Capitolo 31

12.2K 543 53
                                    

-Un inferno ed un paradiso allo stesso tempo.-

                                  31.♥


Raggiungemmo casa, ed io desideravo soltanto che Zayn si polverizzasse e scomparisse il prima possibile. Non avevo il coraggio di rivorgergli un minimo di sguardo.
Mi sfilai il casco e glie lo porsi, quando lui aveva già spento la moto. Una volta che il casco era tra le sue mani, mi allontanai sotto il suo sguardo fisso: -Kate...-
-Buonanotte Zayn.- conclusi fredda, cercando di restare seria e di scacciare ogni minimo pensiero negativo.


-Me l'avevi promesso...-
-Promesso cosa?- le chiesi senza alcuna consapevolezza di ciò che stava dicendo.
-Che mi avresti accompagnato... oggi al falò in spiaggia... e devo anche incontrarmi con Cody.- disse Denise.
-Denise perfavore, ci sarà anche Zayn... e io non voglio...-
-Avete solo litigato, e non devi abbatterti di già! Zayn è fatto così!-
-Grazie per ricordarmelo ogni volta...-
-Credevo che l'amore e l'amicizia fossero due cose ben differenti...-
Ed eccola che se ne esce con la ramanzina per farmi sentire in colpa, ingannarmi, e farmi mollare la presa.
-E va bene, vengo!-
Staccai la chiamata nervosa e affondai la testa nel cuscino ancora con gli occhi umidi dalla sera precedente.
La mia testa era totalmente vuota, o meglio, ero io a renderla vuota. Se solo avessi il coraggio di ripensare alla sera prima, sarei scoppiata di nuovo a piangere nel giro di pochi secondi. Scesi dal letto e il mio mignolo andò a sbattere contro il comodino.
Fanculo al comodino.
Restai dolorante, ma poi scesi al piano di sotto per fare colazione. Nel preciso istante in cui aprii il cassetto per prendere la tazza, questa cadde a terra e si ruppe in mille pezzi.
Fanculo alla tazza.
Ne ripresi un'altra, ed afferrai la scatola di biscotti. Una volta fatto bollere il latte, presi il pentolino, ma mi bruciai mezza mano, avendo dimenticato di prenderlo con il guntone.
Fanculo al pentolino.
Dopo vari sacrifici, andai a sedermi a tavola e presi un biscotto.
Fanculo a quei coglioni che dicono che questi biscotti sono pieni di cioccolato mentre in realtà dentro non c'è un emerito cazzo.
Fanculo.
Fanculo a tutto.
Fanculo a me e alla mia vita di merda.
Spostai con violenza la tazza piena di latte, ed appoggiai i gomiti sul tavolo portandomi le mani sulla faccia.
Inconsapevole incominciai a piangere, bagnandomi le mani. Più mi ripetevo di non piangere, e più le mie ghiandole lacrimari si facevano sentire.
Grazie Zayn per aver reso la mia vita un inferno ed un paradiso allo stesso tempo.

Arrivarono le sei del pomeriggio ed io fui obbligata ad andare a casa di Denise per andare a quel cazzuto falò in spiaggia.
Avrebbe comunque dovuto darmi delle spiegazioni su ciò che era successo la sera prima e del perchè lei non mi avesse detto niente e neanche invitato ad uscire con lui.
-Adesso scendo.- urlò Denise dall'interno dopo che avessi suonato il campanello.
Arrivò dopo una decina di minuti e ci facemmo accompagnare da sua madre.
-E comunque tu devi ancora parlarmi di una cosa...- le dissi con tono affermativo, e capì subito.
-Te ne parlerò domani.- mi sorrise e ricambiai. Non riuscivo a tenerle il broncio. In fondo era l'unica amica che avevo, e magari lei era l'unica che mi potesse aiutare.
Raggiungemmo il luogo dopo una mezz'oretta se non di più, e notai subito una lunga fila di moto parcheggiate, ed un'altra di biciclette ed un'altra ancora di macchine.
E come il solito non ci volli molto per riconoscere la moto di Zayn.
Sospirai ed insieme a Denise, arrivai davanti ad una scalinata e incominciò a mostrarsi davanti a me un'enorme distesa di sabbia per poi concludere con l'immensa acqua chiara del mare.
C'erano forse una cinquantina di ragazzi e ragazze sparsi dappertutto e ne incominciai a riconoscere qualcuno, ma mi sforzavo sempre di più per trovare Zayn e vedere cosa stesse facendo.
Sapevo bene che Daisy e le ochette non erano invitate, ma conoscendo Zayn, lui avrebbe tranquillamente flirtato con una qualsiasi ragazza carina trovata. E poi non hanno ragione quando dicono che un pensiero tira l'altro finchè non arrivi sulle nuvole... e così accadde.
Andai a sbattere contro qualcuno facendo la figura dell'imbecille e caddi con il sedere sulla sabbia. Mi cadde lo sguardo immediatamente su Denise che era tra le braccia di Cody, e così alzai lo sguardo e... Bingo!
Mi ero appena scontrata con Zayn Jawaad Malik.
Già... L'avrò sicuramente incontrato qualche volta, ed ho sentito parlare di lui davvero parecchio... ed io sono un'emerita cogliona.
Zayn mi porse un braccio per aiutarmi. Oh... che galant'uomo. Oggi come oggi di ragazzi come lui se ne trovano davvero pochi in giro...
Ma rimasi talmente colpita ed onorata dalla sua educatezza e gentilezza, che rifiutai il suo aiuto e mi alzai da sola.
Certo... che me ne vada a raccontarlo a qualcun altro.
Avevo voglia solo di tirargli un calcio nelle palle. Nient'altro.
Non dissi assolutamente niente, e cercai di sembrare incazzata, ma trovarmi Zayn davanti mi metteva a disagio, e già desideravo scapparmene e starmene a piangere in camera.
-Kate, ci vediamo dopo in giro.- disse Denise afferrando la mano di Cody tranquilla. Mi diede le spalle e s'incamminò verso una lunga passeggiata con il suo amorino tanto dolce, quanto stronzo.
Mi stavano lasciando da sola insieme a Zayn.
Mi avevano lasciato da sola insieme a Zayn.
Non lo guardai nemmeno in faccia, ed incominciai a camminare cercando qualcuno con cui parlare che magari io conoscessi.
L'unico era Jonathan.
Sapevo benissimo che avrei reso le cose complicate il doppio, ma era l'unica cosa che potevo fare.
-Hey!- esclamai avvicinandomi a lui.
-Kate! Che piacere vederti quì!- disse con un sorriso che gli arrivava quasi fino alle orecchie: -Con chi sei venuta?-
-Con Denise, ma è già sparita!- dissi incrociando le braccia a causa del leggero vento che mi provocò qualche brivido di freddo.
-Ohw... Credevo tu fossi incazzata con lei... e con me...-
-No. Va tutto bene... E con Denise non ne abbiamo ancora parlato, ma lo faremo presto.- Mi appoggiai a quella specie di ringhiera di legno e puntai lo sguardo sul cielo osservando il sole scendere lentamente.
-Kate... Credo che sia meglio che io vada. Vi lascio soli.- disse all'improvviso lasciandomi da sola anche lui. Non ebbi il tempo di ribattere, che con la coda dell'occhio mi resi conto della presenza di un altro ragazzo alla mia sinistra, appoggiato anche lui a quella ringhiera.
Non ci volli molto a riconoscerlo, ma quasi mi mancò il fiato nel riaverlo così vicino. Se me ne sarei andata di nuovo avrei fatto la figura dell'immatura che non ha il coraggio di affrontare i problemi, e così mi sentii obbligata a restare lì immobile.
Non dissi nulla fin quando poi non fu lui ad aprir bocca.
-Stavi rimorchiando con Jonathan per cercare di farmi sentire in colpa e magari di farmi ingelosire?-
Stava scherzando, vero?
Ditemi che stava scherzando.
-O magari stavo semplicemente facendo conversazione come fanno due persone normali?- risposi ironica senza guardarlo.
-Beh... non ci sei riuscita.- tra non molto l'avrei seriamente preso a calci nelle palle.
-Se credi di chiarire le cose in questo modo, beh allora sappi che non ci stai riuscendo affatto!-
-A dire il vero, non avevo intenzione chiarire un bel niente..-
-E allora tolgo il disturbo.- dissi fredda sentendomi umiliata e presa in giro. Mi allontanai immediatamente da lui, ma subito dopo lo sentii dire qualcos'altro: -Scappare è la cosa che ti riesce meglio, o mi sbaglio?-
-Se scappo da te un motivo ben chiaro ci dee pur essere.- Feci due passi, ma in un nano secondo me lo trovai davanti a me, che mi prese stretta la mano.
Restai paralizzata dal suo tocco, che a dire il vero mi sorprese molto.
-Se solo mi avessi lasciato parlare, magari ti avrei spiegato le cose cone realmente stavano ed a quest'ora avremmo chiarito. E invece no, tu ami fare di testa tua, e credi di poter andare avanti solo ascoltando il tuo cervellino e non di aprire gli occhi alla realtà.-
-Sei tu a voler fare sempre di testa tua, e credi di essere l'unico con un pò di cuore. Mentre gli altri sono tutti di pietra, giusto?-
-Ci hanno ingannato. Daisy, Jonathan e Denise, ci hanno presi per il culo, tutti e tre. Hanno fatto credere a me che tu eri ad una cena con i tuoi genitori, e poi mi hanno invitato in discoteca insiene a loro. Hanno fatto credere anche a te che sarei restato a casa per una cazzo di cena che non c'è mai stata, per poi mandare Jonathan a venirti a prendere e portarti in discoteca dove c'ero io.-
Ah. L'hai capito al ragazzo? Eì pure astuto.
Beh... Avevo un orgoglio anche io, ed ero stanca di metterlo da parte ogni volta.
-... Che futuro da scrittore.-
Sentii un urlo di una ragazza provenire dalla nostra direzione e Zayn si voltò: -Zayn! Dai... vieni a fare il bagno insieme a noi!-
Voltai le spalle a Zayn e continuai a camminare più lentamente.
-C'è qualcuno più importante di me che ti sta cercando.- gli voltai le spalle, e mi allontanai.
-Fanculo...- sussurrò Zayn per poi andarsene anche lui verso la direzione opposta alla mia.
Raggiunsi alcuni enormi scogli, ed andai a sedermi su uno di essi, osservando alla mia sinistra ragazzi/e che spruzzavano felicità da tutti i pori, facendomi sentire un asociale depressa. Con Denise avrei fatto senz'altro i conti dopo, e sicuramente non mi sarei lasciata ingannare ancora. E con Zayn, non ci era rimasto nient'altro da dirci, ma sapevo che avrebbe mollato a me molto presto, il problema era il mio, che sapevo non sarei riuscita a lasciarlo andare molto facilmente. 

Ci ritrovammo tutti riuniti in cerchio, con una bottiglia al centro, pronti a fare quel gioco che odiavo più di ogni altra cosa al mondo, mentre il falò ci faceva luce.
Quel gioco mi portò a baciare per la prima volta Zayn, e sicuramente avrei preferito che non fosse mai successo, in modo che io non mi sia mai trovata in questa merda di situazione.
Andavamo avanti tra baci, schiaffi, confessioni, e di tutto e di più, e a me fino ad allora mi toccò solo di confessare qualche brutto ricordo dell'infanzia, ed io raccontai di quando avevo tre anni, che mentre eravamo a messa me ne andai all'altare vicino al prete, e feci conversazione insieme a lui.
Venne lanciato un obbligo a Zayn, e colui che doveva sceglierlo, era lo stesso che al campeggio mi obbligò a baciare Zayn: Roy.
-Amico, il regalo me l'hai fatto al campeggio, adesso vedi di non deludermi.- disse Zayn, ed io mi trasformai immediatamente in un peperone vivente dall'imbarazzo.
-Dimmi tu, vuoi che ti faccia scopare Kate?- rispose Roy con un ghigno, e tutto il resto scoppiò a ridere, compreso Zayn che mi fece l'occhiolino.
Ma vaffanculo.
-Non è divertente!- sbottai all'improvviso.
-Ooooh, s'è incazzata!- disse un altro ragazzo.
-Ammettilo che t'è piaciuto!- parlò di nuovo Roy.
-Okay ragazzi, adesso basta. Dai, che devo fare?- si aggiunse Zayn, che sembrò salvarmi.
-E va bene Zayn... oggi cambiamo soggetto... vatti a fare una slinguazzata con Denise.-
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Hey sorelleeeeeeeee , scusatemi per l'assenza ma avevo da fare mooolte cose.

In settimana non so se riuscirò a pubblicare altro quindi se domani trovo molti commenti e voti domani posto altri cinque capitoli, se no, vedrò cosa posso fare in settimana.

P.s: grazie per i voti e i commenti

Alla prossima sorelline

Des xxx

Zayn Malik sei un fottuto stronzoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora