Cap. 5

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T/n pov

Eravamo al rifugio, con tutti i feriti. Io me ne stavo seduta contro la parete premendo la ferita e ascoltando ciò di cui parlavano gli altri. Poi entrarono due persone, una era adulta. Lucas guardò quell'uomo. Poi corsero e si abbracciarono. Ah forse ho capito chi è, può essere il Signore di cui mi parlava Emma? Ma, se il Signore è qui, Ray...
Mi guardai in giro, il mio sguardo cadde sul "lettino" in cui stava Emma priva di coscienza, lì c'era un ragazzo con i capelli neri e un ciuffo davanti... Impossibile non riconoscerlo ahah, è sempre uguale quel ciuffo. Lo osservai, è cresciuto parecchio, non è neanche così brut-

V: " T/n, stai bene? Com'è la ferita?"
T/n: "O-Oh Violet, non ti avevo vista, comunque sto bene, quando andiamo? Qui è meglio sbrigarsi eh"
V: "Si lo so, ma ci sono tanti feriti... Dobbiamo capire come far-"
O: "Lasciateci qui" - Rivolto a Lucas - "Prendete Emma, e noi altri lasciateci qui. Siamo feriti, alcuni non riescono neanche a camminare, saremmo solo un peso"
L: "Non scherzare, Oliver! Ma che stai dicendo!?"
O: "Non sapete come fuggire da qui con tutti questi feriti, no? Noi eravamo già preparati, avevamo deciso tutti insieme che se non potevamo scappare con i feriti, saremmo rimasti qui" - mi guarda e io gli sorrido tristemente -
R: " Non abbandoneremo nessuno, salveremo Emma e torneremo tutti insieme."
Signore: "Già, Emma non potrebbe mai accettarlo, altrimenti."

Ray continuò a parlare, a quanto pare aveva un piano.

R: "Chi sono i feriti gravi? Oltre ad Emma... Nessuno?... Bene allora io vi farò arrivare al rifugio attraverso il passaggio meno pericoloso ma più lungo mentre... Signore - lo guardò - potresti portare Emma il più velocemente possibile al rifugio?"
S: "Ma certo, salveremo Emma"

A noi feriti ci applicarono le cure di emergenza mentre altri fecero i bagagli, poi si attivò il dispositivo di autodistruzione e scappammo. C'è l'avevamo fatta. Siamo liberi...ma non troppo ovviamente. Il signore era già partito con Emma in spalle. Mentre io ero su una barella, anche se non ci volevo salire.

Dopo un giorno costrinsi Violet a liberarmi da quella barella, tanto riuscivo a muovermi, perché dovevo far faticare i miei fratelli quando stavo bene? Cominciammo a camminare per il secondo giorno di fila. Ray era davanti. Mi avvicinai.

T/n: "Ray... Mi sorprende che tu non mi abbia ancora riconosciuta... Eppure non pensavo di essere così cambiata ahah" - ray si gira -
R: "Scusa, è che non mi ricordo il tuo nome, so' solo che eri nella nostra fattoria"
T/n: " Già, e comunque mi chiamo t/n."
R: "Ah! Ma tu eri la ragazzina un anno in meno di noi, che stava spesso con Emma e Gilda vero? Ma... Non eri stata spedita?"
T/n: "Oh te lo sei ricordatoo, si comunque dovevo morire lì, ma invece Lord Bayon, il capo di quella riserva di caccia, aveva deciso di rinnovare la sua merce e fui spedita a Goldy Pond ancora viva."
R: "Né è passato di tempo eh t/n"
T/n: "Già, 4 quattro anni..."
*attimi di silenzio*
T/n: "Comunque Emma mi ha detto che siete scappati tu...tutti" *sorrisino* - Ray mi guardò incuriosito da quella frase, non volevo tirare in ballo il discorso di Norman -
R: "Si, sono tutti al rifugio"
T/n: "Secondo te... Mi riconosceranno?"
R: "Penso che quasi tutti si ricordino di te, eri molto amata dai bambini sia più grandi che più piccoli"
T/n: "Oh wow, non mi ricordavo di essere così simpatica"
V: "Guarda che qui la situazione non è cambiata!" - si intromette facendomi spaventare -
T/n: "Ti sei messa ad origliare tutto?!"
V: " No, cioè si.. Ma forse, non è così sicur- ok scappo" - Ray sorrise divertito, per poi ritornare subito con la sua solita faccia apatica -
T/n: "Per tua fortuna ho male, sennò saresti già a terra" - sorrisi -

Rimanemmo un po' in silenzio, camminando. Vidi alcuni ragazzi stanchi allora consigliai di fermarci a mangiare. Fecero come avevo detto e dopo ripartimmo, andavo un po in giro a parlare con i miei amici, spesso mi fermavo a parlare con Oliver, siamo sempre andati d'accordo noi due.

Passarono un po' di giorni e arrivammo al rifugio. Io ero vicino a Ray. Entrammo e mi ritrovai svariati sguardi puntati su di me. Ray andò in infermeria seguito dalle barelle con i feriti. Mi guardai intorno e vidi Gilda, aveva le lacrime agli occhi.

G: "Sei veramente tu, t/n?!"
T/n: " S-Si, Gilda!" - iniziai a piangere anche io-

Mi venne in contro correndo e mi abbracciò, stavo morendo dal dolore ma non volevo dirle niente, non volevo rovinare questo momento. Lei se ne accorse... Faccio davvero schifo a trattenere le emozioni.

G: "t/n, ma stai bene? Sei ferita!? Oddio perché non me lo hai detto, vieni vieni! Ma perché non eri su una barella, cavolo t/n, sei sempre la solita testarda!"
V: "Si anche io gliel'avevo detto!"
T/n: "Ma la smetti o no di comparire a caso dietro di me?!"

Gilda mi trascinò in infermeria con la forza e mi curò la ferita, mise un'altra benda e mi fece sdraiare, dicendomi di non muovermi per evitare che si riapra. Volevo parlare con Gilda, ma appena se ne andò dicendomi che sarebbe andata a prendere un po' d'acqua, mi addormentati. Ero davvero sfinita dato che avevo dormito poco in questi ultimi giorni.

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ₛᵢₑₜₑ ᵥₑᵣₐₘₑₙₜₑ ᵥₒᵢ?!    Ray×Reader Onde histórias criam vida. Descubra agora