Capitolo 3

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La tranquillità di quella giornata, apparentemente normale, era stata appena squarciata da quella donna con una folta chioma di capelli biondo platino appena entrata nella boutique. Lara conosceva troppo bene quel viso che adesso, dopo sei anni, era segnato da una maggiore maturità. Non aveva più davanti una ragazzina perdutamente innamorata del tipico cattivo ragazzo estremamente ricco. Aveva davanti una donna pienamente soddisfatta della sua vita e di se stessa. Soddisfatta di aver raggiunto il suo obbiettivo principale. E Lara, davvero non voleva, ma non poteva non portare un leggero rancore verso quella donna. Verso Perrie.

La ragazza, che era in parte responsabile della sua divisione da Zayn, era davanti a Lara, nella boutique dove quest'ultima lavorava. La castana si guardò intorno disperatamente cercando una sua collega, o qualcun altro, che la sostituisse nel servire quella cliente. Non poteva crederci. Dopo sei anni pensava che sarebbe stata in grado di affrontare chiunque a testa alta, senza lasciarsi influenzare da quella vecchia faccenda, eppure adesso era lì, immobile, e non sapeva come comportarsi. Cosa fare. Voleva essere forte e sorriderle, far finta di niente, ma niente in quel momento stava funzionando nella sua testa.

Lara aveva paura. Aveva paura di risvegliare tutti i ricordi, le emozioni, che era riuscita a sotterrare nei meandri più oscuri del suo cuore. Il suo cervello continuava a mandarle segnali di avvertimento, come per dirle che il pericolo era vicino, che i guai erano vicini, e che lei doveva solo scappare o nascondersi. Perchè Lara sapeva benissimo che da un momento all'altro una figura, che sperava di non rivedere mai più, poteva raggiungere Perrie nella boutique e poteva portarle via anche l'ultimo briciolo di tranquillità che le era rimasto.

La bionda, dopo essersi guardata intorno, si avvicinò a Lara lentamente e, con tono cordiale, le chiese: "Scusi, starei cercando degli abiti da sera non troppo eleganti. Potrebbe aiutarmi perfavore?" La castana rimase molto sopresa dal modo di parlare di Perrie. Era diventata più elegante, più matura, e per un momento Lara pensò di essersi sbagliata, di aver confuso quella donna con la bionda, ma, osservandola bene, si accorse di non essersi sbagliata affatto. "Certo mi segua pure" le disse facendo un cenno con la mano, voleva solo farla andare via il prima possibile.

"Allora aveva in mente dei colori particolari? Io personalmente consiglier..." Lara venne bruscamente interrotta dalla voce della cliente che, sedutasi sul divanetto vicino ai camerini, la osservava con le sopracciglia aggrottate "Ma io e lei ci conosciamo? Mi è molto familiare signorina." La castana venne presa dal panico e, spostandosi una ciocca di capelli dal viso, scosse la testa velocemente. "No mi dispiace" Perrie alzò le spalle e Lara lasciò un sospiro di sollievo nel sentire che non aveva intenzione di continuare con l'argomento. Poi, quasi confusa, si chiese se fosse cambiata così tanto in quei anni da non essere più così riconoscibile. Certo, adesso aveva i capelli molto più corti, e il suo modo di vestire era cambiato drasticamente, ma non poteva dirsi veramente diversa.

Allungò le mani verso un paio di abiti e, nel modo più professionale possibile, li mostrò alla cliente, che sembrava molto soddisfatta delle proposte.

Dopo esattamente un'ora e un quarto Perrie si trovava di nuovo di fronte allo specchio con un nuovo abito addosso e Lara era appoggiata al muro completamente stremata. Voleva solo far andare via la bionda e poi tornare a casa da Mark, ma sapeva benissimo che il suo turno non sarebbe finito prima di sera e che non poteva far altro che assecondare la cliente.

Perrie si osservò per ben cinque minuti poi con fare soddisfatto si girò verso la castana e disse: "Questo mi piace davvero molto, ma sono indecisa... anche l'abito nero è meraviglioso! Lei che cosa ne pensa?" Lara stava per rispondere, ma un uomo con un completo nero le tolse le parole di bocca "Signorina Edwards è ora di andare. La macchina è già pronta e suo marito la sta aspettando." La bionda si alzò le sopracciglia con fare annoiato "Jack! Lo sai benissimo che non sono più la signorina Edwards da anni ormai. Ora sono la signorina Malik!" Scandì per bene l'ultima parola e Lara, sentandosi mancare, si aggrappò al muro cercando di stabilizzarsi. Perrie la guardò incuriosita "Si sente bene signorina? Improvvisamente è diventata pallida." La castana cercò di sorridere annuendo "Non si preoccupi è solo un po' di stanchezza. Comunque volevo dirle che, secondo il mio modesto parere, questo è l'abito migliore."

La bionda si riguardò allo specchio con viso indeciso. "L'occasione è importante e non posso permettermi di sbagliare... Jack chiama Zayn e digli di venire ad aiutarmi a scegliere!" Adesso si che Lara non stava per niente bene, ma, prima che potesse dire qualcosa, l'uomo era già uscito e lei si trovò completamente nel panico. Non voleva rivederlo. Non poteva rivederlo. Passarono secondi, ma alla castana sembrarono secoli, e poi capì subito che lui era lì, dietro di lei, e che ormai non poteva più fuggire.

La figura maschile le passò di fronte senza uno sguardo e Lara per un momento venne completamente stordita dal suo profumo e Dio... era davvero la fine per lei. Sentì la voce squillante di Perrie e poi la sua voce. E, sentendo la voce maschile leggermente più roca rispetto al passato, le fece realizzare che, dannazione, Zayn era a pochi passi da lei. Lara, a quel pensiero, si sentì veramente male. Lo odiava e sperava con tutta se stessa che lui non la riconoscesse e che se ne andasse il prima possibile con la sua cara mogliettina.

La castana alzò gli occhi vedendo che la tendina del camerino si era di nuovo chiusa, segno che Perrie si stava cambiando per l'ennesima volta e che adesso non c'era nessun altro tra lei e il moro. Solo a quel pensiero Lara si sentì debole e come per riflesso fece cadere a terra alcuni capi che teneva in mano.  Si accovacciò cercando di prendere i vestiti, quando una figura le si mise davanti ed iniziò ad aiutarla. Poi, come d'istinto, entrambi alzarono lo sguardo e si guardarono negli occhi.

Lara si alzò frettolosamente, mise a posto i capi e fu contenta, e allo stesso tempo delusa, quando vide che Zayn non l'aveva riconosciuta. Se l'avesse riconosciuta avrebbe detto qualcosa no?

Il resto del tempo passò in un lampo e Lara rimase completamente frastornata quando vide Perrie e Zayn andarsene via. Non poteva crederci. Tutto quello che era successo era surreale e sperava solamente di non dover mai più rivivere una situazione di quel genere. Di non dover vedere Zayn ancora.

Si rese conto, dopo un po' di tempo che rifletteva, che il suo turno era ormai finito e che fuori era già sera. Quindi si affrettò a prendere la giacca e, dopo aver salutato velocemente la sua collega, uscì dalla boutique sperando di arrivare a casa il prima possibile, ma si accorse che non sarebbe stato possibile quando vide una figura che conosceva anche troppo bene appoggiata alla parete.

Zayn si staccò dal muro, una sigaretta tra le labbra e una mano in tasca. "Ci si rivede eh, servetta?"


I guai erano appena iniziati...





(Eccoci qua con il terzo capitolo! Scusate l'attesa! Spero davvero vi sia piaciuto e scusate eventuali errori :) Cosa pensate accadrà?

Votate-commentate- seguitemi perfavore :) :)

maid_girl_love :) )

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