la nuova scuola

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SERA DEL GIORNO PRIMA

È circa mezza notte. Mi sveglio ricordandomi che avevo promesso a Christian, Katya e Lyla che li avrei chiamati su skipe per dare mie notizie. Accendo il computer per poter chiacchierare un po' con i miei amici. Fortunatamente rispondono.
"Ciao ragazzi"
"Ciao" dicono in coro loro tre. Poi Katya aggiunge "come stai? Tutto bene?"
"Sì, tutto okay. Voi come state?" Chiedo
"Bene ma ci manchi El" dice Lyla
"Anche voi mi mancate, spero di rivedervi il più presto possibile"
"Anche io lo spero" dice Chris.
Sento un rumore e allora decido di chiudere la chiamata.
"Sì. Scusate ragazzi, devo andare. Ciao"
Non lascio il tempo di rispondere e spengo il computer. Il rumore si fa sempre più forte fino a che la porta di camera mia si apre. A questo punto mi fiondo sul letto appena in tempo. Da sotto alle coperte riesco a scorgere il volto di mio padre
"Pensavo di aver sentito Elen parlare" dice sotto voce. Detto questo se ne va, pericolo scampato. Decido di tornare a dormire e così mi addormento nuovamente.

LA MATTINA SUCCESSIVA
Oggi è lunedì, ovvero il mio primo giorno di scuola.

Come abbigliamento indosso dei pantaloni neri strappati sulle ginocchia, una maglietta verde militare con un teschio e la mia felpa di ABERCROMBIE preferita.

Scendo velocemente le scale e arrivo a tavola dove sono già servite sui piatti delle frittelle.

"Giorno mamma, giorno papà"

"BUONGIORNO TESORO"

"Le frittelle saranno mie" dico io ironica

"Non ancora per molto" scherza mio padre

"Patrick vedi di lasciare del cibo anche a nostra figlia" mia madre sgrida ironicamente mio padre

"AHAHAH tieni piccola di papà"

"Grazie paparino caro" a me e a mio padre piace darci dei nomignoli scherzosi.

"Io vado ciao"

Esco di casa e mi incammino verso scuola. Arrivata vedo la maggior parte della gente che fuma e che chiacchiera allegramente. Io penso a quanto vorrei essere una di loro.

Vado diritta nell'ufficio del preside e egli incarica un ragazzo di accompagnarmi nella mia classe che da ciò che ho capito è la 3F. Il ragazzo si chiama Oliver e mi è parso molto gentile.

Siamo arrivati in classe e la professoressa ha pensato bene di farmi raccontare qualcosa di me alla classe.

"Vengo da Washington, mi chiamo Elen Smith e..... "esito un attimo" Penso che non ci sia altro da dire"

"Bene, grazie signorina Smith, si sieda dietro al signor Fook"

Faccio come mi dice e mi vado a sedere al banco da lei indicato, scoprendo poi che il signor Fook è il ragazzo che avevo incontrato il giorno prima.

Dopo una straziante mattinata arriva finalmente l'ora di pranzo e io mi vado a sedere in un tavolo isolato lontano da tutti.

Ho appena addentato il primo morso quando mi si siede accanto Fook.

"Ciao"

"Oh ciao, Come ti chiami?"

"James Fook"

"Io Elen Smith"

"Si lo so"

"Oh scusa"

"Comunque ti andrebbe di vederci sabato alle 8:30 nel bar che ha aperto da poco vicino alla spiaggia?"

"Un appuntamento?"

"Si. Non ti va?"

"Si che mi va, sono semplicemente molto sorpresa"

"Ok ti passo a prendere. Dove abiti?"

"XXIII March Street"
"Ciao Elen" mi dice prima di andarsene a passo spedito tornando al suo tavolo pieno di gente, dev'essere uno molto importante qui.







Spazio autrice
Ciao a tutte commentate e votate. Grazie a tutti del supporto che mi date. Baci e saluti.

Ila

My Love Is Yours (MOMENTANEAMENTE IN PAUSA)Where stories live. Discover now