Capitolo 16

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Avete presente quando la vita, improvvisamente, ti regala tante, troppe gioie tutte insieme?

Ecco, poco più di un mese fa avrei risposto: "No, perché di gioie non ne ho mai nemmeno l'ombra".

Ora mi ero ricreduta, stupendomi di quella strana sensazione di serenità e tranquillità di cui mi stavo beando in quel momento.

Come di consuetudine ormai, eravamo nel locale di Roberta nella cena post partita.

Al tavolo c'erano Carolina e Giorgio Chiellini, Maddalena e Andrea Barzagli, Federica e Stefano Sturaro,  Claudio e Roberta.

Io ero seduta timidamente sulle gambe di Paulo, dal momento che da pochi minuti ci avevano raggiunti Douglas Costa e Gonzalo Higuain, prendendo il primo il mio posto di fianco a Paulo, il secondo aggiungendo una sedia al tavolo.

Li osservavo, osservavo tutti in silenzio, mentre lentamente accarezzavo i capelli di Paulo, impegnato in una conversazione con Federica.

Mi faceva così strano essere improvvisamente lì in mezzo, ma soprattutto mi faceva strano sentirmi così a mio agio.

Mi avevano accolta amorevolmente tutti, nonostante stessi sostituendo una persona alla quale tutti erano stati legati da altrettanto affetto.

Ma avevano anche conosciuto la situazione di Paulo, quello che aveva passato ed evidentemente, sapevano anche quanto avesse sofferto, nonostante lui volesse nasconderlo, ed erano più che felici nel vedere il loro giovane compagno, di nuovo quello di un tempo.

I miei pensieri vengono interrotti da Paulo, intento a presentarmi agli ultimi arrivati.

"Gonzalo, Doug, ella es Beatrice - comincia lui, sorridendo, - Bea, loro sono... vabe, che te lo dico a fare" continua poi guardandomi e scoppiando a ridere.

Porgo la mano ad entrambi, sorridendo timidamente e cercando di dire qualcosa di sensato, e fallendo miseramente.


Quanto cazzo ho urlato, quando sei arrivato a Torino, Gonzalo.

Magari me lo tengo per me.


"Ciao Beatrice, finalmente ti conosciamo di persona... eravamo stanchi di sentirne solo parlare da questo qui", dice subito Gonzalo, dando una tenera pacca sulla spalla al suo compagno.

"Piacere mio", è l'unica cosa che riesco a dire.

Sorridono entrambi per poi sedersi, e riesco a sentire Douglas che sussurra "Que linda!", una volta seduto vicino a Paulo, il quale risponde con un "Yo se", per poi ridere entrambi.

Non era difficile capirne il significato, così come non era difficile arrossire visibilmente, cosa di cui Paulo si accorge subito e a cui risponde con un piccolo bacio all'angolo della bocca.

"Eccoli lì, i piccioncini" afferma poi Barzagli, facendo girare tutti verso di noi e scatenando la risata di qualcuno.


Dio, ti prego, fa' finire subito questo momento.

"Disse quello che non fa altro che parlare della sua Maddi in spogliatoio!" ribatte subito Paulo, mantenendo salde le braccia intorno ai miei fianchi.

Ridiamo insieme, interrotti poi da un'insolita domanda di Giorgio

"Allora, ragazza che studia in treno, passerai il Natale qui?"


No, dai, non scherziamo.


"Mmh - farfuglio, girandomi verso Paulo in cerca di aiuto - Sinceramente, non ne abbiamo ancora parlato..."

Más que nunca - Paulo DybalaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora