CAPITOLO 37

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Non sapevo bene come avrebbe reagito mia madre appena mi avrebbe rivisto. Da una parte avevo paura ma dall'altra credo fosse la cosa migliore da fare. Forse Alex aveva ragione dovevo un attimo prendere il mio spazio e andare avanti ed era la cosa che avrei fatto almeno finchè le cose non si sarebbero calmate.

Entrai in casa e chiusi la porta facendo poco rumore. Lentamente mi voltai e iniziai ad annusare l'aria di casa: mi era mancato.
-chi è?- sentii la voce di mia madre dalla cucina. Appena mi vide sussultò toccandosi il petto. Prima che potesse dire qualcos'altro mi squadrò poi tornò a guardarmi nei occhi. -Lin..-
-mamma..ehm ciao- balbettai.
-cosa ci fai qui? Non eri da Daniel?-
-si ero da Daniel ma c'è stato un piccolo problema. Scusa se sono andata via senza dire niente..scusa davvero- dissi abbassando lo sguardo.
-ti capisco, ma alla fine la colpa è la mia-
-no tu non hai fatto niente mamma io..-
-si invece tesoro..se non avessi reagito in quel modo tu non te ne saresti mai andata. È colpa mia..spero che tu mi possa perdonare di non essere una madre perfetta. Se ti piace quel ragazzo io lo accetterò, quello che conta è che tu sia felice va bene?- annuii sorridendo.
-per questo non mi hai mai chiamato?- chiesi.
-pensavo fossi troppo in colera con me da non potermi neanche rispondere così ho riservato il telefono e non ti ho chiamato..ah e stai tranquilla..non ho denunciato la tua scomparsa- scoppiai a ridere abbracciandola.
-ti voglio bene mamma-
-io di più- rimanemmo abbracciate per dei minuti -dai andiamo a guardarci un film come i vecchi tempi- annui mentre entrammo in salotto. Accesi la tv. -allora io vado a fare i pop corn al formaggio tu intanto scegli il film- mi disse tutta sorridente.
-credo sia un ottima idea- risposi mettendomi al lavoro.

Dopo 20 minuti eravamo accomodate sul divano a guardare "la rivincita delle damigelle" mangiando pop corn a raffica. Questi erano bei tempi!
Dopo che il film finii erano già le 1. Ma a che ora era iniziato il film?
-io vado a letto- dissi alzandomi, ma mia madre era già nel mondo dei sogni. Spensi la tv e tolsi la cassetta, poi presi una coperta e la coprii fino al naso dandole un bacio sulla tempia. Wow! Mi sentivo una mamma!
Andai in camera e mi tolsi tutto infilandomi il mio pijama per poi infilarmi sotto le coperte. Presi il cellulare e notai di avere almeno 3 messaggi non letti da un numero privato.
"Ehi Piccola ma dove sei finita?" Non ci voleva Einstein per capire che era Dan.
"Ti prego scusami, perdonami te lo chiedo in ginocchio torna qui per favore..non era mia intenzione fare e dire quello che fatto e detto"
"Rispondi per favore" sospirai buttando il cellulare sul letto e mi strofinai gli occhi. Non ero mai stata così tanto in confusione da quando ero nata. -questa situazione mi sta uccidendo- dissi a bassa voce.
Avrei pensato a tutto domani mattina, ora avevo troppo sonno per pensare.

**
Il giorno seguente mi alzai sentendo il mio cellulare emettere il suono della marimba e mi sembrava strano dato che non avevo mai messo la sveglia in quel cellulare da quando ce l'avevo.
Ancora coi occhi chiusi lo presi e guardai il display notando che non era la sveglia ma bensì un messaggio sempre da un numero privato, cioè quello di Dan. Chissà perchè usava il numero privato.
"Fai pure con comodo a rispondere eh" Un Daniel arrabbiato. Nah non mi piaceva, doveva calmarsi se voleva che gli rispondessi. Ignorando il messaggio mi alzai dal letto e mi andai a preparare per la scuola infilando le prime cose a caso.
Poi scesi di sotto, salutai mia madre e uscii per andare a scuola promettendomi di prendere un caffè al bar.
Infatti era quella che feci e rimasi lì per ben 20 minuti dato che era ancora presto.

Come sempre le lezioni furono a dir poco noiose e alla terza ora fecimo il compito di economia e..potevo dire di aver fatto schifo. Se avessi avuto Cinzia al mio fianco mi avrebbe suggerito tutto ma invece ora non mi guardava neanche, mi ignorava tutto il tempo parlando e ridendo con Jess e Ellie. Era una cosa..da menefreghisti ignorare la tua ex migliore amica dopo che essa il giorno prima ti aveva chiesto scusa. Questo non glielo avrei perdonato molto facilmente.
Il suono della campanella mi fece risvegliare dal mio trans e così mi alzai e andai ad imbattermi contro la mia professoressa di Economia.
-oh scusi Prof..non l'ho vista- dissi arrossendo.
-mmh ho già corretto il tuo compito Wesly- mi irrigidii all'istante. -e..e cosa?-
-meglio se sto zitta. Non vorrei rovinarle il weekend, si vada a divertire e miraccomando Wesly..studi.- detto questo se ne andò tenendo sempre lo sguardo in alto e perfetto da professoressa.
Quella prof era paurosa quanto stronza. Ma perchè essere così crudeli coi ragazzi? Perchè la scuola esisteva? E perchè i prof non crepavano? La vita non sarebbe stata più bella senza prof, scuola, libri..almeno i genitori non spenderebbero soldi per libri ecc..forse era per questo che c'erano problemi economici al mondo, si spendevano troppi soldi per lo studio e la vita era troppo breve per pensare alla scuola, giusto? Sono sicura che se avessi fatto questo discorso a tutte le scuole del mondo mi avrebbero assunta come nuova preside dell'anno, ne ero sicura.
"Lin Wesly preside dell'anno" già leggevo il mio nome sui giornali.
Sospirando uscii dalla scuola e mi incamminai a casa. Ora si che la mia giornata finiva male. Oltre ai miei problemi si doveva aggiungere anche uno stupido compito di economia.

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