𝕋𝕙𝕖 𝕎𝕠𝕝𝕗 - Il Licantropo Assassino (#Wattys2019)

Capitolo 33

Mi voltai di nuovo dall'altra parte. Per sfortuna mi vide Raven.

Non sapevo cosa fare così seguii Nat e Ryan che tanto stavano andando da lei.
Prima o poi avrei dovuto affrontarla.

Ci sedemmo tutti insieme.

Io e Raven non dicemmo una parola finché sentimo una frase che ci tranquillizzò.

- lei sa tutto - dissero Ryan e Nat allo steso tempo.

Raven rilasciò in sospiro profondo.

- scusa per l'altro giorno. Non ero in me. Credevo che l'avresti detto a tutti e così ci avrebbero dovuto perseguitare o qualcosa del genere - spiegò Raven.

Ero sorpresa. Non credevo che potesse essere così gentile.

- quindi sai tutto? - domandò Raven.

Prima che potessi rispondere intervenne Nat.

- Ryan non le ha ancora detto i privileggi di essere un licantropo -

Dopo aver detto ciò si appoggiò allo schienale della sua sedia.

- ah davvero. Non le hai detto l'unica parte più bella -

Ryan alzò le spalle.

- beh siamo super veloci e abbiamo una forza sovraumana -

Questo lo sapevo già. Avevo già visto del film sui licantropi che diceva che avevano della forza sovrumana ed erano molto veloci.

- ma questo lo sa già! - intuì Nat. - apparte quelle cosa ovvie, noi sappiamo anche sentire il tuo battito e quello di tutti gli altri. -

Ora mi era più chiaro. L'altra volta Ryan aveva detto che mi sentiva il cuore.

- in pratica... - replicò Raven guardando Nat in modo strano. - abbiamo un udito sviluppato e questo ci permette di sentire anche i battiti del cuore. Abbiamo anche l'olfatto molto sviluppato e infatti... -

- riusciamo ad odorare il sangue di voi mortali - disse Nat interrompendola.

Raven alzò gli occhi al cielo e disse :
- sì e no. Sì, riusciamo a sentite l'odore del sangue dei non licantropi. E no, non siamo immortali -

- sì, come ti pare - replicò.

- come mi pare? Non devo spiegare tutto io visto che per colpa di Ryan abbiamo infrnato il giuramento? -

Stammo tutti in silenzio per un attimo.

All'improvviso Raven si alzò e se ne andò fuori dall'aula mensa.

Nessuno volle parlare. A interrompere l'imbarazzo intervenne la campanella che suonò all'improvviso.

Fui la prima ad alzarmi.
Uscii dall'aula e mi diressi alla mia prossima classe.

Non mi sentivo offesa. In verità non dovrei essere io quella offesa ma dovrebbe essere Ryan. Lui non aveva mosso un muscolo dopo aver sentito la frase di Raven.
Forse lui era già abituato all'atteggiamento di Raven visto che erano amici.

Io sapevo che dopo un po' sarebbe diventata la Raven di prima. Nell'aula mensa si era comportata bene solo perché c'era Ryan ma alla fine si è lasciata andare.