Evolved ||Newtmas|| ITA

5. A dancing drunken girl

Arrivo a casa come sempre, come ogni giorno. Si, okay, come ciascuno di questi ultimi giorni, durante i quali quel ragazzo alto e biondo ha invaso la mia mente.
Una volta sistemato lo zaino decido di rivedere alcuni appunti della giornata.
È già tardi quando decido di mangiare qualcosa prima della festa.
Decido di distinguere il mio abbigliamento della serata da quello di tutti i giorni. Indosso un paio di Jeans larghi, una maglia nera e una giacca blu, dal taglio abbastanza sportivo.
Arrivo dieci minuti in ritardo.
Avete presente quelle super ville, quelle dei ricconi? Quelle che nel parcheggio hanno circa settecento macchine super sportive e super costose? Quelle bianche, circondate da luci colorate durante le feste, con viali di verde e mattoni? Stupende, vero?
Beh la confraternita delle Delta non era nemmeno lontanamente simile.
Era una sorta di grattacielo tagliato a metà, una sorta di semplice condominio. Lo spazio riservato alla festa era la hall al piano terra.
Il palazzo era grigio cenere con la lettera greca in rilievo sopra il portone di ingresso, aveva circa dieci o quindici piani ed un'area di base ampia: molto ampia a quanto pare, o non avrebbero potuto organizzarvi una festa.
Entrando vidi qualche divanetto e qualche tavolo sparso un po' per la sala, in fondo un ascensore e alla mia destra un bancone improvvisato con sopra bevande di ogni tipo, sicuramente tutte alcoliche, e una base per la musica.
Mi addentro tra la folla cercandovi qualche volto familiare, ma l'aria è satura di voci e fumo e non riesco ad individuare nessuno. Decido di prendere qualcosa da bere. Ho arraffato il primo bicchiere pulito e la prima bottiglia, non ho nemmeno la minima certezza di cosa io stia ingerendo, ma brucia nella gola e dal sapore dolciastro potrebbe anche essere whisky, di quello scadente, non possono certo permettersi di portare a delle feste così degli alcolici di qualità.
Svuoto e abbandono il bicchiere di carta sul bancone stracolmo e decido di continuare a cercare i miei amici.
"Hey, ti va un ballo?"
È una voce strascicata, poco profonda, distintamente femminile. La ragazza che mi sta invitando è bassina, corporatura media, capelli mori scompigliati, occhi azzurri, guance arrossate dell'alcool e una sigaretta, di sicuro non tutta tabacco e nicotina, tra le dita della mano destra.
Non aspetta che io le risponda e mi tira verso la pista da ballo improvvisata.
Mi coglie di sorpresa, lasciandomi rigido sulle mie gambe come un palo della luce.
Inizia a ballare di fronte a me e mi muovo con lei, nulla di serio o provocatorio, solo un ballo. Mi offre un tiro della sua sigaretta e io accetto, scoprendo di avere ragione a riguardo.
Qualcuno con dei vassoi in mano mi passa un'altro bicchiere tra i tanti. Rispetto al primo questo è stato riempito molto di più di un liquido trasparente rosa. Lo butto giù tutto in una volta, bruciante come il primo.
La ragazza che ho di fronte si scatena, agitando le braccia e ondeggiando la testa in modo da far svolazzare i suoi capelli scuri. Ogni tanto mi riserva un'occhiata come per controllare se sono ancora lì. Inizio a scatenarmi anche io, l'alcool inizia a sciogliermi dall'interno, inizio a sentire caldo e a sudare un po'.
Non ho mai amato molto ballare, ma la musica mi vortica intorno e mi stimola.
Muovo la testa velocemente, non riesco a distinguere gli oggetti per il movimento rapido, nemmeno le persone.
La ragazza mi urla qualcosa ma non la stavo ascoltando e le faccio cenno di ripetere.
"ANNIE. È IL MIO NOME. IL TUO?"
"THOMAS"
Mi sorride amichevolmente.
Nonostante questa ragazza abbia bevuto, fumato e chissà cos'altro si mantiene distaccata, non è ancora uscita fuori di testa, e lo apprezzo. Mi sta molto simpatica.
Continuiamo a ballare fino a quando, alzando la testa, noto i miei amici ad un tavolo. Mi avvicino al suo orecchio per spiegare e salutarla, lei annuisce e sorride voltandosi nella direzione opposta.
Butto giù un'altro bicchiere e raggiungo il gruppo.