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angela's pov
qualcuno bussa alla porta della camera, non rispondo.
"angela, questa essere camera mia too!"
si lamenta dustin, sbuffo.
"entra!"
il ragazzo entra con un vassoio in mano e un sorriso stampato sul viso.
lo sapevo che era una trappola.
"pranzo cucinata da me!"
ecco, questo non migliora la situazione.
appoggia il vassoio sul mio comodino e mi sfila le cuffie.
"tu avere occhi rossi! no screen for pochino"
mi rimprovera lui, rubandomi il computer.
"si tanto devo andare a lezione fra poco"
gli rispondo provando ad alzarmi, ma lui mi blocca.
"prima mangi"
capendo che non mi lascerà in pace facilmente, eseguo l'ordine.
la pasta non è neanche così tanto male, ma non ho per niente fame.
mangio a fatica.
"ora posso andare?"
annuisce ma mentre lascio la stanza vedo con la coda dell'occhio dustin prendere la sua giacca.
"da sola"
aggiungo, lui sembra pensarci su, poi fa di no con la testa.
"io avere class too"
sbuffo e continuo la mia strada.
quando entro in cucina molti mi guardano in modo ispezionatorio, ignoro tutti.
passando per il giardino prendo la prima iqos che trovo e me la metto in tasca.
sorpasso il cancelletto e poi inizio a fumare.
decido di abbassare lo sguardo su di essa giusto per insultare chiunque abbia scelto questo gusto del cazzo.
guardo i brillantini viola, cazzo.
è la iqos di sarah.
guardo dustin accanto a me
"puoi riportare questa in casetta?"
"tu non scappare?"
dopo averglielo giurato con tanto di migniolino lui entra in casetta.

rimane lì per almeno 5 minuti e io mi domando che cazzo stia facendo.
quando sbuca dal cancello, ha ancora quella maledetta iqos in mano.
"non ho trovato sarah!"
metto una mano sulla fronte, come fa a essere così stupido a volte?
spero sia un problema di barriera linguistica, o dovrò dargli un pugno.
"ti ho detto di lasciarla lì, non di restituirgliela!"
dustin non sembra convinto e io inizio a chiedermi cosa ho fatto di male oggi.
"ma lei non c'è"
mi fa notare
"okay bene, sono felice che non sia dipendente dal fumo ma ora non ci metteremo a cercare sarah!"
mi lamento e lui ride imbarazzato.
"eccomi"
sento quella voce dietro di me e per evitare di non uccidere dustin chiudo gli occhi per un secondo.
mi giro verso di lei e meccanicamente prendo la iqos dalle mani di dustin e gliela porgo.
nel gesto di acchiapparla le nostre mani si sfiorano.
il bisogno del suo tocco su di me, che ero riuscita a ignorare per una sola giornata si ripresenta più forte di prima.
lei indifferente saluta dustin ed entra in casetta.
camminiamo in silenzio, sento che fra poco esploderò.
"im sorry"
dice dustin ma io gli faccio segno di non preoccuparsi.
"è tutto okay"

arrivati in sala relax lui va a fare la sua lezione di ballo, salutandomi con un abbraccio che credo mi abbia spostato alcuni organi.
arrivo da lalla e inizio la mia lezione.
come sempre lei mi chiede come sto ma le faccio capire che non voglio parlarne.
ovviamente lei sa della mia relazione con sarah, ma non ne abbiamo mai parlato.
"ho visto che hai lavorato molto ultimamente"
mi dice invece, io annuisco.
mi viene quasi spontaneo un sorriso, almeno i miei sacrifici vengono notati da qualcuno.
perché, per esempio, gaia non ha fatto altro che denigrare il mio lavoro ieri.
"so anche che hai scritto molto, vuoi farmi leggere qualcosa?"
non sono molto convinta ma mi lascio convincere.
apro il mio zaino e tiro fuori il computer.
"dov'è il tuo quaderno?"
faccio di no con la testa.
"ho scritto qui"
lei assottiglia gli occhi, ma non dice nulla.
scelgo il testo su cui ho lavorato di più.
lei lo legge, dai movimenti degli occhi sembra quasi che lo legga più volte.
"manca qualcosa"
mi crolla il mondo addosso, di nuovo.
"cosa?"
chiedo sperando di aver sentito male.
"manca qualcosa"
ci ho messo 3 giorni non-stop per scriverlo, non può essere.
"che intendi?"
lei chiude il computer e me lo consegna.
"non fraintendermi, è bello, articolato"
bene, allora dove sta il problema?
"non ci sono emozioni"
mi inizio a mordere il labbro che ormai torturo quotidianamente.
più volte ho finito per farlo sanguinare, ma non riesco a smettere.
"si vede che non hai provato nulla"
mi rivela lei, ma sinceramente mi confonde solo di più.
"non verrebbe ascoltato?"
chiedo e lei ridacchia.
"al contrario, piacerebbe un casino.
ma ripeto, non c'è niente di tuo.
e non intendo la scrittura, intendo la tua anima cara"
continuo a far no con la testa, non è cosi, non ci credo.
"cosa posso fare?"
le chiedo come una supplica.
ho bisogno di aiuto, che qualcuno mi aiuti.
"perché non mi canti il tuo inedito attimo?"
rispondo subito di no, non quello dedicato a sarah.
"follia?"
annuisco, si può fare.
inizio a cantare mentre lei fa partire la base, canto con tutta l'aria che ho in corpo.
come se questa dovesse essere la mia migliore esibizione.
purtroppo la mia mente mi fotte.
nonostante questa canzone non parli di sarah, lei è l'unica cosa che mi viene in mente mentre canto.
presa alla sprovvista, stono, e non poco.
tossisco leggermente e mi fermo, chiedendole scusa.
"non mi interessa che tu la faccia bene tecnicamente, basta che tu ci metta tutti i tuoi sentimenti"
così ritorno a cantare

kiss me forever - finché non mi rompi, finché non mi vuoiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora