§ 31 §

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"Oi! Voi due!" Il primo istinto di Harry fu di pararsi di fronte  a Louis per proteggerlo da un eventuale pericolo, quindi fu veloce e fare un passo davanti al ragazzo mentre si girava per vedere da dove proveniva la voce.

"Harry! Lou!"

Gli occhi di Harry ci misero un po' per abituarsi alla luce.. ma quello era.. un panino?

"Niall?" Louis sbirciò da dietro Harry. "Amico come va?" Il biondo corse verso di loro e li abbracciò entrambi.

"Ni!" squittì Louis con piacere, felice di vedere il ragazzo a cui non aveva mai potuto dire addio. "Non sapevo che vivessi qui nel Cheshire."

"Sì, io e la mia famiglia ci siamo trasferiti qui da un po'." Il suo accento irlandese era prominente, e fece realizzare a Louis e persino ad Harry che quel ladro di Nando's era mancato ad entrambi.

"Fantastico! Io vivo da Harry per il momento, finché non troverò un posto tutto mio.. Beh prima devo trovare un lavoro, ma mi hai capito." Louis ridacchiò appoggiandosi al fianco di Harry.

"Oh che figo, quindi voi due...?" Niall non finì, fissando Harry questa volta.

"Non ancora, presto." Il riccio fece l'occhiolino al biondo. Louis sembrava perplesso, non aveva capito cosa intendevano i due, ma non diede voce ai suoi dubbi.

"Allora Niall, che ne dici di unirti a me e Louis per andare a prendere dei cupcake? Offro io."

"Chi sono io per rifiutare cibo gratis?"

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"E' stato un piacere rivedere Niall."

Sia Louis che Harry erano ritornati a casa loro dopo aver portato a casa Niall; si era scoperto che vivevano solo a venti minuti di distanza.

"Sì lo è stato." Harry si portò Louis al fianco appena si sedettero sul divano, ma la sua mano sfiorò accidentalmente le parti passe del ragazzo.

"No per favore no!" Louis si allontanò di scatto; i ricordi cominciarono a riaffiorare, le immagini con Andy, Zayn, e Jo erano difficili da dimenticare. Ebbe un attacco di panico. Harry si accigliò prima di racchiudere il più piccolo fra le sue braccia. "Mi dispiace bimbo, mi dispiace tanto, Daddy non voleva. Ti amo piccolo."

Alla fine, Louis si rilassò fra le sue braccia, realizzando quello che Harry aveva detto: ti amo. Il suo corpo si calmò capendo che non c'era una minaccia.

"C-Credo di dover prendere appuntamento con lo psicologo..." Louis sollevò lo sguardo su Harry con occhi tristi; il riccio annuì e gli promise di trovargli il miglior psicologo disponibile.

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Una settimana dopo Louis ed Harry concordarono per stare un giorno senza far nulla. Organizzarono una maratona di film stupidi e delle partite di FIFA.

Louis era seduto fra le gambe nude di Harry sul divano, la lungua fuori mentre cercava con tutte le sue forze di batterlo alla PlayStation.

"Non esiste che vinca tu Haz; gioco a calcio da tutta la mia vita."

"Ah sì? E se facessi questo? Mi batteresti comunque?" Harry coprì gli occhi di Louis con la mano; il più piccolo ridacchiò, non vedendo che Harry aveva ormai fatto quattro goal.

Louis mise il broncio, schiaffeggiando la guancia di Harry giochevolmente.

"Sei così piccolo bimbo; è adorabile." Il più grande lo strinse forte al suo petto e baciò dolcemente le sue labbra, la partita ormai dimenticata.

"Dimmi se è troppo, okay piccolo?" Louis rabbrividì mentre la lingua di Harry percorreva il suo labbro inferiore. "Sì, sì lo farò."

Louis aprì la bocca permettendo alla lingua dell'altro di esplorare la sua bocca. L'intimità che stava percependo fece capire a Louis quanto voleva Harry.. anche se non era ancora il suo fidanzato ufficiale.

Il più piccolo si allontanò velocemente dal bacio, le labbra rosee. "Hazzy... Possiamo-Possiamo essere tipo... fidanzati?"

Panties & Prison » Larry Stylinson Mpreg || Italian TranslationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora