angela's pov
"posso parlarti angela?"
guardo sarah, mandando con gli occhi un chiaro segno di aiuto.
chiudo la porta della sala relax e guardo in direazione di rudy, abbandonandomi alla mia sorte.
me lo sento, questo incontro non andrà bene.
arriviamo nella sua aula e mi saluta cordialmente, poi però, il suo sguardo cambia.
diventa serissimo, non credo di averlo mai visto in questo modo, quasi mi spaventa.
"jolie"
accenno un sorriso.
"rudy?"
lui non replica il mio sorriso, cosa che di solito succede.
"sarò chiaro con te"
ecco, sta arrivando.
"quando ti ho scelto ho visto in te un grandissimo potenziale e puntata per puntata mi hai dimostrato che avevo ragione su di te"
i primi mesi sono stati bellissimi, mi sentivo anche io forte per una volta, poi pina piano tutto è andato svanendo.
"verso dicembre vedevo che ti stavi un pochino, come dire, ripodando sugli allori.
così ti ho mandato in sfida e anche lì, non mi hai deluso.
pensavo però che tornati dalle feste di natale mi avresti dato solo il meglio ma invece non ho visto nulla di tutto questo"
mentre lo dice riesco a percepire una piccola crepa crearsi nel mio cuore.
"devo essere onesto con te angela, perché so che tu apprezzi l'onestà.
mi stai deludendo"
crack.
il mio cuore si è appena spezzato in due, lo giuro, sento uno strano bruciore proprio in quella zona.
sapevo che questo stava arrivando, so che lo stavo deludendo, ma sentirglielo dire di fronte a me è tutta un'altra cosa.
"volevo farti questo discorso uno di questi giorni, ma questo evento mi ha dato la conferma che dovevamo assolutamente parlare"
mi guarda negli occhi ma io distolgo lo sguardo svariate volte, più che altro per evitare di piangere.
"non mi piace mai quanto i miei alunni decidono di fidanzarsi, credo che in generale questa scuola non sia il posto adatto per queste cose"
dice rudy, io inizio a guardarlo, stranita.
dove vuole arrivare?
"ma io credo che nel tuo caso dovresti preoccuparti.
a mio parere lei ti distrae troppo"
okay ora vuole farmi incazzare o cosa?
"non pensi ad altro, nelle puntate sei distratta e credo che con i suoi problemi da ragazzina tu le stia a presso costantemente"
apro la bocca, scioccata.
esattamente chi crede di essere per dire questo?
una cosa è parlare male di me, dirmi che sono una delusione.
ma non deve permettersi di parlare di sarah, non in questo modo.
"che sia chiaro, non ce l'ho con lei.
solo la vostra situazione... che diciamolo, non è neanche del tutto appropriata"
faccio di no con la testa, le lacrime minacciano di uscire.
"che intende?"
chiedo, sperando di aver capito male.
"lo sai lil, è una fortuna che avete deciso di tenere privata la situazione"
la rabbia che si sta creando in me sta diventando insopportabile.
la frustrazuone, la delusione, tutto.
"la relazione"
lo correggo, non riesce neanche a chiamarla col suo vero nome.
capisco che non riuscirò a trattenere il pianto a lunto, così mi alzo.
"mi scusi"
apro la porta ed esco, per poi quasi sbattere la porta.corro verso la sala relax.
apro la porta e per fortuna sarah non c'è.
mi piego sulle ginocchia e inizio a piangere.
non posso credere di essere in questa situazione di merda.
il mio prof non crede in me, mi disprezza per la mia sessualità e inoltre definisce l'unica mia felicità una "distrazione".
i singhiozzi diventano pesanti, credo di star avendo un attacco di panico.
respiro a fatica.
cerco di alzarmi e vado verso i divanetti.
mi siedo e porto una mano al cuore.
cerco di far ristabilire il mio respiro ma non è per niente facile.
purtroppo durante gli attacchi di panico, i pensieri negativi prendono il sopravvento.
pensieri intrusivi, che in una situazione di normalità non avrei neanche pensato.
inizio cosi, inevitabilmente, a ripensare alle parole di rudy.
e se in qualche modo avesse ragione?
effettivamente diverse volte negli ultimi mesi sono stata molto in pensiero per sarah.
a volte perche ero preoccupata per lei, altre per litigi vari.
forse un pochino mi distrae.
ricordo che mi ero promessa di non pensare a lei e di concentrarmi solo sulla musica.
proprio i primi giorni in casetta.
ma è stato decisamente impossibile.
mi chiedo però se sia stata la scelta giusta.
non vorrei mai chiudere con sarah, ma se rudy mi chiedesse di rinunciare a lei per la mia musica, lo farei?
mi alzo per cercare un fazzoletto.
non lo trovo, così mi asciugo le lacrime con una manica della felpa.
poi qualcosa mi tocca la spalla.
salto dallo spavento, e mi giro per un secondo per controllare di chi fosse quella mano.
è sarah.
ora sento un nodo in gola solo al ricordo dei pensieri fatti poco fa.
perché è facile pensare a lei come una distrazione, come se la sua presenza sia una giustificazione al mio attuale fallimento.
ma poi la vedo di fronte ai miei occhi, la guardo.
quel viso gentile, quel corpo a cui non so stare lontata, e mi chiedo se forse il problema non sono semplicemente io.
se forse oltre a essere una delusione io non sia anche una grande stronza.

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kiss me forever - finché non mi rompi, finché non mi vuoi
Romanceuna storia sulla ship migliore di questa edizione, sarah x liljolie. non credo abbia bisogno di una descrizione, le conoscete fin troppo bene