𝚄𝚗'𝚊𝚞𝚝𝚎𝚗𝚝𝚒𝚌𝚊 𝚎 𝚒𝚗𝚌𝚊𝚗𝚝𝚎𝚟𝚘𝚕𝚎 𝚘𝚙𝚎𝚛𝚊 𝚍'𝚊𝚛𝚝𝚎.
ᴇᴅɢᴀʀ
3 maggio 2013
Isola di Cillian,
Oceano Pacifico, giurisdizione USA
Ore: 11:06«Sei sicuro?» Mio padre sospirò pesantemente prima di farmi quella domanda.
Appena arrivato sull'isola quel mattino, mi aveva chiamato da subito nel suo studio.
La mia decisione di portare Irina e nostro figlio a casa, a Las Vegas, non sembrava andare a genio ne a lui ne a mia madre.
Era evidente che entrambi si erano affezionati troppo a lei ed entrambi l'avrebbero tenuta lì per ancora tanti anni se avessi permesso loro di farlo. Se da una parte il loro rapporto mi faceva piacere dall'altra non gradivo la sfiducia che mostravano nei miei confronti.
«La città è sicura. Non c'è più nulla da temere.» lo rassicurai.
«Che mi dici di Joseph? Non hai speso una parola su di lui da quando è scappato.» mi fece notare. «È ancora una minaccia per Irina e suo fratello.»
Mi alzai in piedi e andai davanti alla finestra.
Lo zio di Irina era stato l'ultimo dei miei pensieri malgrado avessi ancora l'irrefrenabile voglia di condannarlo a una morte lenta, di lasciarlo in pasto al bastardo che non aspettava altro. «L'hai appena detto tu stesso, padre.» risposi assorto. «È scappato. Ha preso i suoi soldi e si è dato alla fuga. Quando gli arriveranno le voci che Irina è ancora viva, sarò pronto ad accoglierlo nella mia città.»
Sarò pronto ad accogliere le sue preghiere di essere ammazzato.
«Ad accoglierlo?» chiese sconvolta mia madre seduta sui divani dello studio.
«Se gli do la caccia non uscirà mai allo scoperto. Deve credere che ci siamo dimenticati di lui, solo allora abbasserà la guardia e, al primo errore, io sarò pronto a catturarlo.» le spiegai.
«E i federali?» insistette mio padre. «Sei stato troppo esposto in questi ultimi mesi. Anche se hai pulito la città come pensi di liberarti delle talpe che ti metteranno continuamente alle calcagna per seguire gli affari di famiglia?»
«I tempi sono cambiati.» mormorai e abbassai gli occhi sulla fede che mi aveva regalato Irina. Ne avevo abbastanza di colmare la mia mancanza di lei con oggetti e ricordi. Volevo viverla in carne ed ossa. Volevo portare la mia famiglia al completo sotto un unico tetto. La distanza non era più necessaria. «È stato più facile di quanto tu possa pensare levare di mezzo quella gente. La sindrome dell'eroe viene sempre a meno quando c'è di mezzo una cospicua somma di denaro e tanto per cui vivere. E poi ho dato una nuova vita al mio vecchio libro paga. Ho trasferito tutti i stock di titoli delle società sussidiarie in altre parti del mondo.» Mi voltai per incontrare di nuovo lo sguardo di mio padre. «Tutto quello che avevano su di me ora è irrilevante e non abbastanza per rischiare di mettersi contro la serpe.» aggiunsi con un sorriso infame.
Mia madre si mise in piedi e andò accanto a mio padre, rimasto seduto dietro la sua scrivania. Gli si appoggiò sulla spalla e mi osservarono entrambi ancora poco convinti. «Spero davvero che tu stia facendo la cosa giusta, figlio mio.» disse piano lei.
Lasciai lo studio e mi incamminai verso la stanza di Irina.
Entrai in completo silenzio, facendomi avvolgere dalla luce disseminata debolmente tra le quattro mura. Le persiane erano chiuse e l'albore giallastro entrava soltanto attraverso le fessure depositandosi a strisce sul letto e sul corpo di Irina. Lei dormiva, stesa su un fianco con i lunghi capelli sparsi sul cuscino dietro le spalle. Indossava un abito leggero, turchese con un motivo a fiori. Una spallina le era caduta e, non appena feci il giro del letto, notai come un seno per poco usciva dalla scollatura. La gonna si era sollevata a scoprire le sue gambe fin quasi a metà coscia. Il grembo si era ormai ritirato del tutto e più i segni della gravidanza abbandonavano il suo corpo più sentivo che qualcosa mi sarebbe per sempre mancato. Il fascino collaterale di ciò che ha dovuto patire per darmi un figlio, mi aveva fatto capire di amarla ancora di più, di venerare quelle forme che le avevano permesso di continuare la stirpe dei Dutton.

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Devotion 3 // Omertà E Onore //
ChickLitTerzo e ultimo libro della serie Devotion «ɴᴏɴ È Qᴜᴇꜱᴛᴏ ᴄɪÒ ᴄʜᴇ ᴛɪ ʜᴀɴɴᴏ ɪɴꜱᴇɢɴᴀᴛᴏ. ᴅᴇᴠɪ ᴘᴀᴛɪʀᴇ ɪʟ ᴅᴏʟᴏʀᴇ ɪɴ ꜱɪʟᴇɴᴢɪᴏ.» 🔞TW