Capitolo venticinque.

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Non appena i due entrarono in camera, Louis spense la luce principale e accese le due lampade poste sui comodini ai lati del letto matrimoniale, così da avere una luce più soffusa ed elegante.

Si avvicinò poi al riccio che era rimasto fermo a pochi passi dal letto, e gli sorrise, accarezzandogli una guancia. Afferrò con entrambe le mani il bordo della sua maglietta, per sfilargliela lentamente, lasciandolo così a petto nudo.

Louis lasciò un leggero bacio al centro del suo petto, per poi spostarsi più a destra, all'altezza del cuore e sorrise debolmente nel costatare quanto questo battesse forte, poggiandoci così il palmo aperto della sua mano sopra, sussurrandogli «rilassati» nell'orecchio, una volta sollevato il viso.

Harry sospirò e annuì, puntando gli occhi in quelli di Louis, e mordendosi il labbro inferiore gli sfilò la maglia, accarezzandogli poi il petto lentamente con la punta delle dita. Ciò fece rabbrividire il più grande, che chiuse gli occhi e respirò profondamente. Harry si trovava esattamente nella sua stessa posizione, non appena le mani del liscio toccavano la sua pelle, rabbrividiva come mai prima d'allora aveva fatto.

Si tolsero entrambi le scarpe, dopodiché Louis poggiò le mani sui fianchi del più piccolo, indirizzandolo verso il letto, mentre univa le loro labbra in un dolce e lento bacio. Harry si ritrovò, d'un tratto, sdraiato di schiena sul materasso, con Louis sopra di lui, a sovrastarlo, intento a lasciare lascivi baci lungo il suo collo, spostandosi poi sul petto, fino a scendere poco più giù l'ombelico.

Harry, per tutto il tempo, rimase con gli occhi chiusi, col respiro ansante, il cuore sempre a tremila, e i brividi lungo tutto il corpo. Riaprì gli occhi quando Louis gli sbottonò i jeans e li abbassò lungo le sue gambe, aiutandolo nell'impresa, e sorridendo di rimando quando il più grande gli sorrideva. Il liscio percorse l'intero corpo del più piccolo con la sua bocca, lasciandoci piccoli baci, o solo delle semplici carezze con le labbra, senza tralasciare nessuna parte di pelle.

«Sei bellissimo» sussurrò sulla pelle del suo collo, Louis, inebriandosi dell'odore del più piccolo, che a quelle parole sorrise, un po' imbarazzato, e rabbrividì sentendo il respiro caldo del liscio lungo tutto il suo corpo.

Louis si mise in ginocchio solo per sbottonare i suoi pantaloni e sfilarseli, gettandoli per terra, senza interrompere il contatto visivo col riccio, che lo guardava mentre compieva ogni suo minimo movimento, e che sospirò di sollievo quando Louis si abbassò nuovamente sul suo corpo, unendo i due toraci e baciandolo dolcemente, mentre con una mano gli accarezzava i boccoli castani, portandogli dietro l'orecchio alcune ciocche. Harry poggiò le mani sulla schiena di Louis, muovendole in delicate carezze, mentre le loro lingue s'incontravano e i loro sapori si mischiavano.

Il riccio, pian piano, diventava sempre più bisognoso di attenzioni, e ciò lo costrinse ad aprire le gambe, cosicché Louis si mettesse nel mezzo, e a stringere le ginocchia intorno ai fianchi magri dell'altro. Il più grande accarezzò una sua gamba, spostandosi lentamente fino al suo interno coscia, e Harry allontanò le loro bocche per sospirare di piacere, continuando a tenere gli occhi chiusi.

Sollevò il bacino quando Louis scese a marchiarlo lungo il collo, e sulla clavicola, sorridendo debolmente quando si accorse dell'erezione pronunciata del più grande, che premeva contro il suo stomaco.

«Lou?» cercò la sua attenzione, mentre intanto scendeva con le mani alle fossette di venere, quei buchi dell'altro che tanto amava, poco sopra il suo sedere.

«Dimmi piccolo» rispose Louis, sollevando il viso dal suo collo e unendo la fronte alla sua.

Harry sorrise, ad occhi chiuse, per quel nomignolo, ma li aprì subito dopo, per parlargli guardandolo dritto negli occhi. «Spogliaci» sussurrò sulle sue labbra, maliziosamente, mordendosi poi il labbro inferiore. Louis sospirò ed annuì, sollevandosi leggermente dal suo corpo per abbassargli i boxer, per poi fare lo stesso con i suoi e gettare entrambi sul pavimento.

Diamante grezzo.Where stories live. Discover now