𝟑. ℕ𝕖𝕨 𝕥𝕙𝕣𝕖𝕒𝕥𝕤

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𝐂𝐚𝐧𝐳𝐨𝐧𝐞 𝐜𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨: 𝐍𝐞𝐫𝐯𝐨𝐮𝐬 - 𝐒𝐡𝐚𝐰𝐧 𝐌𝐞𝐧𝐝𝐞𝐬

Mi osservo ancora intorno realizzando che non si tratta di un sogno: è tutto vero, sono circondata dagli Avengers. Mancano solamente Captain America, Captain Marvel e i Guardiani della Galassia. La voglia di urlare dall'emozione è troppo alta e faccio davvero fatica a trattenermi.

Tony Stark, Pepper e la piccola Morgan sono seduti su un divano; Wanda e Clint sono appoggiati al muro vicino a loro; Bruce Banner sta studiano da vicino un'anfora cinese con strano interesse; Peter Parker sorride tra sé e sé, gli occhi fissi sulla famiglia Stark; Sam, Scott Lang e War Machine stanno parlando animatamente; Nigel fissa Iron Man con gli occhi spalancati, sconvolto, mentre mio padre e mio zio Loki stanno osservando il Doctor Strange che sta fluttuando in aria seduto a gambe incrociate affianco al suo amico Wong.

«Quindi?» domanda Tony, accarezzando i capelli di sua figlia Morgan la quale sta giocando con una bambola. L'uomo punta lo sguardo su Strange che rimane in aria, con gli occhi chiusi e in silenzio.

«Ma Captain America? I Guardiani della Galassia? E Captain Marvel?» domando, sussurrando, con un cipiglio confuso stampato in faccia.

Peter mi lancia uno sguardo mesto che mi fa capire che qualcosa non va.

«Cap non c'è più, mentre gli altri sono un po' fuori portata.» mi spiega il giovane, abbassando poi il viso. La mia vista si fa ancora appannata.

«Steve Rogers è morto?» sussurro, girando poi la testa verso il muro, per non farmi vedere piangere. Nigel mi circonda le spalle con un suo braccio, cosa che mi fa sentire un po' meglio.

«Non posso credere che Iron Man sia vivo!» mi sussurra, facendomi sorridere.

«Strange, si può sapere perché ci hai richiamato tutti qui?» insiste Tony. Mi asciugo le lacrime prima di girarmi verso gli altri.

Loki mi rivolge uno sguardo, prima di riprendere ad osservare la scena.

Il Doctor Strange ritorna a terra e ci guarda tutti, seriamente.
«Vi ricordate quando siamo tornati indietro nel tempo appena sconfitto Thanos?» domanda agli Avengers che non fiatano, pensierosi e concentrati sull'esperto delle arti mistiche.
«Purtroppo non ci siamo resi conto che cambiando il passato ci sarebbero state delle conseguenze per il nostro presente ed evidentemente sono tornati in vita dei cattivi che avevamo sconfitto in precedenza.» spiega il dottore salendo le scale e fermandosi poi in cima di esse.

Io e Nigel ci rivolgiamo un'occhiata, confusi, tornando poi a prestare attenzione a ciò che sta succedendo. Iron Man si alza dal divano, guardando Strange.

«Cosa?! E quando avevi intenzione di dircelo?!» esclama, infuriato, passandosi poi una mano sulla faccia. Fa un respiro profondo, guardando sua figlia, poi si volta verso me e Nigel, indicandoci.

«E loro chi diavolo sono?» domanda ancora, rivolgendosi a noi.

«Lui è Nigel, un mio amico e io sono Grace, la figlia di Thor.» rispondo con voce un po' tremolante, forse per l'emozione di essere nella stessa stanza dove ci sono gli Avengers o forse per il fatto che stia guardando il miliardario imprenditore ex-playboy del gruppo di supereroi.

Iron Man aggrotta la fronte, squadrandomi dalla testa ai piedi. «Tu saresti sua figlia?» chiede, indicando Thor, il quale annuisce.

«Lo so che può sembrare strano, ma è vero. Loki ha fatto un incantesimo a mia mamma e sono arrivata io che sono in grado di congelare cose e controllare fulmini...» ma vengo interrotta da Nigel.

«Controllare fulmini? Non solo sai controllare fulmini, ma sai anche congelarli e scagliarli su degli oggetti. Per la miseria, Grace, sii più specifica!» dice quasi urlando il mio migliore amico, elettrizzato.

Tony Stark mi guarda incrociando le braccia al petto. «Davvero? Allora provalo.» afferma, uscendo dall'edificio seguito da tutti.

«Okay.» mormoro, concentrandomi sul viso di mia madre e sul suo sorriso e sento di nuovo la forza dei fulmini e del ghiaccio percorrere tutto il mio corpo facendomi sentire come se potessi fare qualsiasi cosa. Alzo un braccio al cielo e blocco un fulmine che stava per cadere vicino alla piccola Morgan, congelandolo. La bambina sobbalza dallo spavento e sua madre la prende in braccio, tranquillizzandola. Mi fa segno di proseguire, dato che mi ero fermata per accertarmi che Morgan stesse bene.

Gli altri fulmini mi circondano e mi fanno sollevare in aria. Chiudo gli occhi e li scaccio via con l'altro braccio. Quando ritorno a terra, osservo le mie mani ritornare ad un colore normale.

Gli Avengers sono sconvolti, tutti tranne mio padre e Loki. Quest'ultimo ha un sorriso soddisfatto sul viso. Quando incontra il mio sguardo, mi fa l'occhiolino.

Iron Man sembra leggermente impaurito. «Evidentemente dici la verità. Benvenuta nel club, Grace...»

«Edith.» lo corregge Loki.

«Come?» chiede Tony, guardando un po' male mio zio.

«Il tuo secondo nome è Edith, e penso che sia adatto come soprannome alla super eroina che c'è in te.» risponde Loki, rivolgendosi a me.

Peter Parker alza una mano in aria. «In realtà sarebbe meglio dire...» ma il ragazzo viene bruscamente interrotto dal Dio dell'inganno, il quale gli lancia un'occhiataccia.

«Non me ne può importare nulla di come si dice veramente, okay? Non ti azzardare a interrompermi un'altra volta, hai capito?» domanda, un po' innervosito. Peter deglutisce rumorosamente e annuisce vigorosamente.

«Loki, c'è modo e modo di dire le cose, però. Lui non ha detto niente di male. Quindi...» questa volta vengo interrotta dal Doctor Strange che si schiarisce la voce.

«Comunque, i veri problemi non sono questi, ma come combattere i cattivi ritornati in vita.» dice il dottore, ritornando sull'argomento. Con uno schiocco di dita, ci ritroviamo tutto dentro il santuario di New York, nelle stesse posizioni di prima.

Bruce Banner sbatte per un momento gli occhi, prima di annuire. «Appunto, di quali nemici stiamo parlando? E quale sarebbe il tuo piano per sconfiggerli una volta e per sempre?» chiede il dottore, appoggiandosi ad uno scaffale facendo cadere così tutti i libri per terra. Wong alza gli occhi al cielo, sbuffando.
Trattengo una risata.

«Stiamo parlando di Aldrich Killian, Proxima Media Nox e Darren Cross. Ho capito come sconfiggerli ma c'è bisogno del vostro aiuto, perché la gemma del potere non si è sempre trovata sullo spazio.» spiega Stephen Strange, serio più che mai, osservando ognuno di noi.

«E quindi cosa dobbiamo fare?» chiede Thor, attirando a sé il suo martello, pronto a combattere.

«Non credo che vi piacerà quello che sta per dirvi.» mormora Wong, scuotendo la testa.

Tony Stark tocca un bottone della sua camicia trasformandosi in Iron Man.
«Avanti, Strange, sputa il rospo.» dice l'ingegnere miliardario.

Il Doctor Strange prende un respiro profondo e pronuncia quelle parole che nessuno dei presenti avrebbe voluto mai sentire.

«Dobbiamo tornare nel 2012.»

⚡️❄️HEYA❄️⚡️
Ciao ragazze/i, come state? Dunque, ecco un altro colpo di scena: bisogna tornare nel 2012! Ce la faranno i nostri supereroi ad affrontare di nuovo questo viaggio? E Grace riuscirà a credere di più in se stessa? Lo scoprirete al prossimo aggiornamento!
Domandina: vi piace la copertina nuova? 😅
Io non so come renderla modalità HD, voi potreste aiutarmi?
A presto,
— addictetomichael (and to Tom Holland)

𝐓𝐇𝐄 𝐍𝐄𝐖 𝐀𝐑𝐑𝐈𝐕𝐄𝐃 » 𝐀𝐕𝐄𝐍𝐆𝐄𝐑𝐒Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora