Capitolo 13.

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Mi sveglio a causa di Alaska che abbaia al piano di sotto e comincio a bestemmiare, avrei preferito dormire anche un po'. Mi alzo e guardo l'ora, 11.43. Merda, devo andare a prendere Nicole e per andare a San Diego ci vogliono circa 2 ore. Corro in bagno e mi vesto. Mi metto un paio di pantaloncini neri, una t-shirt bianca di Prada e le Nike Roshe nere. Scendo giù nel garage, prendo le chiavi e parto. Esco dal cancello di casa e guardo che ore sono: 12.00 in punto. Ce l'ho fatta.

Dopo due ore noiose di viaggio arrivai a San Diego. Parcheggio la macchina sotto il suo piccolo palazzo e prima di scendere dall'auto la chiamo per dirle che sono arrivata. Le faccio uno squillo e esce sul balcone e mi fa cenno di salire su. Le suono e mi apre. "Aspetta!"dice un ragazzo correndo verso di me. "Non ho portato le chiavi."dice lui entrando. "Okay."dico io sorridendogli. Cazzo è bello. È un ragazzo leggermente di colore con dei tatuaggi. Ha le Jordan, i pantaloni a vita bassa, una canottiera bianca e un paio di denti d'oro. Prendiamo l'ascensore insieme e tutti e due dovevamo andare al quinto piano. "Piacere Seth."dice lui porgendomi la mano. "Lute."dico io un po' disinteressata. Menomale che in quel momento si aprirono le porte dell'ascensore. Andò nella porta accanto a quella di Nicole e chiamò sua mamma dicendole di aprirgli e mi venne da ridere. Bussai alla porta di Nicole e lei mi aprì subito. "Ciao!"dice lei facendomi entrare e subito ci abbracciammo. Nicole è un anno più grande di me, è magra, è alta 1,65 circa, ha i capelli biondi che le arrivano alla spalla e gli occhi color nocciola, ed è simpaticissima e ride molto. "Allora, come va?" le chiedo io sedendomi sul piccolo divano insieme a lei. "Nulla i che, tranne il fatto che sono stata licenziata dal lavoro e mi sono lasciata."dice alzando le spalle. "Mi dispiace." dico io sorridendole. "No! Guarda che a me sembra che mi sono tolta un peso di dosso. Mi sento... libera. Dico davvero."   "Mi fa piacere allora."e ci mettemmo a ridere. "Te invece?"mi chiede lei."Io... sto benissimo, non so come spiegarlo quanto sto bene."   "Come si chiama?"chiede Nicole interrompendomi e guardandomi e le si illuminano gli occhi. "Joshua. Ti dico solo tre cose: moro, bello e tatuato."   "Davvero? Occhi?"dice lei sorridendo. "Verdi sul blu."    "Il sorriso?"chiede lei tutta entusiasta. "Il suo sorriso? Porco dio. È indescrivibile. Mi tremano le gambe quando mi sorride. Cazzo non riesco a controllarmi."dico io agitandomi. "È proprio quello giusto, non ti ho mai vista così. Di solito dei tuoi fidanzati mi descrivevi il fisico e la lunghezza del pene..."dice lei ridendo. "Non è vero!"dico io dandole un cazzotto sul braccio. "Sto scherzando!"   "È perfetto in poche parole. Ma cosa fa? Va a scuola o lavora? Dai su dimmi tutto su di lui."    "Allora, si chiama Joshua, ha 22 anni e andiamo a scuola insieme, è bocciato tante volte, ha due fratelli John e Pete, è nato a Londra e un piccolo particolare che ti racconterò dopo."dico io massacrandomi le dite dall'agitazione dentro di me. "L'anello te l'ha regalato lui?"dice lei prendendomi la mano e guardandolo. "Si, per il mio compleanno."   "È bellissimo. Pensa che l'ultimo ragazzo che è venuto a comprare questo anello in negozio, appena ha saputo il prezzo è andato via bestemmiando."dice lei ridendo. "Perché? Quanto cazzo costa?"dico io spalancando gli occhi. "Secondo te?"   "Non lo so, penso 500$ non di più. Per un anello come questo sono tanti 500$."dico io guardando l'anello. "Amore mio, nel negozio dove lavoravo lo vendono a 7.200$."   "Cosa!? 7.200$! Stai scherzando vero!"dico io guardando lei e poi l'anello. "No! Guarda."dice lei prendendo un volantino nel mobilino accanto al divano. "Guarda...Anello Bulgari B.zero 1... 7.100$ è il prezzo originale e noi lo vendevamo a 7.200$."   "Oh mio Dio! 7.100$ per un anello!"dico io mettendo le mani in testa. "Ma questo Joshua ti ama davvero. Col cazzo che il mio ragazzo mi regalava un anello di 7.100$!"dice lei ridendo. "In questo momento vorrei morire."dico io scioccata. Ad un tratto mi squilla il telefono, vedo che è Josh e rispondo subito. "Pronto."dico io e Nicole mi fa cenno di mettere il viva voce. "Lù, sei a San Diego?"chiede lui con la voce sempre assonnata."Si, tra poco riparto."   "Ti volevo dire che stasera viene mio fratello Pete. Ha delle cose da risolvere qui a Los Angeles."dice lui sbadigliano. "Ah va bene. Ci si vede dopo?"   "Magari stasera passo da te insieme a Pete. Oggi ho da fare. A stasera allora."   "A stasera."dico io attaccando. "Dai andiamo?"chiedo io alzandomi. "Prendo la borsa."dice lei avviandosi in camera sua. "Come prendi la borsa. E le valigie? Non resti da me?"   "Stasera prendo il treno e ritorno, non voglio scocciarti, ogni volta che vengo da te ci sto troppo e mi sembra di darti noia."   "Se tra 10 minuti non hai preparato le valigie, ti butto dal balcone. A me fa piacere che tu stia da me e non mi hai mai dato noia. Prendi tutto che da me ci resterai un bel po'."dico io risedendomi un' altra volta. Mi sorride e va in camera sua a preparare le valigie. 

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