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𝑱imin spinse i suoi libri via dalla scrivania, urlando in collera mentre li vedeva cadere sul pavimento

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𝑱imin spinse i suoi libri via dalla scrivania, urlando in collera mentre li vedeva cadere sul pavimento. Un poʼ di distruzione nel suo mondo di ordine. Annaspò mentre fissava i libri, ignorando il suo desiderio di rimetterli a posto. Meritava di soffrire per questo.

Dopo che Yoongi se nʼera andato, si era messo seduto sul letto, pensando. Il pensare si era tramutato in odio per sé stesso, fino a quando non divenne la persona peggiore del mondo e non cʼera più modo di riscattarsi. Yoongi probabilmente lo odiava, Jimin era sicuramente il peggior fidanzato del mondo, cʼera troppo sbagliato in lui per essere salvato.

Si asciugò velocemente gli occhi, il tessuto del maglione gli sfregò il viso. Fece un respiro tremolante, cercando di fermare le lacrime che pungevano gli occhi minacciando di cadere. Agitava le mani difronte al viso, vagando senza meta attorno alla stanza. Le lacrime caddero comunque, scie calde lungo le guance.

ʻʻNon ce la faccio più,ʼʼ mormorò, portandosi le dita sui capelli, tirandoli. Scosse la testa mentre continuava a girovagare nella stanza, inciampando sui libri che giacevano a terra. ʻʻNon posso farlo.ʼʼ

Odiava essere cleptomane (anche se, a chi gli sarebbe piaciuto esserlo?). Sapeva che da quando era nato, qualcuno lo odiava davvero. Sapeva che la percentuale dei cleptomani era bassa ― 0.6% ― e che era più comune tra le donne. Maledì la sua fortuna (o la poca che aveva) più e più volte, domandandosi perché fosse lʼunico a soffrire in questo modo. E ora stava cominciando a rifarlo.

Lasciò i suoi capelli, andando verso il bagno. Si scontrò contro altri libri sulla via, lasciando che la distruzione portasse con sé un pezzetto in più del suo sollievo. Quando entro, si guardò attorno senza unʼidea ben precisa.

Quello che davvero voleva, era la sua scatola. La sua scatola aveva tutto quello che poteva sollevarlo dal dolore, anche se solo temporaneamente. Realizzando ciò, si voltò e andò verso la sua borsa, che non aveva ancora disfatto da quando era ritornato. Sopra alla sua borsa cʼera la scatola che lo aspettava. Sospirò e la prese, stringendola al petto.

Yoongi probabilmente ti odia. Gli mormorò la piccola voce nella sua testa quando tornò nel bagno. Non riesci neppure a dirgli che lo ami. Doveva stare con Hoseok, Hoseok lo amava.

ʻʻSilenzio.ʼʼ Sibilò, mettendo la scatola sul pavimento, aprendone il coperchio. Fissò la collezione di rasoi allʼinterno per alcuni secondi prima di sfilarsi il maglione e gettarlo a terra. Ne prese uno e si alzò, mettendo il braccio sopra al lavello mentre pressava la lama sulla pelle.

Lʼavevi promesso. Avevi promesso che non lʼavresti più fatto, e ora guardati. Sei un bugiardo, non chiederti perché Yoongi ti odi.



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👟 𝕶𝐥𝐞𝐩𝐭𝐨𝐦𝐚𝐧𝐢𝐚Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora