Capitolo 3.

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Le regole dell'accademia erano piuttosto flessibili e una di esse consisteva nell'avere libera uscita durante i weekend.
Quel venerdì sera Zayn aveva colto l'occasione per invitarmi al cinema, dato che la mia compagna di stanza aveva altri programmi e avrei passato la serata in solitudine.

Avevo cercato di mantenere un look sobrio, non sapevo se considerarla una semplice uscita tra amici oppure un appuntamento. Maglietta bianca a maniche lunghe, giacchetto nero, jeans chiari e le mie amate vans nere ai piedi.
Ero appoggiata al muro accanto al cancello in attesa di Zayn, era stranamente in ritardo e non era da lui. Di solito era sempre puntuale.
Sentii quasi il cuore farsi più leggero quando intravidi la sua figura diventare sempre più vicina.

-Sono terribilmente in ritardo, ma eccomi qui. Spero tu possa scusarmi, ma dovevo assolutamente trovare questo- di nuovo faccia a faccia potei osservare i suoi linenamenti sotto al chiaro di luna.

-Scusato, ma temevo mi avessi dato buca- spostai una ciocca di capelli dietro l'orecchio e abbassai lo sguardo, per un momento quell'idea aveva attraversato la mia mente.

-Oh, Amethyst. Non potrei mai farlo, stavo prendendo questo piccolo regalo per te- mi porse una piccola margherita e sorrisi a quel suo dolce gesto.

Una margherita, lo stesso fiore che era stato oggetto del suo disegno e anche della nostra prima conversazione ed ero sicura che la cosa non fosse una semplice coincidenza, Zayn prestava attenzione ad ogni singolo dettaglio.

-Una margherita, mi ricorda qualcosa- sorrisi e mi alzai sulle punte dei piedi per lasciargli un piccolo bacio sulla guancia. Avevo optato per un rossetto rosso ciliegia, quella sera, non volevo lasciargli alcun segno.

-Ho regalato un fiore ad un fiore, ma tu sei più bella di una margherita. È un fiore incredibilmente semplice e bello, ma non posso paragonarti ad esso. Non esistono paragoni di confronto con te-

Sentii le sue mani appoggiarsi con indulgenza sui miei fianchi e il mio cuore sembrò voler svolazzare fuori dal petto. Zayn aveva una mente sveglia e sembrava realmente interessato a me.
Le sue labbra si posarono sulla mia fronte per qualche secondo e mi sembrò una delle migliori sensazioni al mondo.

Il programma della serata era semplice, un film al cinema e poi Zayn mi avrebbe riportato al campus dato che era lui a possedere un auto e non io. Optammo per un film a caso, niente sembrava interessarci particolarmente.

Continuavo a rigirare tra le dita la margherita che mi era stata donata e cercai di trattenere l'ennesimo sorriso, ma la cosa non passò innosservata al ragazzo seduto al mio fianco. Lo vidi sorridere osservando le mie mani, la sala del cinema si stava riempiendo lentamente anche se avevo la sensazione che ci fossimo solo noi due in quel momento.

-Ti piacciono i fiori?- Zayn attirò la mia attenzione con la sua domanda e notai il suo sguardo ancora sulle mie mani.

-Sì, molto. Sono una delle cose che più amo al mondo e di solito sono anche oggetto delle mie foto-

-Vorrei vedere alcuni dei tuoi scatti, sono sicuro che siano tutti incantevoli come te- il suo commento riuscì a farmi arrossire totalmente.

-Sei troppo gentile con me-

Scosse appena la testa con un leggero sorriso in volto e allungò la mano verso la mia. Notai qualche secondo di esitazione da parte sua e poi appoggiò la mano sulla mia per intrecciare le dita, ricambiai la stretta mentre il suo pollice iniziò ad accarezzare le mie nocche.
Prestai quasi più attenzione a quel gesto che all'intero film.

-Ti è piaciuto il film?-

Eravamo appena usciti dal cinema e le nostre mani erano ancora intrecciate, lo erano state per tutta la durata del film. Mi piaceva la stretta di Zayn, riusciva ad infondermi sicurezza.

-Sì, a te è piaciuto?- replicai pochi istanti dopo e portai lo sguardo verso le sue lunghe dita attorcigliate alle mie che, al confronto, erano piccole e tozze.

-Direi di sì, ora ti accompagno al campus?- dal suo tono di voce sembrava essere quasi dispiaciuto nel pormi tale richiesta.

-A meno che tu non voglia rapirmi, la risposta è sì- accennai ad una risposta e notai un sorriso comparire sul suo viso.

Durante il viaggio di ritorno ascoltai Zayn parlare del film e per quanto l'argomento potesse sembrare banale, a me sembró incredibilmente interessante. Amavo il suono della sua voce era come musica ed era adorabile il suo accento marcato.
Si offrì di accompagnarmi sino alla mia stanza nel campus e camminai più lentamente del solito, non mi andava di portare a termine quell'uscita.

-Domani possiamo rivederci?- il suo invito arrivò proprio nell'esatto momento in cui giungemmo di fronte alla porta della mia stanza.

-Certo, possiamo vederci quando vuoi- avevo risposto senza pensarci due volte.

-Se fosse per me non ci saluteremo mai è un piacere stare con te-

-Esagerato- mi morsi il labbro cercando di nascondere l'imbarazzo, ma niente sfuggiva alla sua attenzione.

-Non esagero per niente, stare con te è più che piacevole-

Colsi l'occasione per osservare meglio i tratti del suo viso. Le luci del campus, per ragioni di sicurezza, erano tenute accese durante tutto l'arco della notte e fui incredibilmente grata della cosa in quel momento.
Zayn era magnifico ed ero totalmente incantata da lui, era quel tipo di bellezza rara da trovare.

-Sai, stavo pensando alla tua teoria sui colori e non ho ancora capito a che colore potrei associarti- diedi, stranamente, sfogo ai miei pensieri.

-Richiede tempo, deduco- una leggera risata accompagnò la sua risposta.

-A quanto pare sì-

Sentivo il suo sguardo sulla pelle, in particolare sul mio viso. Sembrava intento a studiare ogni mio lineamento come se volesse imprimersi il tutto nella testa e quelle attenzioni mi provocavano un batticuore continuo.

-Questa sera le tue labbra hanno un colore ben identificatibile e quella tonalità ti dona molto-

Quando alzai lo sguardo lo trovai intento a fissare le mie labbra dipinte di un intenso rosso ciliegia. Amavo il rossetto di quella tonalità e mi piaceva particolarmente l'effetto che ottenava a contrasto con la mia pelle lattea.

-Grazie, mi piace il rosso ciliegia- fu l'unica risposta sensata che riuscii a formulare.

-Amethyst, devo essere sincero con te. Continuo ad immaginare quel rosso anche sulle mia labbra e sto letteralmente morendo dalla voglia di baciarti- durante il suo breve discorso non aveva distolto lo sguardo dalle mia labbra nemmeno per un breve secondo.

-Baciarmi?- quasi farfugliai, Zayn aveva il totale controllo su di me in quel momento.

Un paio di passi verso di me e ci ritrovammo faccia a faccia, era solo questione di pochi centimetri. Lo vidi annuire quasi impercettibilmente e le sue mani si appoggiarono con delicatezza sui miei fianchi. Strofinò la punta del naso sulla mia e quel semplice gesto mi sembrò il più dolce di sempre.
Le sue labbra sfiorarono le mie e quando capì che non lo avrei respinto le unì in un vero bacio che non esitai a ricambiare.

Eravamo come due pezzi di un puzzle creati per completarsi a vicenda. Non sapevo che colore fosse e non sapevo nemmeno che colore fossi, ma in quel momento, sapevo che avevamo appena dato vita ad una sfumatura tutta nostra.

-
Angolo autrice;
Ecco qua un nuovo capitolo di questa storia e ancora una volta vi chiedo di stellinare e commentare. Ci tengo molto a sapere a chi piace, quindi vi prego di commentare. Detto ciò, al prossimo capitolo!

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