La stanchezza lo divorava, respiri profondi interrompevano il silenzio isterico che lo perseguitava, tonfi gravi nella cassa toracica apparentemente fragile e sottile.
Dominava i suoi sguardi, e quelli degli altri.
Immobile nei suoi pensieri, paranoicamente silenzioso.Colui che viveva non era umano, non era compatto.
C'erano cose che non poteva raccontare, che doveva tenersi dentro anche a costo di soffocare, riesumazioni di vecchi ricordi noiosi, di una vita che non gli apparteneva.
Decidemmo di passare assieme un pomeriggio a fare una breve passeggiata, la città rifioriva di persone dall'aspetto orrendamente spensierato.
Provava disgusto, era visibilmente a disagio.
Insieme pensammo ad un luogo tranquillo dove poter rimanere in santa pace, un luogo silenzioso per me ed un luogo affollato per lui.
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Borderline
Random"Ci sono pensieri che non riesci a controllare, stravolgono le tue sicurezze e ti condannano, ti rendono loro schiavo e ti trasformano in un'altra persona totalmente diversa da te. E tu non desideri sottrartene, solo appartenervi."