CAPITOLO 14

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Kagure guardò annoiato lo schermo e sbadigliò stiracchiandosi.

Doveva ammettere che, dopotutto, quel gruppo di tipe era proprio strano. E pieno di risorse.

Molto pieno di risorse, a giudicare dal fatto che erano riuscite a sopravvive re per ben quasi ventiquattro ore su quel Pianeta da folli.

A parte quella Dylan. Lei ci tirava proprio a cercare di morire.

Però ormai avevano fatto abbastanza.

Cioè, perché addirittura le scolopendre giganti e le mante aeree si segnassero di avere a che fare con loro, dovevano essere tipe veramente toste. E rumorose. Più rumorose di un terremoto. Perché quelle bestie erano abituate ai terremoti, e non si erano mai svegliate per una Robetta come quella.

Il ragazzo recuperò il suo pallone da basket dall'angolo in cui era andato a cacciarsi e, stiracchiandosi di nuovo, uscì dalla stanza.

Senza ovviamente mai smettere di palleggiare sul pavimento, cosa espressamente proibita sia da Bang che da Doctrine.

E che pensassero ai cavoli loro e a come sgozzarsi vicendevolmente, quei due. Qualche leggero palleggio non aveva mai fatto male a nessuno.

Tranne che, ovviamente, a Kagure stesso, quando qualcuno gli aveva tirato un mattone in testa, esasperato da frutto quel suo palleggiare.

-Jungkook!- chiamò a gran voce, come se non avesse già disturbato nove decimi degli abitanti del castello.

-Dica.- fece Jungkook spuntando da dietro un angolo.

Kagure lo guardò sollevando un sopracciglio.

-Che cosa ti sei fatto in faccia?- chiese.

L'altro si pulì, con il dorso della mano, un gran paio di baffetti giallini.

-Milkshake alla banana.- si limitò a rispondere.

-Allora, che cosa volevi da me?-

-Cosa?

-Ah, sì.

-Bisogna convocare il Consiglio di viaggio, sono stufo di stare a guardare quelle tipe nello schermo.

-In più adesso sono spuntati anche dei tali Sopravvissuti e non so, con il casino che stanno combinando, quanto riusciranno ancora effettivamente a sopravvive re.

-Io direi di andarli a prendere.-

Jungkook gonfiò pensieroso le guance.

-Sì, si potrebbe fare.- rifletté.

Poi si voltò all'indietro.

-Ehi, voialtri, lo so benissimo che stare lì ad origliare! Venite fuori!- ordinò.

Con aria imbronciata, un gruppo di tizi improbabili spuntò da dietro l'angolo.

-Ma tu sai sempre tutto, uffa.- sbuffò Renji.

-Telepaty.-

-Va bene, poche ciance.

-Io propongo di muoverci attraverso gli specchi.- intervenne Jace.

Il furetto, tenuto in braccio da un'Arrancar bomba sexy pettoruta boing boing, storse il naso.

-Secondo me sarebbe meglio utilizzare la Materializzazione.- commentò.

-Zitto, Malfoy. Fintantoché sei sotto forma di furetto, noi hai diritto di parola.- lo zittì Jungkook con un gesto distratto della mano.

Il furetto storse ancora di più il naso.

- E quando non sarò più un furetto?- chiese.

-Suppongo che ci saremo impegnati per trasformati in qualcosa con scarse capacità di comunicazione, tipo un uovo.-

-E poi lo mandiamo in missione su quel Pianeta popolato da Oviraptor in rivolta?- propose Isabelle.

Tutti gli altri annuirono vigorosamente e il furetto, estremamente offeso, andò ad arrampicarsi in testa al l'Arrancar bomba sexy pettoruta boing boing.

-Secondo te?- chiese Jungkook rivolgendosi a Kagure.

-Un uovo va benissimo.- rispose lui continuando a lanciare la palla in aria e a riprenderla al volo.

- Ma io parlavo di che mezzo dovremmo utilizzare per andare a recuperare quelle tali sul Pianeta XYZ!-

- Ah, quelle.

-Me ne ero quasi scordato.

-Bho. Una navicella?- propose il cestista con una scrollata noncurante delle spalle.

Jungkook ci pensò su qualche secondo e poi il suo viso si aprì in un adorabile sorriso da coniglietto, anche se di solito i coniglietti non sorridono.

-Aggiudicato.

-Rukia Kuchiki, Jace Nonhoancoracapitocometichiami, Kim Seungmin, Kagure, con me.- disse avviandosi.

-Ma perché a me mi chiama Kagure e basta? Sarà mica che la pallonata in testa che gli ho tirato l'altro giorno gli ha fatto dimenticare come mi chiamo?- borbottò Kagure seguendolo sempre senza far sfere ferma la palla.

-Ma perché comandi sempre te, che si il maknae?- chiese imbronciato Seungmin.

-Ma scusa, quanti anni hai? - gli chiese confuso Jungkook.

-Diciannove.-

-Allora vedi che sei più piccolo te! Io ne ho venti.-

-Ah, giusto che noi non siamo i BTS.-

Poi Jungkook si fermò all' improvviso e tutti gli altri gli andarono a sbattere contro.

-E anche tu, Nel. Senza quel furetto, però.-

Lady Neliel consegnò Malfoy nelle mani di Reclitch e si accodò agli altri.



Ditemi che sapete chi è Reclitch.

LOST IN THE SPACEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora