Capitolo 11: Sorpresa!

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La mamma mi ordina di apparecchiare la tavola con un tono di voce più severo del solito, perciò le ubbidisco senza battere ciglio.
Durante la cena, i miei genitori chiacchierano tutto il tempo con mia sorella; io, invece, sembro invisibile.
Finito il pasto, però, la mamma si ricorda che esisto anch'io e mi dice, stavolta con gentilezza: "Tesoro, per favore sparecchia la tavola e metti tutto in lavastoviglie."
Innervosita al pensiero che mia sorella si possa rilassare mentre io lavoro, domando: "Scusa, ma perché devo farlo io?"
La mamma risponde tranquillamente: "Te l'ho già detto mille volte: se vuoi andare a fare dei soggiorni all'estero da sola, devi saper fare le cose basilari!"
Alzo gli occhi al cielo, ma sto zitta, perché sono sicura che se provassi a ribattere, interverrebbe il papà e questa conversazione si concluderebbe con una bella punizione per me.
Mi alzo da tavola e metto i piatti, le stoviglie ed i bicchieri sporchi nella lavastoviglie; poi ripongo la caraffa piena d'acqua nell'armadietto sopra il lavandino e rimetto il formaggio ed il salame nel frigo. Infine, lavo la pentola in cui sono stati cotti i peperoni e le altre verdure.
Mentre mi asciugo le mani nello strofinaccio, la mamma mi fa cenno di seguirla in bagno. La seguo, anche se sono un po' titubante.
"Mentre eri fuori" sorride a metà tra la gioia ed il timore più assoluto "...non sapevo se preferissi scoprirlo da sola...o magari davanti al papà o a tua sorella...quindi sono stata zitta...Non arrabbiarti, ma avevo paura di combinare..."
"Mamma!"
"Ecco, mentre eri fuori, una signora dall'aria severa, vestita in modo piuttosto stravagante, ha portato questa per te" e, nel dire questo, sfila dalla tasca posteriore dei suoi pantaloni una busta; me la porge ed io l'afferro immediatamente, come se potesse scomparire da un momento all'altro. D'impulso, come prima cosa guardo il retro e resto senza fiato: c'è il sigillo di Hogwarts!
Sto per aprire la busta, quando rivolgo lo sguardo alla mamma e mi lancio letteralmente contro di lei, abbracciandola.
"Grazie mamma! Comunque potevi dirlo anche a papà, non ci sarebbe stato nessun problema!"
La guardo negli occhi e non so se brillano più i miei o i suoi, poi aggiungo: "Ora la apro!"
"Vuoi farlo da sola?"
"No, cioè per me è lo stesso"
"Okay, allora io vado a sistemare il bucato"
"Ehi, tesoro, se ci fosse una risposta negativa, sappi che la tua famiglia è comunque fiera di te e che lo devi essere anche tu"
"Okay" concludo io, in preda all'agitazione, e la mamma esce dalla stanza.
Io guardo nuovamente la busta e noto solo ora che le mie dita stanno tremando.

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