Parte 9 - Micha

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La ragazza della cucina è scomparsa, andata via insieme a quel ragazzo chissà dove, probabilmente è il suo ragazzo e saranno andati ad appartarsi mentre la spoglierà con la scusa della maglietta bagnata.
Merda.
Gli ho dato un pretesto per vederla nuda.
Mi sento un perfetto coglione a pensare a una che se la sta spassando con un tipo qualunque.
Ho mandato via la ragazza bionda tinta una volta per tutte, non ho proprio voglia di vedere nessuno in questo momento,  voglio solo tornarmene a casa mia.
La mia nuova casa.

Per la prima volta, dopo anni, me ne torno a casa da solo da una festa senza avere nessuna voglia di alcun tipo di compagnia, senza aver voglia di niente tranne che poter rivedere quella ragazza.
Inizio a vagare per le sale affollate di questa casa in cerca di Thomas, quando finalmente lo trovo è intento a parlare in modo molto intimo con una ragazza quindi evito di disturbarlo e gli faccio semplicemente un cenno per indicargli che sto andando via.
All'esterno, poco distante dalla casa, in un luogo più appartato tra le auto, due persone attirano la mia attenzione.
Mi avvicino e riconosco la ragazza di prima e, per mia sfortuna, il ragazzo di prima.
Sono pericolosamente vicini e lui sta armeggiando con la sua maglietta; non gli permetterò di farsela qui, non davanti ai miei occhi.
Mi avvicino di scatto e lo spingo via cogliendolo di sorpresa tanto che il tipo cade a terra.
È assolutamente ridicolo.
Mi volto verso la ragazza che guarda la scena con gli occhi sgranati.
''Tutto bene? hai bisogno di aiuto?'' le chiedo ma la mia voce suona tutt'altro che rassicurante.
L'alcol che mi circola in corpo non mi aiuta a vedere in modo lucido la situazione o a sembrare un tipo affidabile.
Non so cosa mi sia preso.
Non so perché mi importa tanto di questa ragazza che neppure conosco.
Ho un istinto protettivo nei suoi confronti che non riesco a trattenere.
Probabilmente penserà che sono pazzo.
E ancora una volta mi sorprendo nel rendermi conto che per la prima volta mi importa di quello che pensa un altro individuo di me.
Un individuo con gli occhi maledettamente belli e le gambe assolutamente wow.
E mi chiedo quanto bella possa essere quando sorride.
Ancora una volta mi pento delle mie azioni, sono un coglione e sto rovinando tutto ancor prima di conoscerla.
Faccio per avvicinarmi a lei ma improvvisamente vengo spintonato via da lei.
''Ma che cosa vuoi? Va via!'' mi grida contro la ragazza mentre quel tipo mi mantiene contro un auto.
Mi volto di scatto e ribalto la situazione.
''Lascialo stare!'' la ragazza inizia a prendermi a pugni.
Ha coraggio da vendere e questo non fa altro che farle acquistare punti ai miei occhi.
L'espressione che ha in questo momento sul volto mi fa sentire un completo idiota.
Le leggo il terrore sul volto, ha gli occhi lucidi e mi rendo conto che ho davvero esagerato e probabilmente quando mi sarò finalmente ripreso da questa sbornia mi pentirò amaramente di non essermi fermato a pensare prima di agire.
''Scusa'' riesco a sussurrare a malapena prima di allontanarmi da lui e lasciarli entrambi esterrefatti.
Non mi era mai capitato di fermarmi mentre stavo facendo a botte con qualcuno, ma il tono della sua voce e la sua espressione sono stati sufficienti a farmi smettere.
Torno barcollando al mio appartamento e fortunatamente riesco a prendere le chiavi e ad aprire la porta.
Il profumo della bionda con cui ho ballato mi aleggia ancora intorno e mi viene il voltastomaco solo a risentirlo.
Getto i vestiti che indossi nella lavatrice e vado a fare una doccia fredda.

Quando finalmente raggiungo il mio letto il mal di testa inizia a farsi sentire ma nonostante tutto il pensiero di quella ragazza di cui non conosco il nome continua ad essere una costante nella mia mente.
Ho bisogno di rivederla e di sapere qualcosa in più sul suo conto.
Devo scoprire se quello è il suo ragazzo.
La prima cosa che ho intenzione di fare domani, dopo le lezioni, è andare a cercare notizie sul suo conto.
Probabilmente in questo momento mi odia e non so come fare a rivolgerle di nuovo la parola senza sembrarle un pazzo, le devo esser sembrato un maniaco del cazzo.
Ottima come prima impressione.
Potrei portarle delle rose, mio padre le portava sempre a mia madre quando stava via per tanto tempo per lavoro, quando ancora mia mamma passava le sue giornate a casa nostra.
Poi ha smesso anche lei di passare le sue giornate in quella casa e ho finito per vederli sempre più raramente.

E mi sembra assurdo perfino stare qui a pensare a lei.
Non dovrebbe importarmi di una ragazza qualsiasi, dopo tutto, non ho la minima idea di chi sia né da dove venga, potrebbe anche essere una prostituta.
Bhe, in quel caso non ci penserei due volte a pagare per una notte con lei.
In realtà, se così fosse, pagherei per passare con lei ogni notte della mia vita.

Da quando ti ho incontratoWhere stories live. Discover now