9. Messaggio in bottiglia

4.4K 341 1.1K
                                    








«Ma, in fondo, il mare è soltanto un nemico che gli uomini si sforzano di amare...»

━━━━━━ 💙━━━━━━

Prima di iniziare a leggere il capitolo vi chiedo di lasciarmi una stellina ⭐️
E se vi va di commentare ✨🐚



«But now
You're so far away and I'm down
Feelin' like a face in the crowd
I'm reachin' for you, terrified'Cause you could be the one that I love
I could be the one that you dream of
Message in a bottle is all I can do
Standin' here, hopin' it gets to you...»


















E M M A

L'avevo baciato...

Poi quando mi resi  conto di quello che avevo fatto, mi ritrassi all'istante ....

Mio Dio, baciare mio fratello adottivo!

Ma cosa avevo nella testa, cosa mi era preso?

Perché covavo quelle fantasie malate su di lui?

Non andava bene... per niente bene, davvero.

Noah era incredulo, confuso, sotto shock...

«Perché l'hai fatto?» Mi chiese solamente, pacato.

Era calmo sì... Ma in lui, specie dietro i suoi occhi, notavo ugualmente una sofferenza sopita, come se l'avessi appena pugnalato al cuore, anziché baciato dolcemente.

Quel bacio ha suggellato l'inizio di qualcosa dentro di me... qualcosa di malsano

Era stata una cosa fuggevole, impercettibile.

Eppure, le mie labbra erano andate a fuoco

Quel contatto quasi inesistente e della durata di un secondo, mi diede una delle più potenti scosse emotive mai provate in vita mia.

Non avevo mai dato un bacio prima di quell'istante, le mie labbra non avevano mai sfiorato altre labbra, e non avevo mai provato l'inverosimile soddisfazione del contatto con una pelle nuova, diversa, sconosciuta...

Non avevo mai sperimentato il sottile piacere di una bocca dolente d'amore...

Noah mi ha osservata per istanti interi, mentre io non ero capace di sostenere il suo sguardo, sprofondando nella vergogna.

Io mi sentivo il viso in fiamme, il cuore che mi stava scoppiando nel petto e avevo solo voglia di sparire nelle viscere della terra.

E poi Noah sciolse il nostro abbraccio, allontanandomi dal suo corpo.

Afferrò il giubbotto da terra, se lo mise e uscì nella pioggia, senza dire una parola, e io mi sentii a poco a poco morire, come se dentro di me mi stessero togliendo tutto.

Sentii il sangue nelle orecchie pompare più velocemente del solito, mentre lui usciva nel temporale e io rimanevo ferma immobile, dov'ero, con la consapevolezza di aver appena rovinato tutto.

«Perché l'hai fatto?» La sua voce sembrava un'eco lontana che ora mi spezzava le costole...

Non riuscivo a smettere di tremare... poteva trattarsi solo del freddo, oppure di un attacco di panico imminente...

Il tempo non contava più: le ore sembravano passare come secondi.

Mi sdraiai sul fianco, per respirare meglio.

Remember Me Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora