Capitolo 15

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Inutile dire che nemmeno lì su due piedi Draco la prese bene.
Harry non faticava a ricordare come sulla superficie del suo viso pallido si fosse dipinta velocemente una smorfia divertita.
L'aveva guardato dall'alto in basso, aveva girato sui tacchi e se n'era andato senza degnarlo nemmeno di una risposta.

Di fronte a quello sguardo di superiorità il moro aveva deglutito, umiliato, chiedendosi se ne valesse davvero la pena.
Perchè arrivare a tanto per Malfoy?
Doveva scoprire cosa stesse architettando, certo, ma se l'aveva invitato a Hogsmeade era per una ragione del tutto diversa e lo sapeva bene anche lui.
Voleva dimostrare di meritarsi Draco, voleva vedere il suo volto sorridere alla luce del giorno ed essere certo di non aver sempre sognato.
Eppure quelle notti nei panni di "James" erano già lontane tanto da non sembrare altro che fantasie.

Harry lanciò la Mappa del Malandrino in un angolo della stanza, stizzito.
Nessuna traccia del nome di Malfoy nemmeno lì.
Quella condizione di impotenza lo faceva innervosire fino all'inimmaginabile.

Era la prima volta che si sentiva tagliato fuori dalla vita di Malfoy, non che avesse mai cercato di accedervi per i mezzi convenzionali, ma forse era proprio questo il punto: avrebbe dovuto accettare che semplicemente quel ragazzo non era come gli altri, non voleva avere a che fare con lui in nessun modo.

Si costrinse a prendere un respiro profondo, ad alzarsi e a raccogliere la Mappa.
Doveva esserci un punto in cui non aveva guardato, per forza... le persone non spariscono nel nulla.
Questa volta gli bastò un'occhiata, ma vide chiaramente il cartellino con il nome del Serpeverde che si muoveva in fretta nel corridoio del settimo piano.

Non indugiò per un secondo di più e corse fuori dalla Sala Comune senza staccare gli occhi dalla Mappa, filando per i corridoi del castello con la bacchetta incautamente accesa, lasciandosi alle spalle solo il borbottio di scontento di quadri disturbati.
Era al sesto piano quando si imbattè nella persona che cercava.
Alla vista della luce una sagoma scura era corsa a nascondersi dietro un angolo.

Harry congedò la Mappa e corse fino a riuscire a fermare il Serpeverde per una spalla, spingendolo contro la parete del corridoio.
Non ebbe modo di riprendere fiato che il ragazzo sgusciò dalla sua presa e lo costrinse a riacciuffarlo per il polso.

"Toglimi le mani di dosso Potter, si può sapere cosa vuoi da me? E spegni quella luce, sveglierai tutto il castello."

Draco cercò di liberarsi, ma Harry strinse la presa, d'altro canto spense la bacchetta.
Per qualche istante ci fu solo il respiro affannato del moro a spezzare il silenzio.

"Perchè hai rifiutato? Che c'è di male se andiamo ad Hogsmeade insieme?"

Compose a fatica il Grifondoro, alzando il capo, cercando il volto di Draco nel buio.
In realtà non voleva vederlo, il suono di quel silenzio bastavava farglielo intuire.
Infatti sul viso del biondo era tanto chiaro lo sbigottimento, quanto il divertimento più sprezzante .

"Potter... non farmi ridere."

Il ragazzo tirò indietro il polso, tentando ancora di liberarlo, ma di nuovo fu inutile.

"Rispondi."

"Stai impazzendo Sfregiato, guardati."

"Malfoy, non scappare dal discorso."

Il biondo ghignò nell'ombra a quella aperta provocazione.

"Scommetto che ti senti molto superiore per quello che hai detto. Dopotutto puoi permettertelo, non sei mai scappato in tutta la tua vita quindi nemmeno gli altri hanno questo diritto, giusto?"

"Allora lo ammetti?"

"Cosa? Che diamine dici. Questa conversazione non ha senso, lasciami andare mezzuomo."

Nightfall Whisper //DrarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora