29. SIETE CON ME O NO?

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-Diamo inizio all'incontro- dice un anziano seduto al centro di una tavolata curva, Alina ci ha accompagnato dalla Shasti che ha chiamato il consiglio nella sala a loro dedicata in una casa che sorge dietro l'albero sacro che le streghe stranamente non hanno toccato –Potete esporci le vostre richieste- dice ancora, del consiglio fano parte quattro uomini e una donna, a partire da quello seduto centrale in ordine di importanza segue quello alla sua destra, quella a sinistra e infine gli altri due che sono in piedi dietro a quello centrale.

-Ci serve l'aiuto del branco per sconfiggere la congrega d'Europa che ha intenzione di usare le dominatrici delle leggende, me compresa, per distruggerci tutti, ciò significa che anche voi siete in pericolo per questo riteniamo che non vi conviene negarci il vostro aiuto, senza di voi molte persone dei nostri potrebbero morire, ciò aumenta le possibilità che loro vincano e allora stermineranno anche voi e non potrete fare niente per fermarli- dico risoluta guardandoli uno per uno

-Non vedo come potrebbe convenirci, se dovessimo stipulare un accordo con la congrega saremmo salvi- fa notare la vecchia alla sinistra.

-Si, ma a quel punto avreste noi come nemici- dice Omar che si è messo alla mia destra e li guarda minaccioso.

-E non possiamo basare la nostra vita su un patto che la congrega d'Europa potrebbe non mantenere- replica Alina che invece sta alla mia sinistra sotto lo sguardo stupito di tutti i presenti, il consiglio non calcola il suggerimento dato dalla felina e continua a guardare me e Omar con sdegno.

-Dato che vi serve il nostro aiuto, dubito che voi siate una minaccia- commenta quello che pare essere il membro più importante del consiglio, la barba lunga gli arriva fino al petto così come i capelli e l'unica cosa che indossa è una tunica bianca, cosa che hanno addosso anche tutti gli altri.

La rabbia mi invade –Come potete basare la vostra decisione su questo?!- commento –ci sono migliaia di persone che moriranno se non ci aiutate-

-Questo non riguarda il nostro branco- continua il felino –Noi saremo al sicuro-

-E non pensate agli innocenti che ci andranno di mezzo?- continuo sempre più stupita

-Innocenti che non fanno parte del nostro branco e noi dobbiamo pensare solo alla nostra sicurezza- vedo la Shasti che rabbrividisce di fronte a tanta freddezza e Alina, che inizialmente ritenevo una stronza senza cuore, ringhia davanti a tanta crudeltà, sento ciò che provano e ricambio ogni sentimento, rabbia, odio, vergogna, di fronte a me gli uomini e le donne del consiglio provano solo indifferenza e ciò mi fa infuriare.

-Pensate davvero che volendo io non potrei farvi del male?- domando sempre più furiosa

-È una minaccia lupo?- chiede quello alla destra del capo consiglio, gli occhi mi diventano rossi e nella stanza inizia a soffiare un leggero vento che mi circonda.

–E se anche fosse? Cosa potreste fare per fermarmi? Potrei uccidervi tutti senza che ve ne accorgiate nemmeno- continuo, vedo nella mia mente ciò che ho fatto a Sam il nostro primo incontro e spingo quella visione nelle loro menti, il gruppo sgrana gli occhi e capisco che anche loro lo vedono –E di certo non saranno gli altri felini a fermarmi- continuo, Omar mi mette una mano sulla spalla e io cerco di calmarmi

–Se decidete di non aiutarci ce ne andremo- muovo la mano e il vento intorno a me si placa –Ma vi assicuro che quando vinceremo, perché noi vinceremo ad ogni costo, verrò a cercarvi ad uno ad uno, vi troverò e a quel punto vi farò soffrire così tanto che mi pregherete di uccidervi, ma io non lo farò, non vi ucciderò, non subito almeno, prima proverete un dolore insopportabile per ogni persona che senza il vostro intervento è morta- chiudo gli occhi e quando li riapro sono ormai tornati normali, incrocio le braccia al petto e sento gli occhi di tutti puntati su di me.

IMPERIUM SANGUIS    La dominatrice del sangueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora