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6 marzo 2024

GAIA:

"Un mese, è passato un mese preciso da quando ho solcato il palco di Sanremo per la prima volta. Se mi avessero detto che da quel giorno la mia vita sarebbe cambiata non ci avrei mai creduto. Quella settimana mi ha fatto capire tante cose della mia vita. Ha fatto uscire delle persone che credevo importanti e ne ha fatte entrare altrettante. Un mese dopo posso finalmente dire di essere felice e soddisfatta di come sto conducendo la mia vita. Sono felice e innamorata. Cosa che non credevo fosse possibile fino ad un mese fa. Il due marzo ho anche festeggiato il mio compleanno e non ci crederai mai ma Pietro mi ha regalato un viaggio per l'America! Ovviamente non ha ancora preso i biglietti perché vuole aspettare dopo l'Eurovision. Mio fratello mi ha regalato un test di gravidanza perché secondo il suo modestissimo parere tra poco sarò costretta a farne un altro, cosa che non accadrà mai! Però il regalo più bello è stato quello di Federica che mi ha regalato un viaggio a Londra per andare a vedere i monumenti, ovvero, Magic Mike! Quando Pietro l'ha visto si è ingelosito da morire anche perché Federica ha detto che con noi sarebbe venuto suo fratello. A Pietro non va molto a genio la confidenza che abbiamo io e Antonio, e ultimamente non va neanche tanto d'accordo con Federica. Qualche giorno fa li ho sorpresi a litigare. Lei sosteneva che Pietro la stava allontanando da me, mentre lui riteneva necessario che lei si facesse un esame di coscienza e cercasse di capire il vero motivo della nostra lontananza. Federica gli ha addirittura detto che Thomas era meglio di lui e Pietro l'ha letteralmente distrutta rispondendo che era una pessima amica se riteneva che io fossi più felice di stare con un ragazzo che mi trattava come una pezza per i piedi e che non mi permetteva di fare praticamente nulla, a differenza sua che ha accettato subito di farmi andare a Londra con lei e il fratello. Federica non ha più parlato. Io poi mi sono messa in mezzo e successivamente ho parlato con tutti e due in privato. Le cose tra me e lei stanno migliorando e non pretendo che lei e il mio ragazzo debbano andare d'accordo per forza. Spero solo che possano chiarire e avere un rapporto civile per il mio bene. Nonostante queste piccolezze ho passato davvero un mese bellissimo.
Cosa poteva mai andare storto? Te lo dico io:
Mio padre, a nostra insaputa, è tornato dalla Thailandia con la nuova moglie e pensa un po'... Anche un bambino!".

Mentre scrivo sul mio diario torno con la mente a quello che è successo oggi pomeriggio:

Io e Andrea siamo tornati a casa con Pietro dopo aver pranzato a casa sua. È bellissimo stare lì con loro.
Appena entrati a casa iniziamo a sentire delle voci e capiamo subito che non sono italiani. Spaventata mi aggrappo così forte al braccio di Pietro che inizia a farsi rosso.
<<chi c'è?>> urla Andrea.
Dei passi si fanno sempre più vicini e inizio ad avere ancora più paura, so che non dovrei perché al mio fianco ho il mio fidanzato e mio fratello pronti a proteggermi, ma in queste situazioni tutto può accadere. Passa qualche secondo e l'oggetto dei passi pesanti si presenta a noi:
Papà.
<<che ci fai qui? E perché non ci hai detto che saresti tornato?>> sbotta Andrea.
Mi tranquillizzo e mollo il braccio del mio fidanzato.
<<volevo farvi una sorpresa>> risponde lui.
<<una sorpresa? Lo sai benissimo che non ti devi presentare così a casa! E se ci fosse stata Gaia da sola?>> Andrea va su tutte le furie.
<<mi dispiace, non ci ho pensato>> mio padre sembra rammaricato.
<<quando mai>> borbotta Andrea.
<<ciao tesoro>> papà si rivolge a me.
<<ciao>> rispondo con non tanto affetto.
<<quanto sei bella, ogni giorno che passa diventi sempre più identica a tua mamma>> alza la mano e mi sfiora la guancia.
<<non la nominare>> rispondo furiosa.
Papà ritira la mano come se si fosse bruciato, guarda per un attimo il pavimento e poi alza lo sguardo su Pietro.
<<ciao Pietro, non penso che tu ti ricordi chi sono. Come darti torto, ci siamo visti poche volte da quando tu e i ragazzi avete iniziato a frequentare questa casa>> sorride in modo cortese.
<<certo che mi ricordo!>> esclama il mio fidanzato abbracciandolo.
Fulmino entrambi con lo sguardo.
<<ti conviene cambiare il nome sull'invito di Gaia perché il fidanzato è Pietro non quel coglione di Giovanni>> lo informa Andrea.
<<oh... Io non sapevo che foste fidanzati>> ammette papà.
<<tu non sai mai niente>> mormoro.
Pietro mi da un leggero colpo sul braccio.
<<potresti essere più gentile>> sussurra.
<<perché dovrei? Si è comportato malissimo con noi>> bisbiglio in modo che nessuno oltre lui possa sentirmi.
Dalla cucina sentiamo una voce chiedere qualcosa a cui mio padre risponde subito e sulla soglia della porta appare una donna con un fisico da paura e la pelle olivastra che stringe la mano di bambino.
<<loro sono la mia futura moglie e mio figlio>> annuncia papà felice.

PIETRO:

<<figlio? Ma che cazzo stai dicendo?>> sbotta Gaia.
<<beh si... È nato sette anni fa>> spiega il padre.
Non avrei mai immaginato che questa bella giornata potesse finire così.
<<e ce lo dici con tutta questa calma? Hai una compagna da tanti anni, un figlio di sette anni e ce lo dici così?>> Andrea va su tutte le furie e si avvicina così violentemente al padre che mi sento obbligato a tenerlo dal braccio per evitare che faccia qualche cazzata delle sue.
<<Andrè calmati>> lo stringo più forte.
<<Pietro fatti da parte, non sono cazzi tuoi!>> mi strattona e questo gesto mi fa quasi cadere.
<<Pietro...>> Gaia si avvicina allarmata.
<<sto bene>> dico.
<<non intendeva veramente->> comincia a dire ma la interrompo.
<<no, ha ragione. Non sono cazzi miei, è la tua famiglia>> esco sul portico e lei mi raggiunge.
<<tu sei la mia famiglia... Ho bisogno di te qui>> afferma.
<<Gaia questa è la tua vera famiglia, devi stare con loro e parlare>> ribatto.
<<quella donna e quel bambino non sono la mia famiglia! Andrea è la mia famiglia, i ragazzi lo sono... Tu soprattutto, sei la persona con la quale voglio passare il resto della mia vita>> dice.
<<quindi permettiti di lasciarmi sola e io e te abbiamo chiuso, te lo assicuro>> mi minaccia.
<<che hai detto?>> chiedo.
<<ho detto che se mi lasci da sol->>
<<no, prima>> le sorrido.
<<che voglio passare il resto della vita con te?>> accenna.
<<si>> mi avvicino a lei e le metto le mani sui fianchi.
<<è la verità, ho intenzione di passare tutta la vita con te e devi aiutarmi adesso. Non posso restare da sola con quei due! Si uccideranno>> dice.
<<andiamo dentro>> le prendo la mano e torniamo in salotto dove Andrea sta discutendo con il padre.

<<adesso che intenzioni avresti? Rimarrai qui e la farai dormire nel letto dove è morta la mamma?>> sbotta lui.
<<ti crea problemi?>> chiede il padre.
Gaia si irrigidisce sentendo quello che aveva appena detto il padre.
<<la porta della camera da letto è chiusa a chiave da quando è morta. Non ci hai dormito nemmeno più tu da quella sera. Non l'abbiamo più aperta e di certo non lo faremo per farti dormire con quella lì>> dice Gaia con disprezzo.
<<abbassa la voce! Lei capisce l'italiano>> la grida il padre.
<<sti cazzi che capisce! Che andasse a farsi fottere!>> continua lei urlando più forte.
Da dove sono io riesco ad avere un ottima visuale sia del salotto che della cucina dove quella donna ha posato le sue mani sulle orecchie del bambino per non fargli sentire le urla.
Questa scena mi strazia il cuore, ma non posso fare altro che dare ragione alla mia fidanzata e al mio migliore amico.

Dopo averli ascoltati litigare per un altro po' vado in cucina a prendere un bicchiere d'acqua. Appena mi vede entrare la donna fa finta di togliere i pelucchi dalla maglietta del figlio e mi fa un sorriso imbarazzato.
<<ciao, io sono Pietro>> le allungo la mano sperando che capisca l'italiano.
<<Veena>> risponde lei.
<<io sono il fidanzato di Gaia>> spiego.
<<oh! Gaia è davvero una bella ragazza>> parla un bell'italiano però mantenendo sempre l'accento straniero.
Le sorrido e poi guardo il bambino.
<<ciao piccolo, io sono Pietro. Tu come ti chiami?>>.
<<Mattia>> risponde intimidito.
<<che bel nome! È la prima volta che vieni in Italia?>> chiedo.
<<si, papà ha detto che dovevo conoscere i miei fratelli. Ma loro mi odiano, vero?>> alza lo sguardo e mi fissa.
Mi si stringe il cuore.
<<no! Certo che non ti odiano! È solo che il tuo papà li ha fatti arrabbiare molto>> rispondo accarezzandoli una guancia.
<<loro non sono arrabbiati con voi, ce l'hanno con Stefano perché gli ha trascurati in tutti questi anni e inoltre non sapevano nemmeno della vostra esistenza>> spiego a Veena.
<<io gliel'ho detto! Ho detto che doveva venire dai figli, gli ho detto di raccontargli tutto ma lui non voleva. Credeva che i figli non fossero pronti per una cosa del genere e aveva ragione>> dice.
<<a loro non importa che lui si sposi di nuovo. A loro importava solo avere un padre che gli dimostrasse tutto il suo affetto, un padre più presente che si sarebbe presentato quando sua figlia è arrivata in finale ad Amici e quando entrambi i suoi figli hanno partecipato al festival più importante d'Italia. A loro importa che il padre sappia almeno con chi stanno i figli e che non mandi inviti a persone a caso>> sbotto.
Come può pensare che il vero problema sia il loro matrimonio? Non ci pensa che a Gaia e ad Andrea serviva semplicemente un padre più presente?

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