Capitolo 7

266 25 7
                                    

BENVENUTA A CASA

Aya


<Non ti piace vero?> Chiese l'albino, quasi intimorito di conoscere la mia risposta.
<Cosa non dovrebbe piacermi?> Chiesi, contemplando davanti a me.
<Casa mia.> Rispose Renji, ora che ci penso questa conversazione è abbastanza divertente in realtà, siamo uno accanto a l'altro, appoggiati all'auto, davanti a noi la casa di Yomo, parliamo senza guardarci negli occhi.
<Mi piace in realtà, solo che è diversa, non sembra di cemento.>
<Infatti è di ferro. È formata da due Container sovrapposti.>
<Cos'è un container?> Chiesi, voltandomi verso di lui, curiosa.
<Vedi quelli?> Disse, indicandomi una pila colorata di strutture simili a quelle della sua casa, erano abbastanza lontani.
<Ognuno di loro è separato dall'altro, sono degli enormi contenitori di ferro per farla breve. Ne ho acquistati due, li ho sovrapposti e ci ho creato una casa. Poi ho comprato un po' di spazio per sistemarmi.> Rispose l'albino, con gli occhi socchiusi sembrava ripercorrere quei ricordi.
<La casa che hai creato con tanti sacrifici...> Parlai, attirando la sua attenzione, facendolo voltare verso di me.
<Voglio proprio vederla.> Gli rivolsi un sorriso, i suoi occhi mi guardavano, sembrava apprezzare.
<Come mai non hai comprato una casa normale?> Chiesi, mentre entravamo.
<È meglio così per noi.> Entrammo, la prima cosa che sentii era un buon odore di pulito. Alla mia sinistra degli scaffali, davanti ad essi un tavolo non molto grande e due sedie, poco più lontano qualche ripiano con un lavabo, una macchina per il caffè e
un microonde.
Alla mia destra, un divano a tre posti di tessuto scuro fronteggiava una piccola televisione, attaccata alla parete. In fondo a sinistra si trovava una rientranza, si intravedevano delle mensole e dei contenitori di vario tipo.
Davanti a me, una scala portava al piano di sopra, dietro di essa una porta.
<Questa è la cucina, il soggiorno, il bagno...> Disse, indicando la porta davanti a noi per ultima, per poi alzare lo sguardo.
<Vieni, ti faccio vedere camera tua.> Disse, andando verso la scaletta.
Lo seguii, salimmo al piano superiore che era formato soltanto da due camere da letto, una piuttosto spoglia, con qualche mobile e una piccola libreria vuota, un' altra con una grande panca, un attacca panni e dei disegni appesi al muro che non riuscii a vedere bene.
<È un po' spoglia ma mi auguro che tu possa presto riempirla.> La sua frase, il suo tono gentile, erano davvero gradevoli, mi fecero riflettere:
<Immagino di dovermi trovare un lavoro quindi, magari posso cercare qualcosa di semplice che richieda un'azione monotona... Vediamo...> Borbottai, riflettendo a voce forse troppo alta, tanto che l'albino mi sentì: <Non hai bisogno di cercarti un lavoro.> Mi girai verso di lui, vedendo che stava prendendo qualcosa dalla tasca dei pantaloni.
<Non voglio soldi da te Renji, non ne ho bisogno-> m' interruppe l'albino, uscendo dei soldi da una busta e dandomeli.
<Non sono soldi miei. Abbiamo lavorato il mese scorso, ricordi? Questa è la tua paga.> Mi bloccai un attimo, vedendo quei soldi che mi sembrarono una ricchezza inestimabile.
<D-dici sul serio? Io non ho fatto nulla...> Risposi, allontanando le sue mani, con sguardo basso.
Non sentivo affatto di meritarli, quel poco che avevo fatto era stato soltanto scoprire una mia debolezza e fargli perdere tempo.
<Avrai tempo per riscattarti allora. Intanto accetta questi.> insisti lui, passandomi di nuovo la busta, facendomi capire che non avrebbe più accettato un rifiuto.
<Innanzitutto dovresti comprare vestiti e altri prodotti, Touka mi ha lasciato un foglietto. Domani andiamo al centro commerciale con lei.> Disse l'albino, dandomi il foglietto in questione. Erano tutti prodotti che avevo già visto a casa di Touka.
<Grazie...> Attirai l'attenzione dell'albino, mentre guardavo il pavimento, ringraziandolo. Non mi sentivo alla sua altezza, lui mi stava aiutando così tanto... E io non stavo facendo nulla.

°•°•°•°•°•°•°•°•°•°

Oggi, come aveva già anticipato Yomo, andammo a prendere Touka per andare al centro commerciale.
Fu una sorpresa trovare anche Hinami ad aspettarci, sarebbe venuta anche lei, per il mio stesso motivo.
<Sorellona!> Mi chiamò avvicinandosi e aprendo le braccia, ricambiai contenta la sua stretta, talmente tanto che lei stessa mi chiese di fermarmi perché non le permettevo di respirare.
<Ci compreremo tante cose carine! Va bene Hinami?> La ragazzina annui contenta, salutai Touka con un altro abbraccio e salimmo tutti in auto, con Yomo che ci accompagnava fino al centro.
Non credo si sentisse molto a suo agio in quella situazione, ma conoscendolo non avrebbe comunque fatto obbiezioni e sarebbe venuto con noi senza problemi, decisi quindi di non permettergli di isolarsi troppo, standogli vicino. In più io non saprei dove andare, quindi la sua guida e quella di Touka saranno fondamentali.
Quando entrammo nel negozio però Touka mi trascinò con se, lasciando indietro l'albino e portandosi anche Hinami.
Tutto il giorno passò di negozio in negozio, compravo vestiti di tutti i tipi e di tutte le utilità, Touka stava già preparando di tutto e di più, dai vestiti più pesanti a quelli più leggeri, da quelli più sportivi a quelli più eleganti, non ero a conoscenza di questo suo lato così femminile.
Non ero l'unica a subire il lato femminile di Touka, anche la piccola Hinami era costretta a provare capi di tutti i tipi, e sembrava esausta.
Fra scarpe e cappelli riuscì a perdere di vista il mio obbiettivo, non lasciar isolare Yomo, che ci seguiva tenendo sacchetti di tutte le misure ormai da ore.
Avevo speso gran parte del mio stipendio in quei vestiti, e sarebbero stati gli unici per un bel po' di tempo.
Alla fine offrii la cena a tutti, prosciugando il mio primo stipendio ma divertendomi, ero davvero grata a tutti loro per quello che facevano per me.
Credo che questa sia una delle giornate più divertenti ch'io abbia mai passato, fra compere e figuracce che facevo di continuo per la mia poca esperienza in certe abitudini umane.

<Aya, posso farti una domanda?>
Mi chiese Renji, eravamo in auto, avevamo appena lasciato a casa Touka e Hina, ci stavamo dirigendo a casa.
<Certo.>
<Perché ti trovavi nei sotterranei?>

I'll protect you. • Renji Yomo • Tokyo GhoulDove le storie prendono vita. Scoprilo ora