Capitolo XIII

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La giornata è passata molto lentamente...

Le lezioni sono state particolarmente noiose e lente.

Quando la fine di quelle otto ore è finalmente arrivata, sono uscita dalla classe e sono andata a farmi una doccia.

L'acqua era fredda e quindi, per evitare di morire per ipotermia, sono uscita in fretta e furia, con ancora un po' di schiuma che mi colava sulla gamba bagnata.

Mi sono asciugata e mi sono messa un completo rosso, dopodiché sono uscita dal dormitorio e mi sono gettata nel dedalo di corridoi che conducono allo studio di Misses Clarke.

Adesso eccomi qui, davanti alla pesante porta. Presa dalla frenesia di voler scoprire nuove cose su quelli come me, la apro senza bussare.

Sorprendo Misses Clarke che sta studiando con aria concentrata un grande tomo dall'aria antica, con pagine ingiallite e polverose.

È talmente concentrata che non si accorge del mio ingresso.

<<Ehm, ehm...>> tossisco, per attirare la sua attenzione.

Misses Clarke solleva lo sguardo dal librone e, allarmata, lo chiude con uno scatto. Io faccio per afferrarlo ma lei lo ritrae e lo rimette sulla libreria alle sue spalle.

<<Cos'era?>> chiedo, insospettita dalla sua strana reazione.

<<Niente... Davvero!>> esclama evasiva.

Purtroppo non posso guardare in lei, ma in questo momento il mio potere sarebbe potuto essere molto utile.

<<Sei pronta ad imparare come usare al meglio i tuoi poteri?>> chiede, cercando di spostare la mia attenzione su un altro argomento.

<<Okay...>> rispondo a malincuore.

Passo le successive quattro ore a scoprire segreti su di me.

Scopro che, oltre che quella degli umani, posso controllare anche la volontà degli animali; che, con moltissimo sforzo, posso riuscire a comunicare con anche i morti che non hanno scelto di diventare fantasmi; che posso prevedere abbastanza accuratamente alcuni eventi dell'immediato futuro.

Finita la "sessione di apprendimento" mi congedo da Misses Clarke e ritorno al dormitorio.

Mi butto sul letto, ancora vestita, e mi addormento, stanchissima, saltando anche la cena.

Dormo un sonno senza sogni e mi sveglio di soprassalto, madida di sudore e con il cuore che mi martella nel petto.

Devo farlo!

Devo vedere cos'era quel libro...

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