cap. 12

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Quel giorno avevo vissuto tante emozioni forti ma alla fine tutto si era risolto per il meglio, avevo deciso di non dire niente a nessuno nemmeno a Clary almeno per il momento
"non ci credo ancora che ho un ragazzo e che è Peter... sembra un sogno"
pensai pronta per andare a dormire e per il giorno successivo.
La notte però non dormì molto, sentivo versi provenire dalla foresta ed erano sempre più vicini e mi facevano sobbalzare ogni volta
"chissà che sta succedendo la dentro?"
ma alla fine, nonostante il rumore, riuscì a dormire un po.
La mattina fui svegliata dalla luce del sole che penetrava nella stanzae che mi accecava gli occhi
"non devo andare a scuola ma ho voglia di svegliarmi"
mi alzai e scesi in cucina accorgendomi che erano le nove del mattino
-buongiorno pigrona-
-giorno mamma-
mangiai molto poco e subito andai in bagno a vestirmi e uscì ritornando in camera senza sapere cosa fare
"eh va beh vorrà dire che disegnerò"
presi dei fogli, una matita, una gomma e oggetti vari che usavo per disegnare, mi misi sulla scrivania e cercai l'ispirazione.
Ero praticamenre affacciata alla finestra da cui potevo vedere la foresta
"chissà perchè quell'animale mi ha salvata l'altro giorno? Forse è lui fare tutti quei versi di notte. Ma non è di sicuro stato lui ad uccidere Carl e quelle persone anni fa... quegli occhi non possono appartenere ad un killer spietato"
senza accorgermene avevo iniziato a disegnare quei due magnifici occhi e per quanto fossero realistici non era come vederli dal vivo
"vorrei tanto rivederlo".
Arrivò l'ora di pranzo che passai con mamma mangiando la sua deliziosa cucina
"altro che cibo della mensa"
mia madre era in assuto la cuoca migliore di tutta la città; ad
un tratto suonò il telefono
-vado io!-
alzai la cornetta
《pronto?》
《Allison tesoro sono il nonno》
《ciao nonno, di che hai bisogno?》
《c'è la mamma?》
《si è qui in cucina... MAMMA C'È IL NONNO CHE TI VUOLE AL TELEFONO!》
quando arrivò e prese in mano il telefono io tornai a mangiare finchè non finì tutto, misi a posto e aspettai che mia madre finisse di parlare con il nonno
-allora che succede?-
-la nonna non sta tanto bene e così la andrò a trovare per un po ma non so per quanto. Credi di poter resistere da sola?-
-ovviamente-
-ok allora domani parto subito-
-perfetto!-
tornai in camera e subito presi il telefono mandando un messaggio a Clary dicendole che avevo casa libera per un tempo indeterminato e che sarebbe potuta venire quando voleva poi, prima che potessi mettere giù il telefono, mi arrivò un messaggio da Peter
《hey...》
《ciao che succede?》
《vieni a casa mia? Ho voglia di vederti》
《si arrivo aspetta solo un attimo》
《a dopo》
scesi tutta felice di poter rivedere Peter dopo gli ultimi avvenimenti e così mi misi le scarpe e uscì di casa salutando mamma per poi avviarmi a casa di Peter
"eccomi qua"
bussai alla porta e subito lui mi aprì
-eccoti finalmente-
-ma se ci ho messo cinque minuti?-
-ah mi sembrava di più-
alla fine entrai e mi ricordai solo dopo che io non ero mai entrata a casa sua
-i tuoi non ci sono?-
-i miei vivono altrove-
-quindi vivi praticamente da solo?-
-si... diciamo di sì-
mi faceva strano pensare ad una persona che viveva completane te da sola, non aveva nemmeno un animale domestico
-ma scusa non ti senti mai solo?-
-nah... e poi adesso ho te a farmi compagnia no?-
mi si avvicinò e mi baciò tenendomi il viso con una mano
"anche se è successo ieri... mi mancavano i suoi baci. Mi mancava lui"
dopo lo abbracciai senza un apparente motivo, tanto per sentire il suo corpo a contatto col mio
-che facciamo?-
-usciamo?-
-perchè no-
prese una giacca e uscimmo da casa praticamente abbracciati e non mi importava se la gente ci vedeva così, l'importante era che mia madre non mi vedesse così o sai che discorsino mi faceva
-andate da qualche parte?-
disse Peter fissando casa mia notando delle valigie in giardino
-mia madre va a trovare i suoi genitori, non stanno molto bene e così mi "abbandona" per quasi una settimana-
-interessante...-
disse lui baciandomi la guancia come per dirmi che quella settimana l'avrei passata solo ed esclusivamente con lui e la cosa non mi dispiaceva affatto.
Ci fermammo ai muretti e poi ritornammo a camminare verso la foresta dove fecimo un altra sosta sedendoci sull'erba all'ombra di uno dei tanti alberi; appena mi sedetti un attimo Peter si draiò poggiando la testa sulla mie gambe
-hey non sono un cuscino-
-sicura?-
iniziaia a ridere e lui pure ma alla fine lo feci restare li dove era e ogni tanto gli accarezzavo i capelli scompigliandoli quel ciuffo che si ritrovava e intanto guardavo un po il cielo che sembrava molto luminoso
-e adesso?-
feci spallucce per fargli capire che non avevo idea di cosa fare anche se restare con lui mi bastava già
-ehm senti. Io volevo chiederti scusa se negli ultimi giorni ti ho fatto soffrire o stare male, sono
stato un idiota scusa-
sembrava veramente pentito e dispiaciuto per quello che aveva fatto ma io non ne vedevo il motivo, tanto ormai io e lui stavamo insieme e ci amavamo l'un l'altra
"e se dipendesse dalla causa che gli ha fatto avere dei dubbi riguardo ad una possibile relazione tra noi?"
però scacciai subito quei pensieri e mi limitai a consolarlo
-ormai quello fa parte del passato... non devi sentirti in colpa. Capisco che puoi avere le tue motivazioni e se non me le puoi dire io non insisterò. Mi basta sapere che mi ami-
-certo che ti amo-
alzò un po la testa e mi lasciò un bacio a stampo sulla bocca per poi tornare a sdraiarsi sulle mie gambe lasciandomi scompigliare i suoi capelli.
Era da tanto che volevo sentire cosa si provava ad essere amati e di poter contare sempre su qualcuno che farebbe di tutto per aiutarti e proteggerti e ora finalmente potevo ma allo stesso tempo avevo paura che lo facesse perchè non volevo che gli accadesse nulla proprio come lui non voleva che a me capitasse qualcosa
-tutto ok?-
-si stavo solo pensando...-
-a cosa?-
-niente di importante-
ad un tratto mentre eravamo li calmi a goderci quel bel momento un altro di quei versi si udì rimbombando in tutta la foresta, subito Peter si alzò mettemdosi seduto e notai che mi stringeva la mano
-che succede?-
-andiamo via...-
mi fece alzare e, stando davanti a me, iniziò a portarmi fuori dalla foresta
"perchè ha reagito così?".

Blood LoveWhere stories live. Discover now