CAPITOLO 8

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-oh, è arrivato il piccolo Weasley- lo provoca Aric dandogli una lieve spinta sul braccio
-ora Hermione non la ignori più? Ti sei svegliato? Hai visto una scollatura di troppo e ti è partito l'ormone? Non sei abituato a queste cose...lo so bene- sorride a mo' di sfottó poi

-tu però scommetto che sei meglio guardando tutte quando sei con una ragazza, giusto?- controbbatte Ron che ormai è stufo del comportamento di quel ragazzo, è da tanto, troppo tempo che aspetta di dire tutto quello che pensa di lui in faccia, non gli è mai stato a genio, dal primo momento, e di questo aveva anche avvertito Hermione che a quanto pare non gli ha mai dato ascolto.

Aric con un braccio avvolge la vita di Hermione e al tatto subito rabbrividisce
-mi basta lei- afferma con un sorriso beffardo sapendo di provocare l'ira di Ron

-Aric...basta- mormora Hermione cercando di staccarsi dalla presa del suo accompagnatore, non ne può più di questi atteggiamenti infantili, e ora che si è unito anche Ronald la situazione non può che peggiorare, ma da un lato non può negare che l'intervento del suo amico le abbia fatto piacere; alla prima interposizione di Ronald un sorriso timido è comparso sul viso di Hermione che poi però ha subito fatto svanire ricordandosi di tutto il resto.

-lasciala stare- chiude i pugni Ron trattenendo la rabbia avendo gli occhi rivolti il basso a fissare il freddo pavimento con le mattonelle

-ah? Sennò? Che mi fai?- ridacchia Aric prendendo in giro il rosso
-chiami la mamma?-

Ron alza lo sguardo guardando negli occhi Aric, sta cominciando a perdere il controllo, e questo Harry lo ha capito benissimo che intanto guarda da lontano la scena

-ho detto- il rosso gli prende il colletto del vestito avvicinandosi bruscamente a lui
-di lasciare in pace Hermione- e dopo questo tutta la sala inizia a puntare gli occhi su di loro, con la musica che smette di suonare ad alto volume.

-e ora? Vuoi tirarmi un pugno?- inarca il sopracciglio il moro sperando in una reazione del suo "avversario".

Difatti il piano di Aric in questo momento è soltanto uno: far aumentare la rabbia di Ronald così da farlo passare come l'aggressore della serata mentre lui è solo una vittima che non ha reagito alle provocazioni subite.

-ehy amico, meglio andare- interviene Harry correndo subito verso di lui per poi prendere Ronald facendolo immediatamente staccare dal moro.

Nonostante ció Ronald non esita ad allontanarsi subito dalla presa dell'amico

-ennesima prova che non sei capace a niente, da solo- afferma Aric risistemandosi il colletto piegato dal rosso
-Chi saresti senza Potter? Eh? Uno stupido ragazzino che non riesce nemmeno a muovere la sua bacchetta in modo decente, ecco cosa saresti-

-lo sta facendo apposta...andiamo via da qui- cerca di far ragionare Ron il suo amico Harry che è intento ad allontanarlo dalla festa il prima possibile; sa di cosa è capace il suo amico se innervosito troppo.

-Ron, fai come dice Harry, ti prego...- si intromette anche Ginny volendo evitare qualsiasi cosa possibile
-evitiamo scene- gli mormora poi avvicinandosi di più all'orecchio per farsi sentire solo da lui.

Infatti ora mai tutti sono in cerchio ad assistere a quello "spettacolo".

-ecco bravo, prendi gli ordini dalla tua sorellina, Weasley- dice Aric pronunciando l'ultima parola con disprezzo

-ma chi ti credi di essere? Sei qui da nemmeno un mese e pensi di essere il re della scuola? Non ti conosce nemmeno tua madre, e tra poco te ne andrai pure, non sei uno studente, quindi vedi di calmarti un attimo, idiota.- reagisce il rosso allontanandosi nuovamente da chi cerca di fermarlo e avvicinandosi di molto al ragazzo

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