𝐓𝐡𝐞 𝐌𝐞𝐝𝐣𝐚𝐲𝐬 ➳ sᴀɴɢᴜᴇ ᴄᴀʟᴅᴏ [Secondo Volume]

Capitolo 41

Ｒｏｇｅｒ

Sicilia ➳ Catania.
Zona Nord.

Quando ho denunciato Fiamma per ciò che aveva fatto alla mia auto, mi ero praticamente dedicato allo studio, concentrandomi di più sulla medicina per diventare un medico come mio padre.

In molti non seguirebbero mai le orme del padre, io invece volevo essere esattamente come lui, non di carattere perché in quello siamo ben diversi. O almeno credo. Dopo la morte di mamma, non si è più impegnato. Non l'ho mai visto con una donna e io non gli ho mai chiesto di trovarsene una.

Non ne ho mai avuto la necessità. Sto bene così. Nessuno può prendere il posto di Gloria Smith, e credo che anche mio padre la pensi così.

Mi fermo dinanzi al ristorante dove Fiammetta ha l'appuntamento con quel presunto uomo che Ibrahim voleva farle conoscere. Starà aspettando da ore perché non lo incontrerà mai.

Spengo il motore e rimuovendo la chiave, esco dalla macchina. La metto in tasca e aggiro il veicolo, dirigendomi verso l'ingresso.

Il ragazzo avrà un bel da fare stasera. Ho convinto Nicodemo a capire con chi doveva incontrarsi, quindi ha dovuto intrufolarsi nell'ufficio di suo nonno e spiare i vari documenti e chiamate effettuate che ha fatto in questi giorni.

Dopo che ha ottenuto nome e cognome di questo qua, Nico insieme a Sergio e tutta la sua banda di ragazzacci lo hanno fermato e portato nel club di Julide, ormai non più suo. Nicodemo ci ha affondato le radici in quel posto. È proprio come Serkan, quando vuole qualcosa la ottiene all'istante.

Spero non gli facciano troppo male su quel ring. Sono ironico, non mene frega un cazzo.

Supero la soglia e vedo Fiammetta seduta che beve vino. Indossa un vestito dorato ad una sola spallina ed ha lo spacco laterale. I capelli sono leggermente ondulati stavolta.

È sempre bellissima. Anche se ho fatto lo stronzo in passato non ho mai smesso di amarla. Sono rimasto per lei, per rivederla e alla festa di fidanzamento di Killian non pensavo si presentasse con Serkan.

Lo so che non avrei dovuto intromettermi, ma voi che cosa avreste fatto al mio posto? Quando si ama una persona si fa di tutto per riprenderla.

La raggiungo e appena si accorge di me smette di respirare. Mi accomodo e le nostre iridi si incontrano. Fiamma lascia il bicchiere e deglutisce.

«Che ci fai qui?»

«Non è evidente? Mi riprendo ciò che è mio.»

«Io non sono più tua.»

«Lo vedremo.»

«La tua sicurezza mi irrita, Roger.»

«È con questa che vado avanti. Bisogna sempre essere sicuri di se stessi e in ciò che si fa.» ammetto e raccolgo la bottiglia di vino. Mi riempio il bicchiere e suppongo che Ibrahim abbia anche ordinato la cena.