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Mi sveglio sudata, le parole di Brandon mi hanno colpita, non pensavo che un ragazzo che mi conosce a malapena era in grado di scombussolarmi del tutto.

Ormai non mi so più accontentare delle belle parole, perché da quanto ho capito che troppe volte vengono pronunciate solo per recitare una parte, non credo più ai bei discorsi e alle promesse, credo in ciò che vedo ed in ciò che una persona fa per me anche nel più totale silenzio. Mal grado mi alzo dal letto controllando l'orario, oggi è lunedì, il primo giorno di college.

Qualcuno bussa ripetutamente contro la porta mi alzo del tutto dal letto e vado verso la porta, Emy dorme con la bocca aperta come al suo solito con qualche capello in bocca. Ci manca solo la mosca che le ronza intorno.
Ad aprire della porta una ragazza cade con tutti i borsoni, e molto magra con qualche spruzzo di lentiggini sul naso e degli occhiali che le circondano il naso in un modo adorabile.
"Scusate per il disturbo, sono la nuova coinquilina spero di non farvi troppo disturbo. Ma vedi tutte le stanze erano piene e perciò..." questa ragazza l'ho vista da qualche parte. Ma non mi ricordo dove.

"Tranquilla, come ti chiami?" La aiuto a portare dentro le valige e portarle dentro.
"Mi chiamo Mag" mi porge la mano.
"Mag Tonil?" Le chiedo.
"Si come fai a saper..." la abbraccio all'istante senza darle tempo da riflettere, troppi ricordi mi sono venuti in mente.
"Non ti ricordi di me ? Cip e ciop alla scuola materna, Dio quanto tempo è passato." Urlo isterica facendo svegliare Emy.
"Oh mio dio Ronny sei proprio tu"
"Cosa sta succedendo..." Emy si sveglia confusa non capendo più nulla.

"Lei è una mia vecchia amica da quando eravamo bambine" ci raccontiamo un po' le ultime vicende di questi anni e poi tutte e tre insieme andiamo verso le classi. Il primo giorno già in ritardo, iniziamo bene.

Andiamo nella nostra aula come c'è scritto nel foglio 107 e bussiamo prima di entrare, vedo che c'è pure Brandon e lo salutò con la mano.
"Tu signorina ci devi raccontare qualcosa" mi giro verso loro due e noto che hanno detto la stessa cosa, bene vanno già d'accordo.
"Oh non è successo nulla." Quello che è successo preferisco custodirlo tra i miei pensieri, anche perché non è successo nulla di che.
Dopo aver preso posto ed esserci presentate non poteva mancare il professore con il suo fare lecchino verso i nostri confronti.

***

Abbiamo già la prima pausa pranzo e siamo tutti seduti in un tavolo, tutti ci guardano e ci snobbano, dicono che siamo noi quelli snob.
Tutti mangiano tranquilli manca Brandon, no che mi importi però...
Harry parla con Mag, emy com Cameron ed io sola...
"Ciao ragazzi" tutti lo salutano, ed io mi giro la testa verso di lui. Un battito in meno nel vederlo. "Ciao eh" mi tocca le guance spostandole come un piccolo schiaffo.
Le mie guance vanno a fuoco e mi giro verso tutti gli altri che mi stanno guardando, vedo Cameron serrare la mascella.
Si siede accanto a noi e iniziamo a scherzare e ridere.
"Vieni con me, devi farti vedere una cosa" mi sussurra all'orecchio Brandon.
Si alza e lo seguo in silenzio, "dove andate" chiede Harry. "Devo dargli qualcosa per il mal di testa" rispondo a lui prendendo Brandon da un braccio e uscire da quella sala che all'improvviso sembro rimpicciolirsi quando gli occhi di Cameron si posarono sui miei.
"Tra di voi c'è ancora qualcosa e si vede" una volta fuori da quella sala non continuai ancora a rispondere ma guardavo le mie adorate scarpe.
"Ti sbagli, ormai per lui non provo più amore forse solo....tengo a lui per amicizia...gli voglio solo bene, ecco." Alzo lo sguardo verso di lui e noto che i suoi occhi castani sono incastrati nei miei. Non ho mai visto niente del genere, che mi sta succedendo.
"Non guardarmi così, ti prego" abbasso lo sguardo sorridendo a lui. "Come ti starei guardando" mi limito ad alzare lo sguardo e vederlo sorridere.
"Vieni con me scema" gli do un pizzicotto e lo sento ridacchiare.
Saliamo fino all'ultimo piano come ieri sera e il cuore mi sale in gola.
Apriamo la porta e trovo dei cuscini, evidentemente li avrà portati sta mattina presto. "Perché mi hai portato qua?" Chiedo curiosa. "Avevo voglia di stare un po' da solo con te, volevo parlare e conoscerti meglio" mi fa cenno di sedermi accanto a lui e così faccio.
"Sarei troppo invadente di chiedere cosa è successo tra te e Cameron vero ?"
"Preferirei non parlare di ciò, anche perché nessuno sa del tutto ciò che è realmente successo." Incrocio le gambe al petto appoggiando il mento sulle ginocchia.
"Pensavo che mi amasse davvero..." sussurro con un filo di voce.

"Sai c'è differenza è far funzionare le cose, l'amore può tutto ma non sempre è capace di andare oltre quello che succede, non sempre sa come fare superare la rabbia, il dolore, il rancore, le differenze le storie i vecchi segreti detti e quelli non detti" mi giro verso di lui guardandolo meravigliata, ancora una volta Brandon mi stupisce con le sue parole.
"C'è un ballo in questo periodo ci vuoi andare ?"
"Io e te?" Mi giro verso di lui sorridendo.
"Si, io e te."

Uno splendido sorriso. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora