"Starei ore così" chiudo gli occhi lasciandomi cullare dalle basse onde.
"Avevamo bisogno di staccare entrambe e oggi era una giornata magnifica per venire al mare" dice Miriam nuotando verso di me.
"Quindi lavorerai fino a settembre?" chiede.
"Sì, solo per la prima settimana, poi non so se deciderà di rinnovarmi il contratto. In ogni caso non so ancora se sceglierò di accettare e continuare oppure smettere e dedicarmi completamente allo studio. Se supererò i test d'ingresso dovrò iniziare subito i corsi" le rispondo inclinando la testa riuscendo a immergere tutti i capelli.Oggi l'acqua è uno specchio.
È così trasparente che si vedono perfino le più minuscole pietre e i pesci avvicinarsi curiosi ai piedi.
Sono sospesa sulla sua superficie.
Galleggio leggera come una piuma.
"C'è ancora tempo, può darsi che nel caso tu non accettassi potrebbe tenerti presente qualora ne avessi bisogno. Dopotutto siete diventati ottimi amici, no?" chiede Miriam in un sorrisetto furbo.
"Sì, amici e basta, quindi non farti film mentali!" rido schizzandole l'acqua in faccia.
"Smettila! Ho capito! Ma ammettilo che è un figo pazzesco" strizza gli occhi per il bruciore.
"Hai ragione, ma è il mio capo. In ogni caso penso si stia frequentando con una ragazza, ultimamente passa molti minuti al telefono e di certo non parla come con i soliti clienti pretendenti" sorrido.Davide.
La sua esuberanza si nasconde dietro un'apparente arroganza.
È vero, non lo conosco bene, anzi, quasi per niente.
Ma se le mie supposizioni fossero sbagliate?
Se il suo viso teso di tre settimane fa fosse solo per una preoccupazione personale che gli vorticava in testa?
Se il suo porre totale fiducia al mio viso e la sua sicurezza fossero solo una tattica per mettere alla prova le capacità di una potenziale assistente commercialista?
"Marco invece?" si siede sulla riva Miriam.Marco.
La sua empatia mi ha spiazzata.
Da quel primo giorno di lavoro ci comportiamo come due cani che non osano varcare il territorio dell'altro.
Non oltrepassiamo il confine.
Ma i suoi sguardi sono così intensi che sembra i suoi occhi lo conoscano già il mio territorio.
E io sono curiosa.
Vorrei esplorarlo anch'io il suo.
"Marco è simpatico, è un ottimo collega, svolge i suoi incarichi lavorativi alla perfezione" rispondo.Esco dall'acqua e mi distendo al sole.
È piacevole la sensazione delle goccioline che scompaiono dal mio corpo lentamente.
Evaporano, una dopo l'altra.
Come vorrei si prosciugassero insieme quei ricordi ormai cuciti sulla pelle.
"Che hai? Sei diventata seria improvvisamente" si sdraia vicino a me Miriam.
"Fra poco sarà il due agosto. È passato già un anno ma il ricordo di quella sera è ancora vivo come fosse accaduto ieri" sento un groppo formarsi in gola.
Come possono cambiare le situazioni da un giorno all'altro?
Come possono cambiare i sentimenti?
Io ne sono certa, alcune cose non cambieranno.
Non posso cancellare i bei momenti.
Mi hanno reso felice tanto quanto ora il loro ricordo mi trascina in una tristezza incontrastabile.
"Lo amavi tanto, non basta un anno per dimenticarlo" mi guarda Miriam.
No, non basta, perciò credo di amarlo ancora.
Ma c'entra il tempo se sono io a non voler dimenticare?
Dimenticare tutto poi, sarebbe impossibile.
Proporrei una valida alternativa piuttosto che tenere in considerazione il suggerimento di resettare ogni momento in cui ho assaporato la scoperta di un sentimento tanto grande e vissuto ogni distinta emozione contrastante.
Opterei perciò per il continuare a conservare alcuni ricordi nel cassetto, ma riuscire prima o poi a dargli un peso differente tale da non permettergli più di farmi male.Io credevo di averlo superato in parte, che finalmente il mio cuore si stesse liberando, ma ho la sensazione si stia riempendo di nuovo.
Riccardo.
Ultimamente la sua mancanza si fa sentire insistentemente.
E se non ci riuscissi?
Se non riuscirò ad innamorarmi più?
O se paragonassi chiunque a lui?
Forse ho paura.
Paura del fatto che se arrivasse un nuovo amore non so se ne sarei davvero all'altezza.
Non so se riuscirò di nuovo ad amare completamente qualcuno come ho amato Riccardo."E lui? Lui secondo te mi ha amata tanto?" la guardo anch'io.
"Dovresti saperlo, lo conosci e due anni insieme non sono pochi" sorride Miriam.
È vero.
Lo so che mi amava tanto.
Lo dicevano i suoi occhi, le sue mani, le sue parole.
Lo dicevano quei gesti e quelle attenzioni riservate solo a me.
E me lo diceva il suo cuore.
"Allora perché se ne è andato? Perché mi ha lasciata senza nemmeno una spiegazione?" stringo i denti per evitare che le lacrime scivolino e si mischino con il sale che ho addosso.
"Non lo so, ma quella mattina di marzo lo hai rivisto e non ha avuto il coraggio di parlarti. E forse non lo ha fatto perché saresti stata peggio se avessi saputo il vero motivo" si alza e corre sotto l'ombrellone.
"Credo che se mi avesse detto la verità mi sarei messa l'animo in pace. Me ne sarei fatta una ragione" la voce si rompe.
"Sofia ascoltami. Stai andando avanti, la tua vita non si è mai fermata. Ti sei rialzata, più forte di prima" leggo ammirazione negli occhi di Miriam.
È perché invece mi sento in mezzo al mare?
Continuo a nuotare.
Guardo l'orizzonte.
Ma sembra una via d'uscita irraggiungibile.

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Amami al buio
RomanceCredo siano capitate a chiunque quelle giornate in cui l'inquietudine e il pessimismo dominano su tutti gli altri sentimenti. Giorni in cui l'unica cosa che riesci a fare è stare a letto ed è già tanto se ti levi per pranzare e cenare. Ecco, appunto...