~due+due=❤~

671 35 2
                                    

Mia
Sono seduta al banco della mia scuola intenta a disegnare su un foglio, non sono proprio concentrata sulla lezione di matematica, non che voglia dare fastidio, ma oggi non riesco proprio a ragionare...mi sembra come se la mia testa fosse altrove, come se avessi una strana sensazione che mi dicesse che oggi sarà un brutto giorno; da cosa lo capisco? Non lo so, provo solo dei disturbi fisici: il cuore batte forte, la testa gira leggera, gli occhi si chiudono e lo stomaco si rivolta in continuazione dandomi lo stimolo di vomitare. Forse sto male...ma non ho intenzione di chiamare Louis, gia gli sto tra i piedi abbastanza...non voglio preoccuparlo per niente, sicuramente mi passerà in giornata. A far spezzare i miei pensieri è il professore di matematica che mi chiama

"Thomson vuole aiutare lei Roghi?" Sa per certo che non sto ascoltando e come sempre deve per forza mettermi in imbarazzo invece di richiamarmi e basta. Sconfitta mi alzo dalla sedia in legno rovinato e mi avvicino alla lavagna afferrando il gessetto dalla mano di Massimo. È un'espressione. Perfetto.

"Qualche problema Thomson?" La sua voce è provocatoria e ri certo non mi aiutano le risate dei miei compagni in sottofondo. Massimo si gira verso di loro e li zittisce per poi farmi un sorriso di incoraggiamento. Faccio un respiro profondo posando il gessetto sulla lavagna.

34521:765(467-132):[(467+98007)]:3=

Sinceramente non ci riesco proprio con i calcoli e poi le espressioni non sono il mio forte, non sono affatto brava nei calcoli...ameno questo è quello che dice Niall quando provo ad aiutarlo con i compiti

"Thomson, vogliamo aspettare Natale?" La classe crea una risata potente. Sento le lacrime minacciare di uscire, la testa fluttua e sento che devo rigettare. Sposto lo sguardo su Massimo in cerca di aiuto, aiuto di cui non so cosa, lui mi guarda facendo un dolce sorriso che mi da un po' di sicurezza, mi concentro sull'espressione e chiudo leggermente gli occhi smettendo di ascoltate i commenti dell'insegnante e le risate dei compagni, immagino il sorriso di Massimo che mi porta indietro ai sorrisi dei miei fratelli, penso a quando dovevo fare i compiti di matematica e con me c'era Louis che mi spiegava tutto, mi ricordo che mi aveva spiegato un trucco per alleggerire il tutto. Riapro gli occhi e inizio a scrivere sulla lavagna di pietra segnando ogni numero e non distogliendo lo sguardo dai quadretti leggermente segnati, scrivo l'ultimo numero e poso il gessetto nella mano del professore, che scruta con lo sguardo ogni passaggio in cerca di un errore

"Credo che la lavagna sia ben pulita professore"dice Massimo facendomi sorridere e prendendo un occhiataccia dal professore. Mi giro cerso di lui e gli sorrido come ringraziamento e me ne vado a posto con un ghigno compiaciuto sul volto. Se non fosse stato per lui sarei ancora lì a sentire il mio cuore aprirsi come una noce

~❤~

A farmi sospirare è ma campanella della ricreazione, che come suo solito mi assorda. Prendo dal mio zaino un pezzo del panino a me concesso e inizio a mangiare rimanendo seduta al banco con il libro di musica sul banco per cercare di ripassare la differenza tra un Clavicembalo e un Pianoforte, ma ad impedire la mia azione è una figura robusta che fa ombra su di me come fossi una formica e lui un volatile.

"Vuoi una patatina?" I mio blu incontra il suo marrone con stupore...nessuno si è mai avvicinato a me a ricreazione o tanto meno fuori da scuola

"No grazie, ho il mio panino" gli rispondo freddamente, forse con troppa scortesia...infondo lui mi ha aiutato durante l'interrogazione

"Okay..." abbassa lo sguardo visibilmente imbarazzato, lo ignoro e tolgo il libro di musica dedicandomi a disegnare qualcosa sul restrio del quaderno

"Che cosa disegni?" Chiudo immediatamente il quaderno quando mi accorgo che il mio disegno astratto iniziava a formarsi nella mia fascia porta fortuna di cui non mi separo mai

"Niente di cui ti debba importare Roghi" il mio tono è duro e scortese. Sta per ribattere, ma viene preceduto dal suono della campanella e dal professore di Musica che entra spoderando un sorriso smagliante sul volto. Lui sospira lasciandomi un bigliettino sul banco per poi sedersi al suo banco vicino a Davis Santin

"Come state?" La mia attenzione si focalizza sul professore che propone questa domanda come ogni giorno e come ogni giorno il coro della classe risponde un "bene" con sorriso. Il professore continua a parlare per alleviare l'ultima ora di questa settimana, ma a far rapire l'attenzione dedicata alla lezione è Massimo che mi indica il bigliettino dicendo di aprirlo, ma non ho proprio tempo o voglia per queste stupidagini. Sposto lo sguardo sul foglio di carta e lo strappo in vari pezzi davanti a lui, il quale fa sparire il suo sorriso e sposta lo sguardo in avanti per seguire la lezione, io butto i pezzi di carta sulle mattonelle un pietra e inizio a prendere appunti su appunti per riuscire a capire qualcosa su una materia in cui sono decente. La campanella dell'uscita suona e il professore ci saluta augurandoci un buon weekend e di riposare am massimo per essere carichi per il compito della sua materia per Lunedi, sospiro e comincio a preparare lo zaino con calma, mi piace rimanere per ultima in aula, non so perché, mi piace sentire del silenzio per una volta...cosa che a casa è rara da trovare. Lego il giacchetto alla vita e metto lo zaino rosa in spalla prendendo il cellulare e mandando un messaggio a Louis per dirgli che sono uscita, ma come sempre non risponde, lo metto un tasca e mi avvicino alla porta per uscire, ma vengo fermata da Massimo, il quale non dice nulla, fa solo incrociare i nostri occhi per qualche secondo, che ha me è sembrato un minuti e mi porge dei pezzi di carta collocati tra di loro con dello scotch e mi sorpassa uscendo dall'aula, apro il bigliettino e trovo solo un addizione che mi fa sorridere

2+2=❤

cuore di vetroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora