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𝒀oongi sospirò non appena si mise seduto sul letto, aveva passato lʼultima ora per cercare il suo diario

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𝒀oongi sospirò non appena si mise seduto sul letto, aveva passato lʼultima ora per cercare il suo diario. Era sparito dalla sua scrivania, e adesso iniziava a preoccuparsi.

Non voleva dedurre automaticamente che fosse stato Jimin solo perché era un cleptomane, quindi aveva immaginato che la cosa migliore da fare fosse aspettare e vedere se tornasse indietro per restituirglielo. Sembrava proprio che Jimin provasse sensi di colpevolezza non troppo tempo dopo il furto, così avrebbe riportato indietro qualsiasi cosa avesse rubato, se fosse stato lui Yoongi avrebbe dovuto solamente pazientare e vedere.

Ma se non fosse stato Jimin, allora qualcuno là fuori aveva il suo diario, e più lʼattesa si allungava, più tempo avevano a disposizione per scovare i suoi segreti. E cʼerano un sacco di segreti in quella cosa.

Sospirò e si fece cadere di schiena sul letto, fissando in alto il soffitto. Sperava davvero tanto fosse semplicemente stato Jimin.



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ʻʻHyung, perché tutti sanno cose che solo io e te dovremmo sapere?ʼʼ Domandò Hoseok a pranzo il giorno successivo. Yoongi emise uno sbuffo e posò la testa tra le mani.

ʻʻQualcuno mi ha rubato il diario.ʼʼ Mormorò mentre Hoseok si accigliava. Il ragazzo si sentiva un poʼ infastidito ora che tutti sapevano cose che solo lui era a conoscenza. Gli piaceva avere segreti con Yoongi, sapere cose che gli altri non sapevano.

ʻʻÈ stato Jimin?ʼʼ Chiese e Yoongi scrollò le spalle.

ʻʻNon credo, a questʼora me lʼavrebbe già restituito. E non avrebbe sparso in giro i miei fattacci,ʼʼ sospirò. ʻʻMa non so chi farebbe cose del genere. Seriamente, chi mi odia così tanto?ʼʼ

ʻʻNon sono stato io. Lo giuro.ʼʼ Sbottò fuori Hoseok e Yoongi rise leggermente, passandogli un braccio sulle spalle.

ʻʻBeh me lo auguro di cuore che non mi odi. Intendo dire, con le cose che sai...ʼʼ Hoseok guardò per terra, il suo cuore iniziò a battere più forte a quel contatto. ʻʻIn più, ti ho sempre considerato un amico quindi, sarebbe imbarazzante se tu mi odiassi...ʼʼ

ʻʻNon potrei mai odiarti.ʼʼ Il minore forzò un sorriso mentre guardava lʼaltro. Era appena stato friendzonato (di nuovo) e praticamente aveva fatto in modo di non potersi più confessare. Non voleva che le cose diventassero ulteriormente imbarazzanti tra di loro se Yoongi venisse a scoprire che non lo vedeva come un amico.

ʻʻNe sono grato, Hoseok. Grazie.ʼʼ

ʻʻPotrei... potrei cercare e scoprire chi ha rubato il tuo diario,ʼʼ suggerì, il suo sguardo cadde di nuovo. ʻʻIntendo, tutto quello che devi fare è vedere chi ha dei precedenti. Ci darà una pista iniziale di sospettati. Poi scoprirò chi potrebbe avere dei rancori verso di te...ʼʼ

ʻʻFaresti questo??ʼʼ Chiese Yoongi eccitato e Hoseok annuì. Improvvisamente, Hoseok si ritrovò inghiottito in un saldo abbraccio. Si gelò per un secondo, sorpreso dal fatto di essere stato abbracciato da Yoongi, prima di riguadagnare i suoi sensi e ricambiargli lʼabbraccio. Per tutta la durata di quei pochi secondi dove si stavano stringendo, cercò di memorizzare come ci si sentisse tra le sue braccia. ʻʻGrazie Hoseok, sei il migliore.ʼʼ

ʻʻQualsiasi cosa per un amico...ʼʼ rispose a bassa voce, il suo sguardo cadde di nuovo.



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ʻʻEhi Jimin, hai fatto i bagagli?ʼʼ Gli chiese Yoongi alla fine della settimana, dondolando nel bel mezzo della porta. Jimin lo guardò, notando quanto fosse sia magro che stanco come al suo solito. Scrollò le spalle mentre si alzava dal letto, dirigendosi verso la cassettiera. Mentre vagava per la stanza finendo di impacchettare, Yoongi sfruttò lʼoccasione per dare unʼocchio alla camera del minore.

Tutto lì intorno era immacolato, nulla sembrava fuori posto. Tutti i libri erano ben organizzati sulla scrivania e sulle mensole, non cʼerano vestiti a terra e neppure su altre superfici oltre allo scrittoio. Dopo aver chiuso la valigia, Jimin rifece il letto. Già, era fatto alla perfezione.

ʻʻWow, sei ordinato,ʼʼ fece notare e Jimin si strinse nelle spalle. Questʼultimo si sentiva male per non aver parlato più di tanto ma non era nellʼumore adatto per instaurare una conversazione. Seokjin si era presentato poco prima per farlo mangiare, ed era preoccupato di aprir bocca e poter vomitare tutto. ʻʻQui, lascia che prenda la valigia.ʼʼ

Yoongi gli strappò dalle mani il bagaglio dalla sua presa e lo trascinò dietro al posto suo. Jimin avrebbe voluto protestare, ma decise di non farlo. Chiuse la porta del dormitorio, e il maggiore notò che aveva girato la chiave nella toppa un paio di volte prima di ritirarla. Dopo aver controllato che fosse tutto minuziosamente chiuso, i due si guardarono.

ʻʻCome fai ad essere così calmo dopo che tutti ridono di te?ʼʼ Chiese Jimin, finalmente aveva deciso di parlare. Poteva sentire il vomito salire allʼaltezza dello stomaco, ma aveva intenzione di rischiare. Voleva scovare il segreto della pacatezza di Yoongi. ʻʻCome fai a sopportarlo?ʼʼ

ʻʻLi ignoro e basta,ʼʼ scrollò le spalle lʼaltro. ʻʻHo qualcuno che sta cercando di sistemare il problema al posto mio, e questo fine settimana esco con un ragazzo davvero carino e sono felice.ʼʼ

Jimin decise di ignorare il complimento e seguì Yoongi nel corridoio, non volendogli credere veramente. Si era visto allo specchio. Non cʼera nulla di attraente in qualcuno come lui, non era interessante ed era grasso. Neppure sapeva perché gli stesse rivolgendo la parola.

ʻʻDavvero devi addormentarti con un orsacchiotto così da prendere sonno?ʼʼ Decise di chiedergli, e Yoongi fece un sorriso imbarazzato.

ʻʻGià... è solo un vizio che non ho perso crescendo...ʼʼ


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