ho compreso che la felicità del mio Dean vale prima di tutto e di tutti" Sorrisi: "Stia tranquilla signora Altman, la perdono" "Tu mi perdoni? Dopo tutto il male che ti ho fatto?" Annuii: "Certo, una relazione non esiste senza difficoltà e tutti da questa storia abbiamo imparato qualcosa; io compresa" Lei si alzò e mi abbracciò: "Non aspetto altro che il momento di vedervi all'altare entrambi...qualunque cosa accada voi avete la mia benedizione" Iniziai a piangere di gioia. Era fatta! Finalmente dopo quasi 3 anni io e Dean potevamo vivere una relazione sana, una vita felice. Erano stati mesi intensi, ma il nostro amore aveva vinto e ora eravamo pronti a vivercela veramente e andare alla ricerca del nostro lieto fine.

Quella sera Dean volle passare la notte da me. Ci trovavamo in giardino a guardare le stelle: "Secondo te riusciamo a vedere la mia stella?" Lui mi sorrise. Dopo tutto questo tempo non mi ero dimenticata del regalo che mi aveva fatto al mio compleanno: "Certo raggio di sole. Lì a destra, vicino alla costellazione di Orione, lì c'è la stella Hazel." Intercettai il punto esatto e rimasi a fissarla: "E' bella come te" Arrossii. Non mi ero mai abituata ai suoi complimenti e penso che non lo avrei mai fatto. Mi strinsi a lui e poggiai la testa sul suo petto: "Mai quanto te..." Mi baciò la fronte e restammo per un po'in silenzio: "L'avresti mai immaginato Dean Altman? Insomma, noi eravamo due nemici, i due che non andavano d'accordo e invece...." Lui ridacchiò: "E invece ora siamo la coppia più invidiata" Scoppiai a ridere: "Io sono solo onesto" Non riuscivo a smettere, in più  lui aveva iniziato a farmi il solletico: "Ridi ridi Hazel Levy, che campi cent'anni" "Basta Dean! Sai che sono sensibile!" Dissi tra una risata e l'altra: "Hai mai visto il mare di notte?" "No" risposi, sistemando l'anello che mi si stava sfilando: "Dovrei portarlo a fare stringere...non l'ho più fatto da quando me lo hai regalato" Lui mi prese la mano e guardò il bellissimo monile che mi aveva regalato prima della morte di Sam, era stato il pegno del nostro amore e il nostro fidanzamento ufficiale. Sorrise furbo e io capii che stava tramando qualcosa: "Ti sta benissimo lo stesso...comunque ti dicevo, se non hai mai visto il mare di notte perchè non andarci ora?" Nonostante io fossi una persona estremamente razionale, accettai.

Più tardi stavamo camminando su una distesa di sabbia liscia e fredda: "Aspetta che ti prendo in braccio" Non feci in tempo a controbattere che mi aveva già sollevata da terra e camminava tenendomi tra le braccia: "Quanto mi piace essere un cavaliere" mi sussurrò e io sorrisi. Amavo essere amata da lui. Suonava come un gioco di parole, ma era la verità: "Guarda come splende la luna" sussurrai. Lui alzò lo sguardo al cielo: "Sì, stasera è più luminosa delle altre sere...andiamo dai, sta iniziando a fare fresco e vorrei evitare di farti prendere la polmonite" Sorrisi e mi lasciai portare alla moto.
Verso le 11 e mezza tornammo al cottage e andammo a letto: "Ti amo raggio di sole" "Ti amo Dean Altman":

Il giorno dopo se ne andò subito dopo colazione, voleva provare ad aggiustare tutto con sua madre. Io decisi di dedicarmi un po'allo studio; mi sentivo stimolata e molto propensa a portare avanti ciò che stavo approfondendo, infatti, nonostante il mio amore per le materie letterarie e il mio sogno di pubblicare un libro, la biologia aveva rubato il mio cuore, e anche se è un po' presto, all'università mi piacerebbe laurearmi nella magistrale di biologia medica. Sono sogni, azzardati, ma rimangono tali. Io amavo fantasticare, penso si sia capito, però vorrei che tutto si realizzasse, anche se è difficile. 
Aprii il libro e sfogliai le pagine: CAP. 12: "L'apparato circolatorio e il cuore". Se sapessero come batte forte il mio, sicuramente mi rinchiuderebbero in una clinica per analizzarmi. Biologicamente, il primo battito avviene quando nasciamo, l'ultimo quando esaliamo il nostro respiro finale. Nel mio caso è diverso: il primo pulsare è avvenuto quando ho incontrato Sam e l'ultimo quando se ne è andata. Poi per fortuna Dean mi ha rianimata e sono tornata a vivere. E' una teoria scientificamente inapprovata, mistica e completamente fasulla. Fa un po'ridere però per me è così. Non tutti iniziamo a vivere quando nasciamo e non tutti moriamo quando è arrivato il nostro momento. Ci sono mille fattori e accadimenti che modificano e rendono unica la vita di ognuno. 
Mi riscossi dai miei pensieri ed iniziai a sottolineare le informazioni chiave e a scriverle nel mio IPAD. 
Dopo un'ora uscii a prendere un po' d'aria e incontrai Magda: "Cucciola!" "Ciao" dissi abbracciandola: "Ho una novità! In clinica mi hanno proposto un progetto e vorrebbero che tu e Marta partecipaste: testimoniare e aiutare i pazienti" Sorrisi: "Io?" "Sì. Abbiamo pensato sia a te che alla tua amica perchè avete fatto un percorso che noi definiamo completo; ovvero ricco di alti e bassi ma con un finale positivo. Ti andrebbe?" Ci pensai un attimo; ero veramente pronta a fare ciò? A risvegliare i miei ricordi? A rivivere il dolore che mi aveva avvolta? Non costava nulla tentare: "Va bene...ci sto". Senza saperlo, avevo fatto la scelta migliore della mia vita, che mi avrebbe portato ad un finale inaspettato.

ANIME DISTANTIWhere stories live. Discover now