angela's pov alla fine decido di lasciarla dormire nel mio letto. senza smuoverla le sfilo la coperta da sotto. poi le poggio la testa sul mio cuscino e le rimbocco le coperte. mi abbasso per fare ciò e quando provo a rialzarmi vengo frenata. la sua mano è intorno al mio braccio. alzo lo sguardo e noto che si è svegliata. cazzo, dovevo essere più delicata. "ti ho cambiato perché i vestiti erano fradici, spero non ti dia fastidio" lei non risponde, ma ha un piccolo sorriso. mi sciolgo alla vista di esso, è troppo carina. "visto che sei sveglia forse dovresti andare ad asciugare i capelli" la avviso. "si mamma" deglutisco, questa è una battuta che faceva spesso, visto che le ricordavo sempre di coprirsi o altro, per non ammalarsi. ora, sentirla utilizzare una battuta che era solita fare quanto stavamo insieme, fa un certo effetto. "li lascerò cosi" dice poi e io alzo gli occhi al cielo. poi, di nuovo, faccio per allontanarmi, ma non me lo permette neanche sta volta. "mi avevi promessi che saresti rimasta" mi fa notare. si lo avevo detto, ma non intendevo questo... tuttavia chi sono io per resistere a quegli occhi dolci. alzo la coperta e mi infilo dentro, rimanendo comunque a una certa distanza. "grazie, so che non vorresti fare tutto questo" dice, ci scometto che si sente di nuovo in colpa. "sarah ci tengo a te, non voglio vederti soffrire" le dico portandole una ciocca di capelli dietro l'orecchio, ormai dovrebbe sapere tutto l'amore che provo per lei. annuisce e poi nasconde la faccia dietro la mia spalla. "buonanotte angela" dice in un sussurro. mi sporgo verso il comodino e spengo la luce. "notte amore" subito dopo aver detto questo mi irrigidisco. che. cazzo. ho. fatto. mi sono completamente dimenticata per un secondo che non stiamo più insieme e mi è venuto spontaneo. se potessi mi manderei a fanculo, cazzo, ora sarah si sentirà a disagio e crederà che sto facendo questo per riconquistarla. mi devo ricredere subito, perché al contrario lei si avvicina di più a me, stringendo il mio braccio. sospiro, sentendomi subito sollevata. in poco tempo mi addormento, cosa che ormai non succedeva da settimane, godendomi quel piccolo contatto fra noi due.
mi sveglio sentendo delle risatine. spalanco gli occhi, il mio cervello collega subito i pezzi. guardo di fronte a me, alzando un pochino la testa: marisol, dustin e kumo ci guardando, con sguardi compiaciuti. "vaffanculo" dico loro a bassa voce, per poi fargli il dito medio. se ne vanno subito, dicendo di volerci lasciare sole. solo ora noto la nostra posizione, non mi piace affatto. la sua testa è appoggiata sul mio petto, le sue braccia mi stringono la vita. le nostre gambe sono intrecciate. non la sento cosi vicina da troppo tempo, il calore sulle mie guancie causa del rossore che non riuscirei a nascondere neanche se volessi. per fortuna sarah sta dormendo. con molta delicatezza, non volendo fare lo sbaglio di ieri notte, riesco a scappare dalla sua presa. se si svegliasse e ci vedesse così sicuramente si pentirebbe di tutto ciò che mi ha detto ieri, come il fatto di restare con lei. mi lavo e mi metto dei vestiti per la giornata, anche se devo ammettere che faccio difficoltà a staccarmi dal mio pigiama. ha il suo odore. poi mi dirigo verso la cucina e subito vengo tempestata di domande da quei tre. gli spiego per la maggior parte solo ciò che avevo visto, ma tralascio tutti i particolari fra di noi. marisol e dustin iniziano subito a discutere, preoccupati per sarah. kumo invece mi porge una tazzina di caffè e un muffin e si siede accando a me. "allora?" mi chiede, non con malizia sta volta. "sto uscendo fuori di testa" ammetto e lui sorride. addento il muffin, cercando di nascondere le mie preoccupazioni. "non voglio illudermi" aggiungi poi, lui annuisce, consapevole del casino di situazione in cuu mi ritrovo dentro. "non voglio illuderti manco io ma" porta la sua mano vicino alle mie labbra e mi toglie delle briciole. "tu hai bisogno di lei, lei ha bisogno di te, è cosi difficile parlarne?" anniusco, rispondendo alla sua domanda. lui alza gli occhi al cielo, anche se io sono completamente seria. "non è quello di cui ha veramente bisogno, sta male e io voglio starle accanto, ma credo che provarci di nuovo le farebbe solo male" kumo non sembra chiaramente d'accordo, ma mi lascia in pace.
poco dopo, sarah entra in cucina. vederla nei miei vestiti mi scioglie, è così bella. saluta marisol con un abbraccio, troppo lungo, scommetto che si sono dette qualcosa. saluta anche dustin e kumo e poi si prepara una tazza di latte. mesi e mesi che siam qui dentro, ma la sua colazione è sempre la stessa. poi, con mio stupore, si viene a sedere accanto a me. kumo, appena lo nota, si alza e si allontana. lo guardo male ma non posso darlo a vedere troppo. "grazie, per ieri" mi dice, con quella sua solita voce di appena sveglia. "non ti preoccupare, davvero" dico regalandole un sorriso, lei replica. ci guardiamo per fin troppo tempo, sono la prima a distogliere lo sguardo. rimaniamo in silenzio ma io non mi alzo finché non lo fa lei. non so perché. "sai che se vuoi parlare di qualsiasi cosa sia successa, con me puoi farlo" metto in chiaro. relazione o no, io sarò sempre disponibile per lei a ogni esigenza. "ci farò un pensiero" dice per alleggerire la situazione. dobbiamo salutarci, ma nessuna delle due sa come. poi si avvicina e mi da un abbraccio. la stringo fra le mie braccia e per l'ennesima volta, quasi mi dimentico che non siamo più niente.
- - - - - - - - - scusate per ieri avevo sbagliato a pubblicare il capitolo🥲
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un altro tweet a cui sarah ha messo like che mi fa spezzare hahaha giuro che ora torno a cercare foto da mettere, giuro