127

781 38 28
                                    

angela's pov
mentre frugo nel mio armadio, sento il peso dello sguardo di sarah su di me.
mi volto e la trovo lì, ferma sulla soglia della stanza, con quell'espressione impassibile che mi fa impazzire.
non posso fare a meno di notare il modo in cui mi guarda, come se stesse studiando cosa fare.
"ti piace lo spettacolo?"
le chiedo, con un tono carico di sarcasmo. so che è una provocazione, ma non riesco a trattenermi.
"però sembra che ti tieni un po' a distanza, hai paura?"
aggiungo, aumentando la freddezza nella mia voce.
lei inclina leggermente la testa, un sorrisetto cinico che le si forma agli angoli delle labbra.
"per te dovrebbe essere perfetto, è più facile giudicare da lontano, no?"
ribatte, con un tono che lascia trasparire una sottile ironia.
la sua voce è calma, ma questa risposta è chiaramente carica di risentimento.
"giudicare?"
ripeto, con un sorriso amaro.
"forse dovresti guardarti allo specchio prima di dire una cosa del genere"
sarah solleva un sopracciglio, il suo sguardo si fa più freddo.
"ah, certo, perché tu sei l'unica che può fare la parte della vittima qui, vero? come se tutto il mondo fosse contro di te."

le sue parole mi colpiscono come una frustata.
"vittima?"
sbotto.
"non sto facendo la vittima, sto solo cercando di gestire questa situazione assurda in cui ci hai cacciate. e se qualcuno qui ha tradito la fiducia, quella sei tu."
vedo sarah sbiancare per un attimo, ma si riprende rapidamente, fissandomi con una sorta di rabbia.
"tradito la fiducia? davvero, angela? perché non diciamo le cose come stanno? è iniziato tutto da te"
sento il battito accellerare, so che ha ragione, ma a questo punto non è minimamente comparabile
"certo, ma forse non sarebbe successo se tu non mi avessi messo così tanta pressione per quel guanto del cazzo"
sarah abbassa lo sguardo per un istante, sta per piangere, lo so.
sa di essere nel torto, lo vedo chiaramente.
eppure, non vuole cedere.
"non è così semplice, sai quanto sono andata in panico. mi dispiace averti condizionato così tanto"
mormora, ma la sua voce manca di quella sicurezza che aveva all'inizio.
certo, non posso dire che per lei sia stata una passeggiata, ma a poco tempo dell'assegnazione lei aveva un testo, mentre io no.
"non volevo farti sentire così, ma tu non hai mai fatto nulla per capire i miei problemi"

La sua difensiva mi irrita ancora di più, so di averla allontana in situazioni in cui aveva bisogno di me, ma ritirare in mezzo questo dopo che ho cercato di migliorarmi è semplicemente vile.
"i tuoi problemi?"
dico, incredula.
"sai cosa? tutti hanno problemi, sarah.
ma usare quelli come scusa per trattare male le persone che ti vogliono bene è un'altra cosa"
le sue labbra si serrano in una linea sottile, mentre le lacrime la tradiscono.
"e tu? non sei immacolata, angela.
sei così pronta a puntare il dito, a trovare colpe negli altri, ma hai mai guardato davvero i tuoi difetti?"
c'è un silenzio carico di tensione.
la sua risposta mi fa esplodere di rabbia.
"forse ho fatto degli errori"
ammetto, sentendo la mia voce tremare leggermente.
"e se ho fatto così cagare in sti mesi, forse avresti dovuto farmelo sapere prima"
le parole mi escono più amare di quanto avessi previsto, e sento un nodo formarsi in gola.
è sempre stata una mia paura quella di non riuscire a dare alla persona che amo ciò di cui ha bisogno.
ormai non cerco neanche più di nascondere le lacrime, sarebbe inutile.
vedo sarah abbassare il capo, quasi pentita di aver detto quelle cose.
"ma almeno io non mi sono nascosta dietro il silenzio, facendo finta di niente mentre tramavo di farti sentire una merda"
continuo non volendi arrendermi.

sarah fa un passo avanti, il suo viso a pochi centimetri dal mio.
la sua espressione è un misto di dolore e rabbia, e per un momento sembra sul punto di cedere.
"si, hai ragione"
sussurra, quasi impercettibilmente.
"non avrei dovuto farlo"
è sincera, ma ormai il danno è fatto.
mi poggia una mano sul viso e io glielo permetto, anche se dentro mi sento morire.
non la guardo negli occhi, ma col pugno ben serrato sbatto con forza contro il suo petto.
"sei una stronza"
dico fra le lacrime.
la sua presa sul mio volto è forte, tanto che riesce ad alzarmi il viso, facendo scontrare i nostri occhi.
poi, senza preavviso, ci avventiamo l'una sull'altra.
le nostre labbra si incontrano in un bacio appassionato, che sfocia nel feroce.
è un bacio che sa di rabbia e dolore, ma che ha anche molta voglia.
le mani di sarah si intrecciano nei miei capelli, mentre io mi aggrappo alla sua vita, tirandola verso di me.
c'è urgenza, un bisogno disperato di ferire l'altra anche se nel concreto è ben altro.
non mancano morsi, e del pizzico di sangue.
c'è la consapevolezza del rischio che stiamo correndo, del fragile equilibrio su cui stiamo camminando, ma di certo non sono intenta a fermarmi proprio ora...

senza esitazione, la spingo indietro con forza, conducendola verso il bagno.
i nostri passi sono veloci, scanditi dall'adrenalina del momento.
chiudo la porta con un colpo deciso, stringendo la chiave fra le dita e bloccandoci così dagli altri.
le mani di zarah si aggrappano alla mia schiena, tirandomi verso di lei.
le nostre mani si muovono rapidamente, esplorandoci con una frenesia mischiata a rabbia e
desiderio.
ogni tocco sembra un disperato tentativo di riavvicinamento fisico.
non soddisfatta della mia dominanza, prendendola dai fianchi la spingo non realmente con troppa delicatezza contro la porta.
in risposta sarah graffia la mia schiena nuda, causandomi molteplici brividi.
il suono dei nostri respiri affannati
riempie il bagno, e per un momento essi sembrano sovrastare la musica proveniente dall'altra stanza.
mentre la sua bocca scende sulla mia clavicola libera da qualsiasi tipo di tessuto, le mie mani stringono i suoi fianchi con una forza che la fa sussultare.
ogni tocco e ogni movimento è un'affermazione di potere.
ora, chiuse qui dentro, nulla può più fermarci.

- - - - - - -
EHHH VABBÈ EH VABBÈ, tutti sapevamo che stesse arrivando e chi sono io per deludervi.
secondo me dovreste aspettare con grande interesse il prossimo capitolo...

kiss me forever - finché non mi rompi, finché non mi vuoiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora