Capitolo sei

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La giornata passò senza quasi ce se ne accorgesse, ma a differenza dei musicisti impegnati in interviste e set fotografici, Liv occupò gran parte del suo tempo rilassandosi nella Città di Wantagh, che avrebbe aperto il Let The rock rules e si ritrovò quella stessa sera del nove luglio, seppur parecchio stanca, a sorseggiare il suo drink e chiacchierare di futilità con una delle modelle più quotate di New York, una bellezza esotica dai lineamenti dolci e profondi occhi verdi a mandorla.

Guardò l'orologio che segnava le tre meno dieci del mattino e si rese conto della rapidità con la quale gli eventi si erano susseguiti durante quella giornata: il volo in aereo, la sistemazione in Hotel, il tempo di una doccia, la passeggiata lungo la spiaggia dalla fine sabbia bianca, la scelta del vestito, la conferenza stampa alla quale aveva assistito dalla porta d'ingresso riservata alla band e la cena nell'elegante ristorante annesso all'hotel, dove prestigiose bottiglie di vino dall'ottima annata vennero servite d'accompagno alle pietanze. E senza quasi rendersene conto si ritrovò tra musicisti, gente dello spettacolo, modelle, imprenditori e qualche avventore in cerca di successo.

Con la coda dell'occhio scorse Slash; si voltò a guardarlo, lasciando scorrere lo sguardo lungo la sua figura. Era vestito con pantaloni di pelle scura e una camicia antracite sbottonata sul petto. Indossava un berretto e gli immancabili Rayban.

Non era solo. Ad accompagnarlo vi erano due bellissime donne, una bionda tutte curve, avvolta in un aderente vestito in seta rosso e l'altra mulatta, elegantemente vestita di un abito dai toni d'oro che le accarezzava la figura slanciata.

- Slash... da che ricordi, è stato sempre circondato da bellissime donne - sospirò la ragazza che le era accanto e Liv distolse per un momento gli occhi dai tre guardando Maya, che nascose la gelosia dietro il calice di spumante che sorseggiava.

- Chi sono quelle due?- chiese curiosa.

Maya fece spallucce, quasi a voler sottolineare la sua ipotetica indifferenza alla scena - Avvoltoi. Io le chiamò così. L'evoluzione stupida delle Groupie, meno aggressive e più sofisticate, ma pur sempre con il fine di aggiungere una nuova spunta al loro elenco - rispose infine.

- Non penso sia interessato e...- Liv fu interrotta dalla risata cristallina della sua interlocutrice, che scosse la testa e buttò giù l'intero contenuto del Flûte.

- Liv, cara, dimentichi forse chi è quell' uomo. Ricorda che il lupo perde il pelo ma non il vizio. Vieni, andiamo, ti presento qualcuno di interessante per davvero - e detto ciò si avviarono verso il piano bar dove degli uomini, eleganti nei loro vestiti, parlavano scherzando tra loro. Maya ordinò altro Champagne, il terzo Flûte per l'esattezza, e brindarono facendo toccare i piccoli calici mentre si unirono alla conversazione con il piccolo gruppo al loro fianco.


Slash portò una delle sue gomme alla nicotina alla bocca, ormai più per vizio che per necessità. Aveva smesso di fumare anni prima, prendendo al balzo la pausa imposta dai medici sul divieto di fumo per due lunghe settimane in seguito a una forte polmonite e, passata quella prima fase, si era detto che poteva riuscirci. Si era detto che poteva lasciare anche quel vizio.

Non era stato facile per lui rinunciare alle sigarette, ma c'aveva provato e c'era riuscito.
Aveva sempre amato quel gusto sulla lingua e l'effetto di relax che ne seguiva, anche se negli ultimi tempi era più un vizio che una necessità. Aveva sopperito il bisogno di nicotina con una quantità a volte smisurata di caffeina, sopratutto quando la pressione sulle spalle era troppo forte da sopportare, ma non viveva più con la paglia tra le labbra.

Salutò le due donne che con fare civettuolo gli sorrisero, l'una accarezzandogli il braccio e l'altra deponendo un casto bacio sulla guancia  prima di allontanarsi in direzione del bar, intenzionato a prendere l'ennesimo bicchiere di acqua fredda. Rimanere sobrio e star lontano dalle tentazioni alcoliche che i party sembravano offrire non era più un problema da ormai diversi anni. 

Sweet child of mineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora