angela's pov ci sediamo sul mio letto, visto che dustin sta ancora cazzeggiando in sala e beh, natalie non c'è più. le nostre mani rimangono intrecciate anche adesso e lei inizia a giocare con le mie dita. questo in qualche modo mi da sicurezza, mi fa capire che non vuole litigare ulteriormente. "ho fatto un errore" dico e lei alza le sopracciglia, ironicamente. alzo gli occhi al cielo. "tu dici?" chiede in tono divertito. "guarda che mi alzo e me ne vado" dico allontanandomi leggermente, lei ride e con la mano libera mi prende il colletto portandomi più vicina. "no" dice in modo goffo. "stavo dicendo" dico cercando un po' di serietà. "ho fatto una grande cazzata, sta volta non ho davvero scuse, è solo la mia testa del cazzo" sento gli occhi pizzicare e sbatto le palpebre più volte per evitare di iniziare a piangere. "sai la tua testa di cazzo è anche il motivo per cui ti ho già perdonato" dice e io alzo subito lo sguardo, confusa. "in qualche modo capisco perché lo hai fatto, cioè, hai fatto sempre una cazzata, ma so quanto hai sofferto" faccio di no con la testa e le do un piccolo schiaffo sulla guancia. "non devi sempre compatirmi sarah, quella che ha sofferto di più qua sei te, specialmente perché non hai fatto letteralmente nulla di male per meritarti ciò che ho fatto" lei si morde un labbro e mi stringe con più forza la mano. poi la lascia e mi porta le braccia al collo. "possiamo parlare mentre ti abbraccio? non ce la faccio più" arrosisco ma annuisco, stendo le gambe e in due secondi il suo corpo ora è appicicato al mio. il suo viso è sulla mia spalla e le sue braccia mi circondano la vita. "quello che voglio farti capire è che, se tu mi perdonerai, non voglio mai più mettere i tuoi sentimenti in secondo piano. so che credevo di fare qualcosa di giusto nei tuoi confronti, ma è solo perché non ho pensato prima a come ci saresti stata tu" il mio tono di voce è decisamente più basso, ma è come se in questo modo creassi una intimità che mi manca da troppo tempo. "te l'ho già detto, ti perdono" dalla sua voce capisco che è assonnata, ma io devo avere una conferma prima di lasciarla dormire. "quindi vuoi essere di nuovo la mia ragazza?" lei annuisce e mi da un bacio sulla clavicola. "facciamo finta che non ci siamo mai lasciate, non voglio cambiare data per l'anniversario" rido, riesce sempre a far passare ogni tipo di tensione. "ti amo" dice poi, e giuro, queste parole sono per il cuore come lo sono i cerotti per le ferite. "ti amo anche io, tanto tanto"
rimaniamo in questa posizione per giusto qualche minuto, prima che lei non pronunci le parole "spegni sta dannata luce". sorrido fra me e me, ma faccio come dice. poi, mi abbasso e appoggio la testa sul cuscino. le mie braccia passano attorno al suo collo e di tanto in tanto le do dei baci sulla testa. dopo dei minuti però, mi ricordo di una cosa. "sarah?" lei mugugna soltanto, ma almeno è ancora sveglia. "il bacio della buonanotte" le ricordo, non che effettivamente avessimo mai stabilito una tradizione del genere. ma una scusa devo pur trovarla per sentire di nuovo le sue labbra sulle mie. lei si alza e si stropiccia gli occhi, poi porta una mano sulla mia guancia e si abbassa su di me per far concidere le nostre labbra. io porto le mie mani sui suoi fianchi e la invito a salirmi addosso ma lei si stacca. "meglio evitare un'altra punizione" mi dice e devo ammettere è inaspettato. "tu che non accetti le mie avance e non viceversa, questa me la devo segnare" lei ridacchia per poi tornare ad abbracciarmi. "per riavere il mio corpo devi ancora farti perdonare" sbuffo sonoramente, in modo comico. "tanto non mi resisterai allungo, e troverò un modo per non farci scoprire" la avviso. "disperata la ragazza" arrossisco e decido di ignorare il commento. ci diciamo di nuovo buonanotte e finalmente ci addormentiamo.
appena mi sveglio sentire il suo corpo premere sul mio mi fa sentire bene. capisco che sarà una bella giornata, perché con lei tutto è fantastico. cerco di non svegliarla e mi alzo per andare in bagno. essendo ancora abbastanza presto decido di prepararle la colazione. dustin è già sveglio e sta scrollando instagram sul divano. appena mi vede un sorriso gli compare in viso. si alza e mi corre incontro. mi solleva la terra e inizia a dire "YOU INSIEME DI NUOVO!!"" mi stritola e lo imploro di appoggiarmi a terra. "si dustin" dico appena ho dell'aria nei polmoni. "oh im so happy devo dirlo a lucy" spalanco gli occhi, se ora va a dirlo a lucia farà un casino. "NO non ora, piuttosto vieni ad aiutarmi a preparare qualcosa per la colazione di sarah"
purtroppo abbiamo finito sia farina che le uova, quindi per sta volta niente pancake. le porto a letto la sua solita colazione con anche qualche pezzetto di cioccolato e provo a svegliarla con dei temeri baci sul naso. "mmh basta, sono sveglia" dice facendosi scappare uno sbadiglio. "e chi dice che voglio fermarmi" le sussurro, sento che inizialmente non sa come rispondere. "dai levati" dice imbarazzata. io molto divertita porto le mie labbra sulla sua guancia e lei cerca subito di virare il viso per far toccare le nostre labbra. solo in questo momento mi sposto e lei mi guarda male. "mi hai detto di fermarmi" dico alzando le mani in segno di resa. vede poi la sua colazione sul comodino e mi ringrazia timidamente. mentre fa colazione io mi siedo ai piedi del letto con le gambe incrociate, lasciando che lei racconti alcuni aneddoti che per ovvie ragioni non aveva avuto modo di raccontarmi prima.
finita la colazione si alza e va verso la sua camera, la seguo, più per noia che per altro. inizia a cercare dei vestiti nel suo armadio finché sembra ricordarsi di qualcosa. apre il cassetto del suo comodino e tira fuori l'anello. mi guarda, quasi sentendosi in colpa. se lo infila all'istante e poi si avvicina a me, portando le sue mani sulle mie guance. "scusa" dice lei ma io alzo gli occhi al cielo. "non scusarti, va benissimo così" sembra comprendere le mie parole e annuisce. mi da un leggero bacio sulle labbra per poi andare direttamente a lavarsi e cambiarsi in bagno. "che pensi di fare?" la voce di sofia dietro di me mi fa sobbalzare, oddio credevo stesse dormendo. "di che parli?" chiedo, come se la risposta non fosse ovvia. "sai che ti voglio bene, ma potrei non rispondere delle mie azioni se le fai di nuovo male" dio se è terrificante. come fa un essere così piccolo e grazioso a far così tanta paura. con un po' di coraggio mi giro verso di lei. noto, non con piacere, che lucia ci guarda tutta felice. "quello che ha detto lei" dice soltanto, diciamo che lucia è brava a fare le minaccie ma non avrebbe il coraggio di picchiarmi. beh, sofia si. "giuro che non sono intenzionata a farle mai più male, la amo troppo" sofia sembra apprezzare la mia risposta, ma sono obbligata a irrigidirmi quando delle labbra fredde si poggiano sul retro del mio collo. "che carina" mi sussurra sarah, arrosisco. "avevo dimenticato questa" dice raccogliendo una cintura dal suo mobile. che figuraccia.
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HANNO FATTO PACE FINALMENTE !!!
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