chapter seven

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Una ventina di minuti più tardi, raggiunsero casa Grazer.

Con profondo stupore dei ragazzi, Angela, la madre di Jack, accettò di visitare Wyatt senza porgere alcuna domanda su cosa gli fosse capitato.

Jack gliene fu grato. Dopotutto, neanche lui lo sapeva con certezza.

L'intero gruppo di amici era radunato attorno a Wyatt, il quale sedeva comodamente su una poltrona flessibile in pieno soggiorno.

«Niente di grave» annunciò infine Angela «dovrò cotonarti il labbro inferiore per ripulirlo, ma te la caverai stupendamente.»
«Grazie, mamma» mormorò Jack, tirando un sospiro di sollievo.

«La ringrazio, signora G!» esclamò Wyatt, sfoggiando un sorriso sanguinante.

«Meglio che tieni da parte la tua fossetta per quando avrò finito» replicò Angela, dunque si diresse nel bagno per prendere l'occorrente.

Jaeden, che non aveva mai allontanato la sua mano da quella di Wyatt, si guardò intorno. «È ora di raccontare cos'è successo.»

«Aspettate!» intervenne Sophia, prima che potesse iniziare il discorso. «Non dovremmo chiamare anche Jeremy e Chosen, prima?»

Jack alzò gli occhi al cielo. «Soph, sappiamo che vorresti tuo marito vicino a te ora, ma penso che questo sia un tantino più urgente.»

Sophia socchiuse i suoi splendidi occhi azzurri ed emise un sorriso imbarazzato. «Okay, Jackie.»

Jack sollevò lo sguardo su di lei, allarmato. Come poteva sapere che quel nomignolo lo utilizzava solo Finn, prima d'ora?

«Insomma» spiccicò Wyatt, attento a farsi sentire solo dagli amici intorno a lui «io e Jaeden stavamo camminando sotto casa di Finn. Pensavamo di andarlo a chiamare per, non lo so, una partita o cose del genere.»

«Stavate camminando?» ripetè Sophia, il sorriso furbo ancora stampato sul viso. «Vi tenevate per mano, per caso? State insieme?»

Jaeden deglutì.
Wyatt si voltò a guardarlo, sorridente. «Sì Jae, stiamo insieme?»

Sophia rise. «Non ci sarebbe nulla di cui vergognarsi, perché ho scoperto un'altra coppia affascinante nel nostro gruppo.»

Jack roteò nuovamente gli occhi. «Non stai mai zitta, tu?»

«Ehi, non insultare il cantastorie!» esclamò Wyatt, prima di scoppiare in una fragorosa risata.

«Quindi» continuò Jaeden al posto suo «Sì, eravamo presi per mano. E può darsi che io abbia visto il solito trio di bulli passare, e volessi dimostrargli quanto potessi essere felice anche con loro nei dintorni.»

«E l'hai baciato» concluse Sophia, euforica.

«Con foga» aggiunse Wyatt, riprendendo parte alla conversazione «Ad un certo punto ho creduto volesse ammazzarmi togliendomi il respiro.»

Jaeden gli diede una pacca sulla spalla. «Zitto, ti è piaciuto.»

Jack non prestò più attenzione. Voleva bene ai suoi amici, ma in quel momento vedere una coppia così affiatata gli faceva solo venir voglia di vomitare.
Ripensò a Finn. Forse l'ho trattato troppo duramente.

not a love ➳ fackWhere stories live. Discover now