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GAIA:

<<il vincitore del settantaquattresimo festival di Sanremo è...>>
Stringo fortissimo i palmi delle mani.
<<Gaia!>> inizio a piangere dalla gioia e dopo aver cantato, fatto il discorso e le foto corro dietro le quinte dove mio fratello mi stringe fortissimo.
<<sono orgoglioso di te!>> dice accarezzandomi i capelli.
<<avrei tanto voluto che ci fosse mamma>> dico tra le lacrime.
<<lei c'è sempre ed è orgogliosissima di te>> mi dà un bacio sulla fronte.
Mi guardo attorno e mi soffermo su Pietro che è visibilmente emozionato, vado da lui che mi prende in braccio e mi fa girare velocissimo.
<<quanto sono felice!>> mi accarezza le guance.
Sorrido e gli stampo un bacio sulla guancia.
Mio fratello ci guarda confuso e per fargli distogliere l'attenzione mi butto in mezzo agli altri ragazzi. Le loro mamme si congratulano e mi abbracciano tutte come se fossi la loro figlia.
Mio dio! Sono la prima donna dopo dieci anni a vincere il festival! Scoppio ancora una volta a piangere a dirotto.
Passiamo tutta la notte a festeggiare e torniamo in camera che sono le sette del mattino e mentre sono in bagno a cambiarmi sento mio fratello passare dall'urlare di gioia al crollare a dormire.
Esco a fumare sul balconcino per assimilare tutte le emozioni della serata. Volerò in Svezia, cazzo!
<<come ci si sente ad essere la rappresentante dell'italia all'eurovision?>> Pietro mi abbraccia da dietro.
<<sono troppo emozionata, non me lo aspettavo>>
<<io l'ho sempre saputo>> mi dà un bacio tra i capelli.
Tra noi due cala il silenzio.

<<come saranno da ora in poi le cose tra di noi?>> chiede dopo un attimo di attesa.
<<non lo so. Sarò impegnata per tutta settimana, non tornerò a casa>> dico.
<<lo so... Voglio solo sapere se c'è ancora speranza tra noi due>> dice.
Mi giro verso di lui e mi ritrovo incastrata tra la balconata e il suo corpo.
<<Pietro non lo so, sono confusa>> ammetto.
<<confusa per cosa? Vuoi stare ancora con Thomas?>> sbotta.
<<certo che no! Sono confusa perché non so se voglio imbattermi in un'altra relazione o stare da sola...>> dico.
<<quindi l'altra sera quando hai detto che mi amavi e abbiamo scopato per te non contava niente?>> chiede.
<<non è così! Io ti amo>> prendo il suo viso tra le mani.
<<solo che ho bisogno un attimo di riflettere e pensare a me stessa. Ho bisogno di stare da sola>>
<<per tutto questo tempo ho cercato di aggiustare le cose che io ho distrutto, e ora che ci sono riuscito tu le stai radendo al suolo>> mi accusa.
<<Pietro, sei tu che mi hai lasciata! Cosa pensi che possa cambiare? Saremo di nuovo punto e a capo>> dico.
<<perché non capisci che sono intenzionato a rimediare al mio sbaglio? Non voglio tornare con te per lasciarti! Io voglio stare con te. Ti amo e ho intenzione di rimanerci>> sbotta.
<<come posso fidarmi ancora? Dopo tu->> comincio a dire ma lui mi interrompe bruscamente.
<<non dire più niente, buonanotte>> torna dentro lasciandomi sola.

PIETRO:

La mattina dopo mi sveglio e mi soffermo su Gaia che dorme tranquilla nel letto del fratello. È così bella dio mio! Mi taglierei la testa se servisse per farla tornare con me.
La mia attenzione viene poi catturata da Andrea che esce dal bagno e mi fa segno di uscire sul balcone. Prendo le mie sigarette ed esco fuori.
<<sono stato così stupido! Come cazzo ho fatto a non collegare tutto? I vostri cambi di atteggiamento reciproco, tu che eri diventato più affettuoso nei suoi confronti e poi all'improvviso non vi siete parlati più. I vostri occhi ogni volta che vi guardate, le notti in cui tu sparivi e casualmente ti ritrovavi nel suo corridoio... Quella canzone di cui solo tu conosci il testo, il modo in cui vi ho trovati l'altra sera e poi ieri quando la guardavi come se fosse l'unica al mondo>> fa una pausa.
<<la ragazza di cui sei innamorato è mia sorella! Tutto combacia... I tre mesi, lei che si mette con un altro... Come cazzo ho fatto a non accorgermene?>> chiede più a se stesso che a me.
<<credevo di essere paranoico e ne ho parlato anche con gli altri e tutti mi hanno detto che era impossibile, tutti tranne Duccio che mi ha risposto in modo vago, perché lui sapeva. Lui sapeva e non mi ha detto niente>> fa un tiro dalla sua sigaretta.
<<sono stato a scervellarmi per quasi tutta la notte e alla fine i pezzi sono tornati al loro posto quando ho sentito la vostra conversazione questa mattina>> sbotta.
<<posso spiegarti>> dico.
<<no, non mi devi spiegare un cazzo! Che razza di amico sei? Come hai potuto farmi una cosa del genere?>> chiude la porta del balcone per non svegliare Gaia con le sue urla.
<<com'è successo?>> chiede.
<<io... Non lo so, ti mentirei dicendo che la cosa è recente, ma credo di provare qualcosa per lei da quando ha fatto amici... Poi quando si è lasciata è scattata una scintilla tra di noi>> spiego.
<<tu davvero non sai quanto ho desiderato non provare niente per lei perché sapevo che non potevo toccarla, ma i sentimenti sono stati più forti di me e mi sono innamorato>> continuo.
Andrea serra la mascella, se non lo conoscessi bene direi che sta pensando ai mille modi per pestarmi a sangue.
<<l'ho lasciata perché non sopportavo di tenertelo nascosto e, cosa più importante, non volevo rovinare la nostra amicizia>> affermo.
<<proprio da te non mi sarei mai aspettato una cosa del genere>> ribatte.
<<lo so, scusami tanto>> lo prego.
<<con le tue scuse mi ci pulisco il culo>> sbotta.
Butta via la sigaretta e si affretta ad entrare.
<<io la amo sul serio e anche se non fossi ricambiato continuerei a farlo>> ammetto.
Mi guarda storto ed entra nella stanza lasciandomi solo sul balcone.

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