Non lo so

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- Ti va di uscire?

Quella semplice domanda la mandò in crisi. Lauren stava sistemando la ex camera di suo fratello, diventata quella degli ospiti quando era andato a vivere da solo e ora divenuta la stanza di Michael per un tempo imprecisato. Stava lisciando le lenzuola bianche che aveva appena messo, ma si bloccò con gli occhi lucidi sentendo quelle parole.

Michael era dietro di lei e la guardava appoggiato allo stipite della porta, a braccia incrociate. Si era cambiato e indossava una maglia senza maniche dei Nirvana. I suoi capelli erano ancora più spettinati di prima, sparati in aria, ma erano adorabili. Nonostante il colore.

- Non...

- Oh, avanti - sbottò lui, deciso. Lauren si voltò e lo guardò sorpresa. Michael aveva di nuovo quell'espressione decisa di quando l'aveva costretta a mandar giù qualcosa un paio d'ore prima.

- Come?

- Cambiati. Ti aspetto di là - la informò lui prima di voltarsi e sparire.

* un'ora dopo *

Lauren sospirò.

- Mikey...

- Ssh. Va tutto bene - la interruppe lui. Con dolcezza la strinse al proprio fianco, appoggiandole la mano sul suo braccio.

Erano seduti su un divanetto rosso di Starbucks, fianco a fianco. Mikey alla fine le aveva fatto fare un giro al parco e Lauren si era resa conto che in effetti le era mancato stare all'aria aperta e ammirare il verde brillante delle foglie primaverili. Poi avevano preso l'autobus e avevano fatto una decina di minuti di passeggiata fino allo Starbucks.

Avevano preso due milkshake alla fragola e si erano seduti vicino alla finestra, ma ben presto tutte le ragazze presenti nel locale avevano iniziato a fissarli. O meglio. A fissarlo. Se la guardavano era perché probabilmente aveva gli occhi ancora rossi e gonfi o si chiedevano chi diamine fosse.

Lauren bevve un sorso del milkshake, agitandosi ancora di più. Tre ragazze davanti a loro la fissavano omicide. Lauren sospirò e fece per alzarsi. Michael era tranquillo, ma lei rischiava di farsi saltare i nervi.

- Senti, Mikey, non...

Si interruppe quando lui la afferrò per il polso. Si sporse verso di lei, guardandola in quel modo che avrebbe potuto far intenerire pure un kamikaze.

- Nessie, stai tranquilla. Verranno a fare un paio di foto e se ne andranno. Per favore.

Anche se avesse resistito al tono implorante della sua voce calda, non sarebbe riuscita a dir di no a quegli occhi da cucciolo, di uno splendido verde smeraldo.

Lauren sospirò e si sedette di nuovo, ma stavolta sulla sedia di fronte a lui, dall'altra parte del tavolo.

- Non chiamarmi Nessie - borbottò imbronciata.

Michael sorrise. - Certo, Vanessa.

Lei gli scoccò un'occhiata tagliente, ma non riuscì a trattrnere un piccolo sorriso.

- Antipatico.

Lui rise gettando la testa all'indietro, ridendo di gusto. Lauren lo guardò sorridendo. Uno strano calore le prese il petto, scendendo nello stomaco. Per la prima volta dal giorno prima, mentre la luce limpida del sole illuminava il volto divertito di Michael rendendo la sua pelle ancora più pallida e bella, si rese davvero conto che lui era davvero lì, con lei. Per lei. Osservò attentamente il viso sorridente di Michael. Una leggera peluria gli ricopriva le guance, segno che doveva farsi la barba.

- Sono il tuo antipatico - la corresse. Lauren sorrise e gli prese le mani, intrecciandole con le proprie e portandosele al petto, sopra al cuore.

- Sei il mio antipatico. Qui - mormorò. Lui le sorrise dolcemente, liberando una mano e carezzandole una guancia.

- Che ne dici di andare? Quelle ragazze ci stanno fissando un po' troppo.

Lauren ridacchiò e annuì, alzandosi volentieri. Sentiva troppi occhi addosso. Ma non appena Michael si alzò una trentina di ragazze furono loro addosso. Lauren indietreggiò fino a sbattere contro il muro. Michael era letteralmente assalito dalle fan. Vederlo girarsi, salutare, sorridere, mettersi in posa era buffo. Ma, minuto dopo minuto, mentre Michael cercava gli occhi della sua amica, senza mai riuscirsi, venendo tirato di qua e di là, Lauren cominciò a sentirsi a disagio. Era come ai primi tempi del suo successo: ogni volta che vedeva un video, leggeva un tweet o ascoltava commenti sentiva un macigno gravarle sul cuore. Era come averlo a un soffio di distanza ma non riuscire a raggiungerlo. Come se venissero tirati in parti opposte da qualcuno più forte di loro.

Michael la cercò di nuovo con lo sguardo... ma era sparita.

Il suo cuore saltò due battiti.

- Ragazze... per favore... dov'è Lauren? Fatemi passare... scusate, scusate.. Lauren! - esclamò, facendosi largo tra la folla. Guadagnò l'uscita e non appena sbucato fuori dal locale si guardò attorno.

- Lauren! - gridò. Dov'era andata? Perché il suo cuore batteva così forte? Aveva paura. Aveva deciso di andarsene?

Scrutò le persone, i passanti, ma non c'era nessuno con jeans verdi e canotta bianca. - Lauren!

Michael si prese la testa tra le mani. - Cazzo - imprecò. Girò su se stesso, sperando di vederla da qualche parte. Ma non c'era.

Angolino delle ciambelle carnivore blu:

Ehii! Ciaoo! :)

Preciso una cosa: se Lauren si comporta così è solo per colpa del lutto che peggiora i suoi sentimenti. Ha iniziato a sentirsi poco, non abbastanza per quel ragazzo meraviglioso che è Mikey. :(

Nessie viene da Vanessa, il secondo nome di Lau :) e lei odia il nome, ma ovviously Mikey lo sa e non perde occasione di sfotterla.

Ringrazio tantissimo quella dolcezza che mi ha votato e commentato i chapty ♥ ti adoro e spero di non averti deluso con questo ;)

So che è corto ma voglio lasciarvi in sospeeeso ahah sono crudele :D

Un baccione!

Anna

Heartbreak Girl || Michael Clifford||Where stories live. Discover now