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So collect your scars and wear them well

(Colleziona le tue cicatrici e indossale bene)Storia Originale: tinyinkstainedbird
http://archiveofourown.org/works/1599668 Questa è una delle mie fanfiction preferite, spero di averle reso la giustizia che merita.

Summary: Ian e Mickey si trascinano verso casa dopo la rissa all'Alibi e fanno i conti con le conseguenze della guerra che hanno appena vinto.

Ambientata subito dopo il 4x11.

È mezzanotte passata quando i due si trascinano oltre la porta come due soldati feriti che tornano a casa da una guerra vinta a malapena.Mickey lascia una scia di sangue sulla ringhiera mentre avanza a fatica su per le scale.Ian lo guarda e sussurra: "Reggiti a me" nonostante anche lui sia distrutto.Ma Mickey gli passa un braccio attorno alla vita e Ian pensa che forse i giorni di lotta siano veramente finiti.Ian non riesce nemmeno ad immaginare come andranno le cose senza la loro guerra, ma decide che arrivare in cima alle scale è già abbastanza, per ora."Che diavolo vi è successo?"Ian alza lo sguardo per vedere Carl in piedi sulla soglia della camera di Fiona, mentre li osserva con le labbra appena incurvate."Ne parliamo domattina." sussurra Ian a fatica "Ti manca Fiona?""Huh?""Stai dormendo nella sua stanza.""Oh" Carl sfoggia un sorriso a 32 denti "La mia ragazza dorme da noi."Mickey alza le sopracciglia e lancia ad Ian uno sguardo di traverso.Ian punta un dito contro suo fratello: "Domattina parleremo anche di questo"Carl ride prima di rientrare nella camera di Fiona, lasciando Ian e Mickey di nuovo soli in corridoio."Letto o doccia?" chiede Ian.La reazione istintiva di Mickey è di mandarlo a fanculo, perché può prendersi cura di se stesso, ma si rende conto di non essere più obbligato a rispondere così.Quello che vuole è una cazzo di doccia, così grugnisce la sua risposta e lascia che Ian lo guidi verso il bagno e che chiuda la porta dietro di loro."Posso farlo da solo, non sono ritardato." risponde bruscamente Mickey, non appena Ian cerca di aiutarlo col suo giubbotto.Le vecchie abitudini sono dure a morire...Si ferma, fa un respiro profondo e cerca di ricordarsi chi è, chi è Ian, dove sono e come hanno fatto per arrivarci."Vieni qui, prima che ti rompa un'altra dannata costola." bisbiglia e aiuta Ian a sfilarsi il cappotto senza dover alzare troppo le braccia.Mani sulle braccia di Ian, Mickey fa un altro respiro profondo e Ian fa un passo avanti unendo le loro fronti insieme "Vogliamo parlarne?""Nope.""Sei stato fantastico.""Che cazzo ho appena detto?"Ian preme un bacio tra i suoi capelli bagnati di sangue: "Sei così fottutamente coraggioso."Mickey chiude gli occhi, perché sono passate solo un paio d'ore da quando Ian l'ha chiamato codardo.Crede a qualsiasi parola esca dalla bocca di questo ragazzo, lo ama così tanto e sta iniziando a credere anche alle belle cose che escono dalla sua bocca, ma delle cose buone non sa che cazzo farsene, così scatta: "Sta' zitto e toglimi questi vestiti di dosso."Ian sorride; Mickey ha i suoi modi per dire grazie; ti amo, mi fido di te; e Ian è l'unico che si sia mai fermato ad ascoltarlo.Non dice nulla per rispondere al modo in cui Mickey trema mentre Ian gli sbottona la camicia e gli toglie la cintura, ma se rispondesse, direbbe semplicemente ti amo anch'io.Quando finalmente i vestiti insanguinati di Mickey sono sul pavimento, Ian apre l'acqua e infila la mano sotto il getto, in attesa che si dia una mossa a scaldarsi.Mentre aspetta si sbottona la camicia, trasalendo per il dolore alle costole, ma non curandosene, perché questo è dolore che non fa male. Ian è seduto sull'orlo della vasca, Mickey se ne sta in piedi davanti allo specchio e continua a sputare nel lavandino---sta migliorando, più saliva e meno sangue.Alza lo sguardo per esaminare il danno fatto dalle nocche di suo padre, ma si ferma davanti al suo riflesso.Questa è la prima volta che vede se stesso dopo aver annunciato al mondo chi cazzo è in realtà.Gli brillano gli occhi, cazzo!I denti sono rosa a causa di tutto quel sangue e il suo viso è stato massacrato, ma per la prima volta in vita sua Mickey non odia ciò che vede davanti a sè.In piedi, nudo davanti al suo stesso riflesso, Mickey non si sente disgustato; non ha paura, è Mickey Milkovich, cazzo, e li con lui c'è un ragazzo che lo ama, che sta facendo scorrere acqua calda per togliere sangue e sporco dal suo viso.Un ragazzo per cui sarebbe disposto a uccidere.Un ragazzo per cui sarebbe disposto a morire.Un ragazzo disposto a sua volta a uccidere e morire per lui."Pronto?" chiede Ian con voce gentile, come se avesse paura di interrompere.Mickey si volta verso di lui.Sicuramente non è la prima volta che si vedono nudi, ma è diversa in molti modi.Ha sempre significato qualcosa, fanculo a tutto ciò che Mickey ha sempre negato, ma questa volta è diverso perché sono entrambi liberi.Sono liberi di vivere essendo esattamente se stessi.Mickey non è fottutamente pronto per tutto quello che sta succedendo dentro la sua testa, così interrompe il contatto visivo e entra nella doccia.Ian non ha più bisogno del permesso per seguirlo, ma Mickey si irrigidisce comunque.Non ha mai fatto una doccia con qualcun altro, uomo o donna, ma non ha nemmeno mai capito dove stesse il gusto nel farlo.Te ne stai lì in piedi a congelarti il culo, mentre l'altra persona si gode tutta l'acqua, il cazzo abbandonato tra le gambe finché aspetti il tuo fottutissimo turno.Per rendere la cosa anche meno sexy, sulla mensola della doccia dei Gallagher c'è una fila di shampoo Johnson&Johnson e di rasoi rosa, giusto per ricordar loro che ci sono milioni di bambini che gironzolano in questa casa.Senza contare tutto il sangue che scivola giù nella doccia.Ma poi Ian lo prende dolcemente per la vita , spingendolo sotto il getto d'acqua calda.Le sue mani si mettono al lavoro, lavandogli il sangue via dal viso, fermandosi di tanto in tanto per baciare i tagli e i lividi che vi trova sotto.D'un tratto, Mickey non vorrebbe essere in nessun altro posto al mondo.Ian non dice una parola mentre lava i capelli di Mickey, anche se si fermano e sorridono quando Ian vi trova un vetro ancora intatto.Non ha bisogno dell'aiuto di Mickey per lavare il suo corpo malmenato, perché Ian ha il suo modo per dire grazie, ti amo, hai già fatto abbastanza.Mickey lo guarda estasiato, mentre Ian si sciacqua lo shampoo dai capelli rossi.Senza pensarci due volte Mickey traccia delicatamente il profilo dei lividi violacei che coprono le costole di Ian.Non ha ancora imparato a dare baci silenziosi, baci rassicuranti, baci che si danno con calma e che non danno la sensazione che il mondo stia per finire, ma è solo questione di tempo perché, se le sue mani possono imparare ad essere gentili, allora Ian può insegnargli qualsiasi cosa.E all'improvviso è Ian che lo sta baciando, i loro corpi nudi e labbra spezzate premute insieme, la pelle bagnata e scivolosa.Le loro teste, le loro bocche, pugni e ossa gemono di dolore e entrambi dovrebbero essere all'Ospedale, invece sono qui, a baciarsi nella doccia, dolcemente e con calma, finché l'acqua non diventa così fredda da lasciarli tremanti e senza fiato.Ne hanno passate tante stasera, ma sta scivolando via tutto.È Ian a spezzare il loro bacio per spegnere l'acqua; a staccarsi dal loro intreccio, nonostante Mickey continui a stringerlo incurante dei brividi che gli scuotono tutto il corpo.Mickey è così dolce...e distrutto stasera, che non impedisce nemmeno ad Ian di aiutarlo ad asciugarsi.Si rinfilano i boxers e Ian lo guida lungo il corridoio tenendolo per mano.È silenzioso e vigile, e tutto suo, e Ian si chiede se sarà sempre così d'ora in avanti o se è solo per stasera."Dobbiamo comprare un nuovo cazzo di shampoo." borbotta Mickey "Solo perché ho fatto coming out non significa che voglio andare in giro puzzando di questi maledettissimi fiori di ciliegio.""Sono fiori di loto." risponde Ian sorridendo."Beh, sono fottutamente gay."Ian ride entrando nella sua stanza, ma si ferma di colpo alla vista di Lip che si tira su i jeans in tutta calma, mentre una ragazza, nuda, si pulisce gli angoli della bocca davanti a lui."Porca puttana!" esclama Lip alzandosi dal letto, una sigaretta ancora spenta che gli dondola dalle labbra "Che cazzo è successo?""Cristo, cos'è? Un'orgia?" La ragazza si infila in fretta la prima maglietta che trova "Potete smettere di far conversazione mentre sono mezza nuda?""Credimi" sbotta Lip spazientito "Non gliene potrebbe fregare di meno."È vero; a loro non interessa. Si siedono entrambi sul letto, Mickey si accende una sigaretta, tira a Lip l'accendino.Ian nasconde la testa tra le mani, i gomiti sulle ginocchia, esausto."Senti, devo soltanto portare Amanda a casa" dice Lip a suo fratello, occhi vigili e preoccupati "Poi tornerò subito qui, okay?"

So collect your scars and wear them well| ShamelessUSWhere stories live. Discover now